Che il guardaroba si trasformi in una foresta, o sussurri una storia floreale, la moda di oggi si innova e celebra una profonda fusione con la natura. Non più solo ispirazione superficiale, la moda guarda al mondo naturale come si guarda ad una rivoluzione. In questo spazio il design si addentra in un dialogo più intimo con la crescente domanda di sostenibilità e l’inesauribile spinta all’innovazione: il regno vegetale non è solo un motivo decorativo, ma la vera linfa vitale che plasma l’estetica e la materialità di ogni creazione. Nel creare un’estetica organica e consapevole, la botanica indossabile sta trasformando la moda, dalla genesi dei tessuti alle silhouette scultoree e alle tecniche di tintura.

Oltre il cotone: i materiali della natura che rivoluzionano la moda

L’innovazione più significativa nel rinnovato incontro tra natura e moda risiede nello sviluppo di biomateriali derivati da piante. Le alternative sostenibili alla fibre tradizionali che offrono sono rilevanti per via della forte riduzione dell’impatto ambientale nella produzione tessile. Troppo spesso infatti si sorvola sui forti effetti che l’industria tessile ha sull’inquinamento. Una delle innovazioni più celebri è la pelle di ananas, detta Piñatex. Derivata dalle foglie di ananas, considerate scarto dell’industria alimentare, questa pelle vegetale è resistente, flessibile e completamente vegana.

moda e natura Liliya Hudyakova - Life&People MagazineDesigner emergenti e brand etici la utilizzano per borse, scarpe e accessori, dimostrando come anche gli scarti possano diventare risorse preziose. Allo stesso modo, alcune aziende, come Algaeing, stanno esplorando l’uso delle alghe per creare fibre tessili. Questi materiali sono biodegradabili e offrono proprietà uniche, come la capacità di arricchire la pelle con minerali e vitamine, spesso aiutando anche le comunità locali. La ricerca si sta concentrando anche su alternative sostenibili alla seta animale, dando vita a sete vegetali ricavate da scarti di agrumi, come nel caso dell’azienda italiana Orange Fiber. Trasformando i residui della lavorazione degli agrumi in filati lussuosi, collaborano con Ferragamo nel 2017 in uno splendido dialogo tra tessuto e stampe.

moda e natura - Life&People MagazineBiomateriali sviluppati dai miceli dei funghi invece, simili alla pelle, sono un’altra frontiera esplorata da marchi come Hermès e MycoWorks, che aprono nuove prospettive per tessuti pregiati e cruelty-free. Persino le fibre naturali, e consolidate, come il cotone e il lino, vengono ripensate attraverso tecniche di coltivazione sostenibile e processi di lavorazione innovativi, riducendo il consumo di acqua e pesticidi per una moda sempre più eco-consapevole.

Dalla foglia alla silhouette come l’architettura botanica si esprime nel design

L’ispirazione dalla natura si estende oltre il materiale, influenzando direttamente le forme e le strutture degli abiti. Le geometrie complesse dei fiori, le nervature delle foglie, la disposizione dei petali o la fluidità dei rami diventano modelli ideali per silhouette scultoree e volumi inattesi. Nessun designer incarna la botanica indossabile in termini di struttura e forma come Iris van Herpen. La stilista olandese è ampiamente acclamata come una delle menti più avanguardiste della moda. Pioniera indiscussa del tradurre le architetture organiche e i processi biologici della natura in alta moda, le sue creazioni non sono semplici abiti, bensì sculture cinetiche che sembrano vive. Tecniche all’avanguardia come la stampa 3D, il taglio laser e l’applicazione di materiali innovativi plasmano i suoi capi, spesso ispirandosi a fenomeni naturali come la crescita cellulare, la formazione dei funghi, le strutture acquatiche o le geometrie microscopiche dei cristalli e dei microrganismi.

 loewe - Life&People MagazineNelle collezioni della Maison, come in Sensory Seas o Aeriform, gli abiti prendono la forma di alghe fluttuanti, scheletri marini, fino a divenire nervature vegetali che si espandono sul corpo, o petali che si aprono in volumi tridimensionali. È una biomimetica applicata alla moda, dove la complessità e la perfezione della natura vengono decodificate e ricreate in tessuti e forme, spesso con un effetto quasi ipnotico.

iris van harpen - Life&People Magazine

Una moda sostenibile e profondamente organica

Oltre a van Herpen, altri stilisti esplorano l’architettura botanica. Alexander McQueen, e successivamente Sarah Burton, hanno spesso attinto al regno vegetale per creare capi di alta sartoria con silhouette audaci e drammatiche, come i celebri abiti piumati che imitano la texture di uccelli rari. Zac Posen, noto per i suoi abiti da sera e le tecniche di draping, ha realizzato creazioni che sembrano sbocciare sul corpo. I volumi rigogliosi e le plissettature intricate evocano petali e foglie che si srotolano sulla pelle. Ancora, il trio avant-garde Threeasfour esplora costantemente la geometria sacra e le forme organiche, attingendo a strutture cellulari e schemi di crescita per creare capi complessi.

sfilata look moda - Life&People MagazineLa botanica indossabile è un esempio lampante di come la moda possa trarre nuova energia dalla natura, non solo grazie ad un’estetica affascinante, ma proprio per via di un approccio più sostenibile e consapevole. Diviene un manifesto di come l’eleganza possa fiorire in perfetta armonia con l’ambiente, offrendo un’estetica profondamente organica e un’esperienza sensoriale unica che ridefinisce il lusso e la bellezza nella moda contemporanea.

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