Dimenticare il minimalismo austero del quiet luxury, è questo l’imperativo della stagione autunno-inverno 2024/2025. Le passerelle ricordano che, tra le stampe realiste di un abito di Balmain o sotto le pieghe di una camicia di Loewe, si cela e disvela un audace intento: il lusso ha deciso di riscoprire ciò che è autentico e tangibile. Le passerelle, un tempo templi di eleganza distaccata ed eterea, ora si trasformano in palcoscenici di realismo, dove ogni stampa ed ogni dettaglio narrano una storia vera, riscoprendo il fascino della concretezza. È un cambiamento rivoluzionario che attribuisce valore a ciò che viene sottovalutato, un invito a riscoprire la bellezza della tanto bistrattata normalità.
Cosa può esserci di lussuoso o straordinario in un ravanello?
Loewe risponde con stampe che elevano l’ordinario a uno status simbolo. In questo contesto, la moda si reinventa non come mezzo di escapismo, ma come forma di espressione che riflette e celebra la realtà. Sotto la visionaria guida creativa di Jonathan Anderson, la casa di moda di lusso spagnola rende omaggio all’arte di Albert York, infondendo le sue collezioni autunno-inverno 2024/2025 con filosofica interpretazione di nature morte e panorami naturali. Le stampe realiste gridano dichiarazioni forti che riannodano la moda alla natura e alla realtà fisica.
L’iperrealismo è un’arma affilata contro la derealizzazione, un sintomo dissociativo che distorce la percezione della realtà, rendendo il mondo esterno e le sue componenti – oggetti, persone e paesaggi – estranei e sconosciuti. La moda, racconta storie di esperienze condivise ed evocative, che favoriscono l’immedesimazione ed il ricordo, si propone come una risposta a questa disconnessione, cercando di ristabilire un contatto con la realtà. Questo, per ricordare da cosa è composto il mondo, dando priorità agli elementi indispensabili per una sana conduzione della vita autentica a discapito dell’immaterialità e della superficialità.
Durante la Paris Fashion Week, i dipinti di York si esprimevano attraverso capi e accessori del brand,
trasformando la passerella in un paesaggio terrestre paradisiaco attraversotextures e nuances. Le stampe realiste di ravanelli, asparagi e fiori di campo non sono semplici elementi decorativi, ma vere e proprie opere d’arte che convertono ogni capo in una narrazione visiva della natura. Anderson, con la sua impareggiabile sensibilità artistica, non si limita a riportare le immagini di York sui tessuti, ma le trasforma in esperienza immersiva. Ogni abito, ogni accessorio, diventa una tela su cui si intrecciano fiori di campo e animali, pettirossi e mastini, creando una connessione concreta con l’ambiente naturale. I dettagli, dalle elaborate decorazioni di perline di caviale agli intricati pattern di ravanelli, evocano un’eleganza raffinata e autentica.
Ogni stampa, ogni capo diventa metafora della necessità di riavvicinarsi a ciò che è tangibile, a quella quotidianità che spesso si ignora. La moda, in questa stagione, si fa portavoce di un inconscio desiderio collettivo: riconnettersi con l’esperienza reale, condivisa e autentica. Il decorativismo sfacciato è una presa di posizione contro la standardizzazione minimalista degli ultimi anni. Questo non è un semplice abbellimento; è una risposta vibrante e consapevole ad un mondo sempre più spersonalizzato. Le stampe paesaggistiche, le applicazioni floreali e i motivi naturali sono messaggi subliminali che parlano di una nostalgica connessione con la ruralità del passato, simbolo della strenua lotta per mantenere viva un’identità individuale a scapito dell’ omologazione. Il ritorno alla natura non è solo una tendenza stilistica, ma una vera e propria esigenza sociale.
La moda autunno-inverno 2024 è involucro ed espressione di profonda riflessione
sulla società attuale. Vuole parlare, far parlare di se, vuole riflettere la realtà e far riflettere sul suo inestimabile valore. I suoi richiami al reale non sono casuali, ma rispondono ad una società che, di fronte all’eccesso di virtualità, sente il bisogno di radicarsi in qualcosa di concreto. La moda, con la sua estetica iperrealista, si fa portavoce di un messaggio sottile ma potente, mentre le stampe naturalistiche sono un grido contro l’artificiosità. In un’epoca in cui tutto sembra veloce e fugace, l’atto di contemplare un grappolo d’uva su un tessuto, ed il desiderio di possederlo, diventano un invito a rallentare, a prestare attenzione, a valorizzare ciò che ci circonda.
In questo contesto, il progetto “Hand in Hand “Fendi assume rilevanza significativa
Silvia Venturini Fendi propone una moda scultorea che, citando testualmente, “riguarda le persone oltre i prodotti”, pezzi che sembrano rivelare più che nascondere o contenere. Ogni borsa Baguette, realizzata in collaborazione con artigiani locali di diverse regioni italiane, è un simbolo di lusso che non dimentica la tradizione, ma ne celebra la maestria. Le 20 borse, una per ciascuna regione, non sono solo accessori esclusivi: sono pezzi unici che raccontano storie di persone, luoghi e mestieri tramandati per generazioni.
Fendi ricorda che il vero lusso non risiede solo nel possedere qualcosa di raro, ma nel valorizzare il tempo, l’abilità e la tradizione dietro ogni creazione che onora ed incarna la terra che l’ha partorita. Questo progetto emerge come atto di ribellione in difesa delle radici culturali e delle bellezze naturali della nostra terra. La moda autunno-inverno 2024 accorre in tutela del nostro dialogo profondo con il reale, impedendo ogni dissociazione da ciò che naturalmente ci appartiene; sta alla sensibilità di ognuno fare buon uso di questo moderno manifesto d’autenticità.