Bellezza ed eleganza sono le caratteristiche che tendono a perdurare nel tempo, aldilà delle mode, dei gusti e delle avanguardie. Questo il destino dell’iconica Kelly di Hermès che, con le sue linee pulite, la raffinatezza della pelle e la sua inaspettata praticità, continua ad essere il sogno proibito di tutte le fashion addicted. Ispirati al lusso di questa borsa, ancor prima della metamorfosi in gioielli, Hermès mette in commercio diversi accessori legati alla famiglia Kelly, come il Portafoglio Kelly Pocket Compact, la Cintura Kelly, l’Orologio Kelly e Pochette Kelly classique To Go, articoli di piccola pelletteria che ne rievocano i dettagli classici, come cinghie, fermagli, anelli e lucchetti. 

La Kelly di Hermès continua il suo viaggio trasformandosi da accessorio funzionale in elegantissimi gioielli in oro e diamanti,

con lo scopo di abbellire e arricchire gli outfit delle più fortunate, un vezzo che però mantiene la sua semplicità e raffinatezza. 

Ma quando nasce la Kelly? Qual è la sua storia? 

Come la tradizione racconta, il nome prende ispirazione dalla star di Hollywood e successivamente principessa di Monaco Grace Kelly che, alla fine degli anni 50, indossa la  lussuosa borsa nel tentativo di celare le prime evidenze della sua gravidanza; immortalata in queste vesti, entrambe le Kelly passeranno alla storia. 

Il design dell’accessorio viene ideato da Robert Dumas negli anni 30,

genero di Émile Hermès diventerà suo successore con una direzione creativa che va dal 1951-1978. Una borsa pensata e concepita per le signore dell’alta borghesia che, con la sua forma a trapezio, i soffietti triangolari, il manico rigido e le due cinghie, ad oggi assume l’emblema dello stile senza età. 

La “Kellymorphose” non trova confini:

dal 25 Giugno al 17 Luglio sarà possibile ammirare nella boutique di Rue du Faubourg Saint-Honoré a Parigi una collezione di gioielli ideata da Pierre Hardy, direttore creativo della sezione jewelry di Hermès, dei veri e propri piccoli tesori che rivisitano lo charme della più amata Kelly.  Pierre Hardy nasce come “shoes designer”, lavorando per la maison ha creato nel 1997 il sandalo Oran, uno dei pezzi più desiderati dell’epoca, anch’esso diventato un modello unico e iconico; solo successivamente si dedica al mondo della gioielleria diventandone anche il direttore creativo.

La magia che si cela dietro questi gioielli parte dal disegno iniziale,

una fase in cui il designer immagina una fusione tra materia e luce capace di donare all’oggetto in questione una radiosità che non ha eguali: il platino, l’oro rosa e i diamanti plasmano forme austere ma allo stesso tempo delicate e preziose. Una collezione originale, fresca e moderna, che riesce a soddisfare l’esigenze di qualsiasi acquirente. 

Ispirato da una delle sue più grandi passioni, la danza, Hardy, immagina una sinfonia di movimenti solitari o di coppia,

celebrando l’amore in tutte le sue forme con diamanti e linee pulite che soddisfano i desideri di tutti. Il grande sogno termina con una collezione di anelli nuziali capace di emozionare anche i soggetti più scettici. Sezionando ogni singolo elemento della Kelly, Pierre Hardy, ne ricava l’essenza, proponendo non una piccola versione della borsa ma, con grande maestria, riesce a trasformare la preziosità della pelle in pietre pregiate e oro, mantenendone la semplicità e senza modificare l’anima del prodotto. Una rivisitazione chic e moderna, riesce così ad amplificare l’aura di desiderio bramoso che ruota attorno alla maison. 

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