Pensavate che, dopo blog, newsletter e social, la moda non avesse altre carte da giocare per affascinare, o semplicemente incuriosire, un pubblico sempre più eterogeneo? Se la comunicazione e i media evolvono, la moda va di pari passo. E, se non abbiamo più tempo per leggere un libro o una rivista, allora potremo sempre ascoltare un podcast. Non è un caso che piattaforme come Audible o Spotify abbiamo raggiunto un così grande successo negli ultimi anni. Ascoltare è meno impegnativo perché è possibile farlo nei momenti più disparati della giornata, anche mentre si è alla guida. Ci sono podcast di intrattenimento, di approfondimento su politica, cronaca o attualità; podcast che parlano di storia o psicologia, passando per lo sport e anche di moda.
Sì, perché i podcast di moda hanno conquistato il cuore non solo di fashion addicted e addetti ai lavori, ma hanno saputo catturare l’attenzione di tutte quelle persone che sono da sempre affascinate da tutto ciò che è bello e creativo, trasformando così il modo in cui percepiamo e discutiamo questo affascinante settore. Ma cosa ha scatenato questa ondata di creatività sonora dedicata all’estetica e all’innovazione? In questo articolo, esploreremo più a fondo le ragioni di questo successo e analizzeremo alcuni esempi di podcast di moda di grande successo.
La magia del suono oltre alle immagini
La moda è, per sua natura, un linguaggio visivo ma, grazie ai podcast, l’orizzonte si è trasformato, rendendo più accessibile un settore che sembrava essere riservato a pochi. Questo tipo di comunicazione ha permesso al pubblico di avvicinarsi a questo mondo senza barriere, scoprendo storie, ascoltando interviste e approfondendo stili e tendenze. Già nel 2017, Chanel comprese la forza di questo strumento dando vita a 108 puntate, i “Cambon Podcasts”, che esplorano i legami della Maison con la moda, il savoir-faire, la letteratura, il cinema e la danza, attraverso interviste con famosi artisti e amici del brand.
Le voci al di là dell’all’auto-promozione
Se da un lato, ci sono i marchi stessi che hanno colto l’opportunità di connettersi con il pubblico in modo più intimo e diretto, dall’altro, ci sono autori indipendenti che offrono punti di vista più personali e provocatori. Un esempio è il podcast “Dressed: The History of Fashion”, dove le esperte, e amiche, Cassidy Zachary e April Calahan, esplorano l’evoluzione della moda attraverso le epoche, e su come gli abiti raccontino, da sempre, storie di identità, cultura e potere. Qui, la moda diventa un racconto, un viaggio che ci invita a riflettere su come ciò che indossiamo possa essere un’estensione di chi siamo perché una cosa è certa: ogni giorno ci vestiamo tutti. O l’irriverente “Fashion Pizza”, una dose settimanale di moda senza rischiare l’indigestione.
Un universo accessibile tra creatività e cultura
Dopo Chanel, nel 2018, è stata la volta di Gucci a lanciare il suo podcast: “The Gucci Podcast”, dove il direttore creativo di quel momento, Alessandro Michele, discuteva di creatività, arte e moda con ospiti di rilievo. Col passare degli anni, le piattaforme sono diventate il palcoscenico di tantissimi brand italiani e nomi internazionali. Degno di menzione, “Balenciaga Podcast” fu un progetto audace che esplorava le intersezioni tra moda e cultura contemporanea, coinvolgendo attivamente l’ascoltatore in una discussione che sfidava le norme e invitava a riflettere sul vero senso della moda. Fu proprio da questo momento in poi che i podcast moda hanno iniziato ad evolversi in qualcosa di più complesso che consentisse all’ascoltatore di immergersi in un universo multi-sfaccettato, dove moda, arte, musica e filosofia si influenzano l’un l’altro.
Un nuovo spazio di riflessione e discussione
Ma i podcast si limitano a raccontare storie, tendenze e collezioni? Assolutamente no! Sono innumerevoli i titoli che propongono uno spazio di riflessione su temi come sostenibilità, empowerment femminile, diversità e inclusione. “The Business of Fashion Podcast” e “La teoria della moda di Giuliana Matarrese” offrono un’analisi critica e seria delle dinamiche del settore, esplorando le sfide e le opportunità che la moda deve affrontare e invitando a riflessioni più profonde del suo impatto sull’ambiente.
Storie che ispirano
Ogni episodio di un podcast è, in fondo, un racconto unico e personale. E quando si parla di moda, le storie possono essere incredibilmente potenti. Pensate a “Fashion No Filter”, dove le giornaliste Camille Charriere and Monica Ainley, parlano di tutto, dalle conquiste alle frustrazioni dell’industria, offrendo uno sguardo onesto e divertente. Le loro conversazioni, cariche di umorismo e introspezione, ci ricordano che, dietro il glamour, ci sono persone reali che vivono esperienze autentiche. O “The Crossroads Podcast by Giorgio Armani” condotto da Charlie Teasdale che intervista tredici donne in tredici paesi diversi, svelando percorsi di vita straordinari, dalle scelte più difficili alle conquiste più entusiasmanti, capaci di ispirarci ancora oggi.
Un’occasione per imparare
Anche per chi vuole intraprendere un percorso professionale in questo settore, i podcast possono rappresentare un ottimo inizio per conoscere la vita dei grandi nomi che hanno segnato il corso della moda. “Destinati alla moda” di Elisa Buzzola ripercorre la vita di alcuni dei più importanti stilisti, mettendo in risalto come il destino li abbia trasformati in icone di stile. “The Fashion Law Podcast” è, invece, un punto di riferimento per chi vuole andare oltre: qui si discute di proprietà intellettuale, etica e giustizia sociale, tutto attraverso la lente della moda. È un’opportunità per gli ascoltatori di comprendere le complessità legali e morali che governano questo affascinante settore, rendendo la moda anche un argomento di discussione intellettuale.
La magia della connessione
Ciò che rende i podcast così affascinanti è la loro capacità di creare una connessione autentica. Mentre ascoltiamo le storie e le esperienze di chi parla, ci sentiamo parte di un dialogo più ampio. “The Glossy Podcast” è un esempio di come il formato possa avvicinare brand e consumatori, con interviste a leader del settore che condividono le loro intuizioni e visioni. Questo dimostra che è possibile scoprire anche brand meno noti ed esplorare il futuro della moda sotto lenti differenti dal consueto.
Lontani dall’essere una tendenza passeggera, i podcast moda sono una forma di comunicazione che continuerà a evolversi e a trasformare il modo in cui interagiamo con questo mondo affascinante. Da documentari in formato audio, sono diventati contenuti per esplorare, riflettere e discutere, invitandoci a partecipare a una conversazione più ampia perché la moda e la sua impronta ecologica riguarda tutti. Che siate appassionati o semplici curiosi, questi podcast sono un viaggio che vale la pena intraprendere per scoprire che tutto ciò che si cela dietro alla creazione di un abito o di un semplice accessorio è in realtà un universo complesso di persone, creatività tecnologia e innovazione.