Un anniversario importante per la maison Fendi: il centenario della sua fondazione. Questo traguardo non solo celebra una lunga storia di moda e lusso, ma rappresenta anche un momento di riflessione profonda sull’evoluzione di uno dei marchi più iconici nel panorama fashion globale. La sfilata che presenta la collezione autunno-inverno 2025/2026 è una celebrazione di questo leggendario viaggio, un momento in cui passato, presente e futuro si intrecciano in uno straordinario racconto visivo.
Un inizio poetico
La sfilata si apre in modo quasi poetico, con i nipotini di Silvia, Dardo e Tazio, vestiti con abiti storici disegnati da Karl Lagerfeld. I piccoli aprono un portone che spalanca un secolo di creatività e innovazione, a voler simboleggiare il passaggio del testimone da una generazione all’altra, scelta non casuale, palese richiamo alla tradizione familiare che pervade la storia della maison.
Il fascino dello Spazio Fendi
Il contesto della sfilata, – lo Spazio Fendi a Milano -, evoca il fascino e l’eleganza degli storici atelier romani, mentre i modelli in passerella incarnano un’idea di moda che trascende il tempo. Silvia Venturini desidera ancorare la sua collezione ai ricordi personali, piuttosto che ai classici archivi, e dà vita ad un legame emotivo tra il pubblico e le sue creazioni, un approccio che diviene vero e proprio viaggio nostalgico.
Varietà di stili
La collezione autunno-inverno 2025/2026 combina maestria sartoriale e audacia creativa. Gli abiti esplorano una gamma di stili, dai capi più formali a quelli più informali, riflettendo una versatilità che diventa marchio di fabbrica della maison. La pelle gioca un ruolo centrale, non solo per il suo aspetto lussuoso, ma anche per la sua capacità di evocare una sensualità sofisticata. Cappotti e giacche in montone, che all’apparenza sembrano pellicce, esaltano la bellezza della materia prima, dimostrando rispetto per l’ambiente e rivelando una nuova concezione di lusso.
Inno alla femminilità
Ogni modello in passerella rappresenta un inno alla femminilità, reinterpretata attraverso silhouette eleganti e dettagli ricercati. Le trasparenze, i drappeggi e i giochi di volumi celebrano non solo la figura femminile, ma anche la sua forza e complessità. Le bluse con maniche a palloncino, in contrasto con pantaloni a vita alta, creano un dialogo visivo che riflette una moderna interpretazione della sartorialità; l’attenzione ai dettagli, dalle finiture agli accessori, è meticolosa: ogni elemento racconta una storia, evoca ricordi e sensazioni.
Borse messaggere di gioia
Le borse assumono un significato particolare. Non sono più semplici accessori, ma veri e propri messaggeri di gioia e ironia; creazioni che diventano portatrici di un messaggio di leggerezza, con pupazzi che fungono da compagni di viaggio rendendo ogni pezzo unico e giocoso; un approccio che dimostra come il brand abbraccia una nuova estetica, pur rimanendo fedele alla sua essenza storica.
Una colonna sonora coinvolgente
La colonna sonora, curata da Michel Gaubert, accompagna il pubblico in un viaggio attraverso epoche e stili, amplificando l’emozione suscitata da ogni look. Brani iconici di artisti come Barry White e Ornella Vanoni rendono l’atmosfera ancora più avvolgente, generando un’esperienza multisensoriale che tocca il cuore di tutti i presenti. La musica, insieme ai modelli, costruisce un racconto che supera le barriere temporali, e rende il centenario di Fendi un momento di celebrazione collettiva.
Trionfo di eleganza e innovazione
L’ovazione finale per Silvia Venturini rappresenta il riconoscimento di un lavoro straordinario, frutto di una dedizione che trascende intere generazioni. Fendi, nato nel 1925 dalla visione di Edoardo Fendi e Adele Casagrande, continua ad essere un faro nel mondo della moda, riuscendo a coniugare, in maniera impeccabile, tradizione e innovazione. Una sfilata che celebra il passato, ma traccia anche una rotta per il futuro rielaborando i valori fondamentali della maison che continua a scrivere la sua storia, una storia destinata a rimanere impressa nel cuore di chi ama la moda e la sua intrinseca capacità di raccontare.