Si è concluso in Austria il Gran Premio MotoGP al Red Bull Ring di Spielberg, un circuito che si distingue per velocità pura e sfide tecniche. Situato tra le colline pittoresche della Stiria, questo tracciato rappresenta una delle tappe più emozionanti e imprevedibili nel calendario del Motomondiale.
Un circuito che è, e non è il primo, affine alle caratteristiche di Bagnaia
alla terza vittoria consecutiva sul tracciato. Seconda posizione per l’eterno rivale Jorge Martin, distante solo cinque punti in classifica generale; terza posizione per un altro pilota italiano, Elia Bastianini, protagonista di una gara ‘lineare’ e non solo nella seconda parte cosa che solitamente lo contraddistingue.
Bagnaia ha sverniciato Martin sin dal primo giro, capace di condurre il timone senza rischiare troppo sino al traguardo. Le dieci curve del Red Bull Ring spingono ad una guida aggressiva e spettacolare, un po’ quella di Marc Marquez, tradito dalla solita irruenza e scivolato in decima posizione dopo una brutta entrata alla partenza. Punte di velocità a 320 km/h, prima di affrontare veri e propri banchi di prova esaltando la capacità di frenata dei piloti.
Dislivelli e caratteristiche uniche
Il tracciato presenta un dislivello significativo, con salite e discese che influiscono notevolmente sul comportamento delle moto; questo rende la gestione del peso e la distribuzione della potenza ancora più critica. Fondamentale il setup della moto, con le squadre chiamate ad ottimizzare le velocità di punta per sfruttare i lunghi rettilinei; d’altro canto, invece, bisogna garantire sufficiente agilità per affrontare le curve strette e le brusche frenate. La gestione delle gomme è altrettanto cruciale, poiché il circuito richiede un’elevata aderenza, soprattutto nelle fasi di accelerazione in uscita dalle curve lente. Lo si è visto nella gestione di gara di Bagnaia, in difficoltà negli ultimi giri proprio per la gestione del consumo gomme. Poteva fare la differenza anche il meteo, con cupi nuvoloni a guardare dall’alto la pista, e le squadre a fremere tenendo pronte le moto da bagnato.
Lotta a due
La cronaca di gara ha visto Bagnaia sverniciare dopo un giro il rivale diretto, prendendosi a mani basse la testa della corsa. Terzo Bastianini questa volta partito ottimamente, posizione che manterrà fino alla fine. Il “pepe” lo mette come sempre Marc Marquez, uscito di pista trascinandosi anche Morbidelli a causa di un’entrata avventata alla partenza a causa di un problema tecnico. Martin non demorde e prova a superare Bagnaia, sarà il leitmotiv della gara ma senza successo per lo spagnolo. Marquez, inizia invece la consueta risalita partendo, o ripartendo, dalla decima posizione. La pista austriaca è anche di collaudo per la KTM, e lo si nota dall’ottima partenza delle due moto ‘arancio’ di Miller e Binder.
Tra i due prova ad infilarsi Marco Bezzecchi,
alle prese con un’annata difficile ma pronto ad insidiare i due della casa motociclistica olandese. Marquez risale in settima posizione, dopo aver superato Vinales ed Espargaro che comunque non demordono. Miller abbandona la contesa uscendo direttamente di pista, mentre si preannuncia un duello mozzafiato tra Marquez e Bezzecchi. Quest’ultimo inzia ad intravedere dagli specchietti lo ‘spettro’ dello spagnolo, sempre pericoloso soprattutto quando è alle spalle.
1 secondo e 3 di Bagnaia su Jorge Martin, mentre Marquez supera finalmente Bezzecchi quando mancano dodici giri al termine. Così dirà l’italiano a fine gara:
“Averlo dietro è terribile ma vuol dire che ero davanti e stavo facendo bene! Scherzi a parte sono conento anche perché ho potuto imparare molto da lui”.
Marquez a questo punto allunga subito e punta Binder, sorpassandolo in staccata. Lo spagnolo cerca il miracolo agguantando il podio ma la terza posizione pare troppo distante. 2 secondi di vantaggio per Bagnaia a cinque giri dal termine, vantaggio che pare assottigliarsi giro dopo giro, prima di riassestarsi sempre sull’secondo e 7.
Nessuna tregua per Pecco ma il pilota torinese è freddo
e al penultimo giro riporta il distacco da Martin e taglia il traguardo conquistando il terzo successo consecutivo sul percorso. Secondo Martin, terzo Bastianini con Morbidelli sugli scarichi di Espargaro per l’ultimo assalto. Raggiante Bagnaia:
“Tre vittorie consecutive e giornata speciale per noi, non potrei essere più soddisfatto di questo weekend”.
Un altro record per Francesco Bagnaia, capace di raggiungere Kevin Schwantz nel numero di vittorie di tutti i tempi nella storia della Moto GP. Abbiamo ‘ufficialmente’ un nuovo fenomeno ed è tutto italiano, forse è il momento di rendercene conto.