Con l’arrivo dell’ Autunno/Inverno nel nostro guardaroba non può mancare un accessorio strategico e indispensabile. Parliamo delle sciarpe, che ogni anno vengono riproposte con forme e colori diversi, come una sperimentazione volta alla ricerca di novità. Le proposte nuove non mancano anche se forse un po’ troppo sperimentali pertanto risulta difficile attribuire una identità e un nome alla sciarpa che ormai ha poco dell’aspetto originario.
Le tendenze che propongono i creativi quest’anno mostrano una serie di diversità rispetto alla tradizione; queste giocano soprattutto sulle dimensioni e le forme nelle quali la libertà creativa ed interpretativa ha permesso agli stilisti di sperimentare novità interessanti per rendere le sciarpe protagoniste nel mondo degli accessori. Messo da parte l’aspetto tradizionale, questa volta le novità sono tali da rendere persino difficile chiamarle “sciarpe”.
La ragione?
Le sciarpe si trasformano in stole, cappe lunghe anche fino a terra, mantelle e copri spalle; inoltre le dimensioni e le asimmetrie giocano un ruolo decisivo. Possono essere piccole come ce le propone Fendi o medio-grandi come per lo stilista Prabal Gurung ma soprattutto sono tendenzialmente squadrate e asimmetriche come nel caso di Eudon Choi o di Bottega Veneta. Proprio l’asimmetria però è elemento che modifica la forma a tal punto da arrivare ad una trasformazione profonda; potremmo parlare di una vera e propria metamorfosi delle sciarpe in cappe o mantelle.
Un esempio arriva da Ralph Lauren, Del Core e Schiaparelli e Moschino che rendono questo accessorio qualcosa di originale e diverso. Abbandonata l’idea di sciarpa, propongono vere mantelle, con scolli a barchetta o arricchite da colli alti, mentre forme più allungate trasformano la sciarpa facendola diventare una stola – come Roberto Cavalli e Proenza Schouler – chiusa da bottoni o fibbie decorative.
Questa libertà creativa porta ad accettare modifiche sostanziali della forma originaria, le sciarpe apparse alle sfilate Autunno/Inverno 2024-25 sono contraddistinte da misure oversize, decisamente maxi tanto da sembrare plaid in contrapposizione con le normali misure adottate per le sciarpe da donna: da 30 a 40 centimetri di larghezza e 160 di lunghezza. Ma le sciarpe tradizionali, con quei colori classici e neutri, e con lunghezze e spessori differenti, con o senza frange non sono più utilizzabili?
Le proposte e la tendenza degli stilisti alle sfilate
non sono da considerare un diktat, ma un mezzo per ampliare le possibilità e le scelte di chi acquista. Così le sciarpe che usavamo negli anni scorsi sono ancora utilizzabili con le loro caratteristiche lunghezze capaci di caratterizzare la personalità negli outfit.
Come indossare le sciarpe?
Il disordine, segno distintivo, potrebbe essere la cifra stilistica; d’altronde Miu Miu in passerella ha confermato il suo modo di essere disordinato e disorganico, anche se solo in apparenza, e senza un’attenzione particolare per i dettagli come trattenere le sciarpe nascoste sotto la camicia.
Ma non dobbiamo cambiare il modo di indossare le vecchie sciarpe che arricchiscono i nostri outfit e richiamano il nostro modo di essere e di vestire. Continuiamo pure a legarle sotto il collo del cappotto o appoggiarle sopra i piumini anche oversize, o deporle sulle spalle dei giacconi quando sono sciarpe di lana leggera, seta o cashmere, sottili come un velo. E se nel nostro armadio è presente il modello super-classico delle sciarpe, ovvero l’iconica Burberry, – apprezzata da un pubblico sia maschile che femminile – direi proprio che possiamo indossarla con massima tranquillità.