Dacché mondo è mondo, lo stile moda dandy è prerogativa dell’uomo. Un uomo dall’apparenza impeccabile, ben vestito, raffinato, elegante anche nel portamento e nei gesti. Qualcuno direbbe affettato, poco importa. Dandy è stato definito il “maledetto” Baudelaire, dandy il decadente Wilde, dandy il nostro D’Annunzio, esteta dalla vita fuori e sopra le righe. E già, il dandismo è nato e cresciuto come appannaggio d’un maschio elegante fin nel minimo dettaglio, talvolta eccentrico, innamorato della bellezza e pronto a riprodurla, oltre che in parole, anche nell’abbigliamento, nei gesti, nei comportamenti. Ma i secoli passano e le cose cambiano, in società come nelle cabine armadio. E non bisognerà attendere molto prima che frac e cravatte entrino a pieno titolo a far parte del guardaroba di ragazze e donne pronte a radere al suolo ogni stereotipo di genere, al grido (immaginario) di “Dandy è donna”.
Donne sicure e autonome
Giunti al secondo decennio dei Duemila, quel grido non ha più ragione di esistere. Lo stile dandy al femminile è tendenza ormai consolidata, che torna a ondate a occupare le passerelle d’ogni dove, arricchendosi o impoverendosi di dettagli, ma mantenendo sempre ferma la traccia incisa per la prima volta da Lord Brummel, arbitro d’eleganza nella “aristocratic London” dei primi Eighteenth. Siamo nel bel mezzo di una di questa ondate, che promette – per la prossima primavera – un’orda di Dandy Girls pronte a conquistare il mondo con mises firmate Saint Laurent, Tod’s, McQueen, Diesel.
Ma anche le italianissime maison Valentino, Max Mara, Bottega Veneta, Calcaterra e chi più ne ha più ne metta. Tutte pronte ad assecondare la voglia di rivalsa di donne più o meno giovani non più disposte a fare da manichino in casa come in società, ma intenzionate piuttosto a prendersi tutto ciò che è loro necessario per sentirsi a proprio agio, autonome, in una parola: libere.
Il primo fu Saint Laurent
La donna è un dandy come un altro, dunque. E questo ha a che vedere con il ruolo che ha assunto ormai dappertutto, nei salotti come nei consigli di amministrazione, per strada come al bar. Lungi dal rinunciare alla sua femminilità, la Dandy Girl rivendica il diritto di viverla a suo modo, in pantaloni a sigaretta come in minigonna rosa con volants e paillettes.
Tutto è possibile, tutto è lecito, non esiste gabbia che possa contenerne vezzi e intenti. Ecco quindi che, fra qualche settimana, le vedremo fare le ore piccole in megasmoking color prugna (o grigio o nero) firmati Saint Laurent, il primo a sovvertire i codici dell’eleganza facendo sfilare – nel lontano 1966 – una modella in blazer e papillon. Spento il clamore degli anni Sessanta, la maison parigina ripropone l’iconico outfit, che Anthony Vaccarello ridisegna ammorbidendone i contorni, sottolineando le spalle e rinunciando al papillon, in favore d’una cravatta ton sur ton, che intende sdoganarne l’accesso in azienda.
Stile dandy: non solo smoking per Max Mara
Regno della giacca, altro capo mutuato dal guardaroba maschile, che la fa da padrone nella Primavera-estate 2025 di Max Mara, insieme alla intramontabile camicia bianca: Ian Griffiths promuove una donna all’avanguardia, come fu Ipazia di Alessandria nel IV secolo, cui la collezione è dedicata. Il capo principale – declinato in nero, marrone, grigio e deep blue – diventa così quadrata e stretta lungo i fianchi, in omaggio alla matematica egiziana ma anche a un’idea di femminilità contenuta e audace a un tempo, per una donna che sa essere sensuale senza scoprire un centimetro di pelle.
E per finire il più classico dei mocassini Tod’s
Neanche quella dei piedi, fasciati in uno dei tanti mocassini in pelle che Tod’s propone per le giornate primaverili. Il marchio controllato dai Della Valle investe sulla più tipica e risalente delle calzature senza stringhe; in catalogo ce ne sono d’ogni genere: con fibbia, senza fibbia, con frangia, in pelle, in camoscio, con gommini. Ma il più adatto alla donna dandy – ça va sans dire – , è il modello più classico, che sarebbe stato facile scovare ai piedi di Fred Astaire, sotto l’immancabile frac.
Questi hanno una placchetta color oro, sono perfetti sotto abiti da sera o da cerimonia in puro stile dandy, ma anche sotto un qualunque pantalone a sigaretta, che fascia la silhouette esaltandone le forme. Se doveste decidere di adottare un look dandy per una serata, però, non dimenticate: non è sufficiente infilarsi un pantalone o annodare una cravatta. Occorre attenzione per ogni dettaglio, anche il più piccolo, ma soprattutto servono aria compassata, sguardo fermo e tanta tanta self confidence. Lo chiamano carisma, e quello non si compra.