Il secondo capitolo dell’acclamata serie tv antologica Monsters, disponibile su Netflix da oggi, 19 settembre, si addentra nuovamente negli abissi della cronaca nera americana. Ryan Murphy e Ian Brennan, celebri per la loro abilità nel svelare le contraddizioni della società contemporanea, presentano Monsters:

La storia di Lyle ed Erik Menendez

Dopo l’enorme successo di Dahmer – Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer, i due autori tornano con un’opera che non solo descrive i crimini di questi fratelli, ma indaga anche sui traumi che emergono quando si frantuma uno dei pilastri fondamentali del sogno americano: la famiglia. Nel 1989, Beverly Hills, un luogo simbolo di opulenza e sfarzo, fu scosso da uno dei casi più noti della cronaca nera americana. I coniugi José Enrique Menendez e Kitty Andersen furono trovati brutalmente assassinati nel loro lussuoso salotto, uccisi da numerosi colpi d’arma da fuoco.

Le attenzioni degli investigatori si rivolsero inizialmente verso il mondo esterno,

cercando possibili nemici tra i contatti della ricca famiglia. Tuttavia, il sospetto non tardò a cadere sui loro stessi figli, Lyle ed Erik Menendez. I due giovani, che inizialmente affermarono di essere al cinema a vedere Batman di Tim Burton la sera del crimine, furono poi smascherati da una serie di confessioni emerse nel corso di uno degli psicoterapeuti che li avevano in cura. Il cambio improvviso del loro stile di vita, fatto di viaggi costosi e spese sfrenate subito dopo l’omicidio, contribuì ad alimentare i sospetti. Nonostante la difesa dei fratelli si basò sulla storia di abusi da parte del padre, i pubblici ministeri sostennero che il movente principale fosse l’eredità della famiglia Menendez, che i fratelli volevano ottenere a tutti i costi. Questo dibattito è il fulcro del caso, che continuò per anni seguito avidamente dai media.

Monsters: la storia di Lyle ed Erik Menendez, Ryan Murphy e Ian Brennan

tornano su un tema a loro caro: la distruzione del sogno americano. I due autori hanno costruito un’opera che, come in precedenza con American Crime Story: Il caso O.J. Simpson, esplora i lati oscuri della società statunitense, mettendo in luce la fragilità delle istituzioni familiari e il peso della pressione sociale. Javier Bardem, attore premiato con l’Oscar per Non è un paese per vecchi, interpreta José Menendez, un padre severo e manipolatore, la cui autorità è costruita sul potere economico.

Al suo fianco troviamo Chloë Sevigny, che veste i panni di Kitty Menendez,

una figura più passiva ma altrettanto centrale nel dramma familiare. I ruoli di Lyle ed Erik sono affidati rispettivamente a Nicholas Alexander Chavez e Cooper Koch, due giovani attori che, nonostante la loro relativa inesperienza, riescono a trasmettere con profondità l’ambivalenza dei loro personaggi: da un lato figli prediletti, dall’altro carnefici spietati.

Oltre a Bardem e Sevigny, la serie conta su un cast eccezionale

Ritroviamo infatti Nathan Lane, che interpreta Dominic Dunne, il giornalista di Vanity Fair che seguì da vicino il caso, e Ari Graynor, nei panni di Leslie Abramson, l’avvocato di Erik Menendez. La performance di Graynor è particolarmente toccante, poiché riesce a trasmettere la complessità di un legale che, nonostante la brutalità del crimine, cerca di dipingere i fratelli come vittime di circostanze inimmaginabili. I flashback che attraversano l’intera narrazione gettano luce sulla difficile infanzia dei due ragazzi, con momenti strazianti che mostrano un padre che umilia e abusa dei figli sia psicologicamente che fisicamente. Murphy e Brennan sono maestri nel creare un’atmosfera cupa e opprimente, dove il benessere materiale si scontra con l’oscurità delle dinamiche familiari.

Come nel caso di Dahmer, anche Monsters:

La storia di Lyle ed Erik Menendez ha suscitato numerose polemiche riguardo alla spettacolarizzazione dei crimini. Alcuni critici si sono chiesti se la serie non stia sfruttando casi di cronaca per ottenere facile consenso e alti livelli di audience. Tuttavia, ciò che distingue quest’opera è la sua capacità di entrare nelle zone grigie della moralità umana e del concetto di mostro: chi è il vero maligno in questa storia?

I figli che uccidono o i genitori che li hanno condotti a tale disperazione?

Con un crescendo di tensione, Monsters ci mette di fronte a una domanda cruciale: fino a che punto possiamo emettere un giudizio senza prima capire a fondo il contesto di traumi e abusi? Meta Descrizione: Scopri la serie Monsters su Netflix, firmata da Ryan Murphy e Ian Brennan, che racconta la tragica storia dei fratelli Menendez e la crisi della famiglia americana.

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