Gesto abitudinario, routine consolidata che afferisce alla sfera del benessere quotidiano e della cura di sé. In alcuni casi, frattura totale con il passato, istintiva chiusura di un cerchio e primo passo verso un nuovo capitolo dell’esistenza. Affidare il proprio look al parrucchiere di fiducia e alle sue forbici fa parte della nostra autostima, è un atto coraggioso dalle svariate implicazioni psicologiche, non a caso, secondo gli esperti, i traumi a seguito del taglio di capelli sono lo specchio delle vicissitudini vissute nei meandri più reconditi dell’animo umano.
Caduta, rottura, assottigliamento o desquamazione del cuoio capelluto: tutte possibili manifestazioni fisiologiche di un malessere interiore. Ciascun capello non è altro che un preziosissimo passaporto biologico, da cui poter discernere identità, stato di salute, eventuale livello di alterazione tossicologica e moltissime altre informazioni utili sul soggetto preso in esame. Il cuoio capelluto è un vero e proprio scrigno contenente ricordi, emozioni e anche, inevitabilmente, traumi. La cute capillare è una finestra aperta sul benessere psicofisico di ciascun individuo. Il bisogno irrefrenabile di darci un taglio in seguito a una forte delusione, virando decisi verso una nuova acconciatura, va a solleticare emozioni ben più viscerali della semplice vanità.
Break-up cuts rimasti alla storia sono diversi
Tra i più iconici, come non citare il clamoroso caso di Britney Spears, che nel 2007 spiazzò il mondo intero presentandosi al pubblico con il capo completamente rasato a causa – avrebbe ammesso la stessa Britney anni dopo – della rottura con Justin Timberlake e dei problemi legati all’abuso di stupefacenti; sempre in seguito ad una cocente delusione amorosa, Ana de Armas aveva optato per il caschetto, un vero e proprio classico tutto femminile quando una storia d’amore finisce, protagonista indiscusso dei TikTok più virali con hashtag #breakupcuts. Cambiamenti repentini dettati da stati d’animo irrequieti, ad altissimo tasso di stress nervoso.
I capelli definiscono così tanto della nostra personalità che stravolgerne lo stile può avere effetto terapeutico immediato, utile per un veloce e convinto recupero post-traumatico. Ad affermarlo sono sempre più psicologi e psichiatri: tuttavia, va segnalato che non vi è ancora alcuna prova scientifica che dimostri oltre ogni smentita che i capelli contengano effettivamente traumi, bensì solo che il look venga influenzato da essi. Gli episodi più impattanti e negativi del nostro vissuto, dunque, non possono certo essere rimossi ad ogni taglio di ciocca. A volte, molto più semplicemente, ciò di cui abbiamo bisogno per ripartire è un taglio fresco, che ci restituisca una rinnovata immagine di noi stessi per un convinto cambio di rotta rispetto al passato.
Modificare la propria acconciatura è altresì un potente strumento comunicativo,
ben noto alle star dello show business: impossibile da dimenticare, in questo senso, la scelta di Chiara Ferragni di far crescere il suo bob e ritornare ad un taglio più semplice e rilassato, lo stesso che l’aveva vista diventare famosa, a seguito del chiacchieratissimo divorzio con Fedez; oppure la coda di cavallo e le trecce ordinate, le acconciature da brava ragazza sfoggiate da Amber Heard alle udienze del suo processo per diffamazione contro l’ex marito Johnny Depp, vani tentativi di trasmettere un’immagine pulita e convincere la Corte della propria innocenza.
Il corpo somatizza le emozioni negative nelle modalità più svariate e le esperienze peggiori possono avere ripercussioni anche evidenti a livello fisico. Ora, la scienza lo conferma: persino lo stimolo irrefrenabile di cambiare hairstyle può derivare da una fortissima esigenza di ripartire per lasciarsi alle spalle un evento nefasto. Il benessere psicofisico di ciascun individuo è legato a doppio filo alla propria immagine: stare bene con sé stessi è fondamentale per condurre una vita sana; tagliare i capelli, alla ricerca di rinnovati stimoli positivi, fa sentire più vivi, appagati e al sicuro da traumi del passato.