All’81esima edizione del Festival del Cinema di Venezia, nella sezione Orizzonti, riscopriamo una perla di rara bellezza. Nonostante, è il nuovissimo film di Valerio Mastandrea, alla sua seconda prova dietro la macchina da presa dopo Ride del 2018. Il regista approda al Lido e presenta un film che affronta con delicatezza il confine tra la vita e la morte. Il protagonista, interpretato dallo stesso Mastrandrea, cede la propria stanza di ospedale a una nuova paziente, le bellissima e struggente Dolores Fonzi.

Tra i due si sviluppa un dialogo profondo,

consolatorio, un continuo scambio di emozioni, paure e insicurezze di fronte alla prospettiva di una morte inevitabile. Il momento più tragico dell’esistenza umana per il quale nessuno può dirsi mai davvero pronto. Eppure, ecco che i protagonisti riescono a trovare conforto anche nelle situazioni dolorose, dove il dolore può diventare forma di difesa o, più precisamente, un’abitudine consolidata.

laguna Venezia festival del cinema Valerio Mastrandrea si è affermato nel tempo come attore capace di esprimere con autenticità e naturalezza l’essenza dei suoi personaggi. Questo stile narrativo si riflette anche in questo film, dove il regista riesce a conferire ai suoi attori un sottilissimo equilibrio tra eccezionalità e umanità. Il film combina la consolidata abilità attoriale di Mastrandrea con la sua nuovissima verve registica, permettendo di apprezzare pienamente la sua tridimensionalità artistica. Quando si esce dalla sala, si percepisce quanto sia fondamentale affrontare le sfide della vita con ottimismo e positività, anche di fronte alla paura di un possibile, e talvolta probabile, fallimento. Nonostante Valerio Mastandrea

Il film “Nonostante”

Valerio Mastrandrea prova il dolore per la perdita del padre, avvenuta nel 2023, un evento che lo ha profondamente toccato e portato a riflettere sul tema esistenziale per eccellenza: quello della morte. La paura della fine, sia propria che altrui, è un sentimento comune tra gli esseri umani da sempre, ma ‘nonostante’ questo, ogni giorno lottiamo con tutte le nostre forze per trovare le ragioni che ci spingono ad andare avanti, a consumare il tempo che sappiamo essere limitato, e che rende dunque lo spettacolo della vita ancora più meraviglioso.

“Io sono un ‘Nonostante’ –

afferma lo stesso Mastandrea.

– e come me siamo tanti al mondo. Persone che possono essere attraversate da un sentimento enorme e che possono accoglierlo. L’idea l’ho presa da un poeta, Angelo Maria Ripellino, che in una sua opera parlava della sua esperienza in sanatorio, dicendo che siamo tutti dei ‘nonostante, sferzati dal vento che cercano di resistere alle sofferenze della vita”

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