Provocatorie, irriverenti, disobbedienti: le bambine punk di Yoshitomo Nara in mostra al Guggenheim di Bilbao campeggiano con i loro occhioni umidi e i loro volti bendati nelle sale  dell’avveniristica struttura museale. Si sono perfettamente ambientate tra le geometrie imprevedibili e rivoluzionarie del museo basco: stessa carica dissacrante, uguale matrice innovativa, identico approccio disruptivo che ha condotto Frank O. Gehry a progettare il museo più spettacolare del mondo e l’artista giapponese Yoshitomo Nara a ricodificare il linguaggio e la simbologia manga, attribuendogli un messaggio più contemporaneo e sociologico.

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Figure simili a cartoni animati: la provocazione sprizza dai tratti infantili

Hanno fattezze fanciullesche ma irradiano tutta l’energia, la rabbia e la ribellione represse da intere generazioni. Parlano con lo sguardo, con il movimento delle gambe (incrociate), le braccia conserte in atteggiamento di sfida verso il mondo e le forze che lo governano, covano una certa disillusione verso le dinamiche politiche, economiche e sociali che contraddistinguono questi tempi moderni. I loro visi, a volte adorabili e giocosi, altre volte ribelli e scontrosi, riconnettono alle emozioni genuine della gioventù, pur incontrando il gusto e il plauso intergenerazionale. Yoshitomo Nara è infatti noto in tutto il mondo per le sue figure emotivamente espressive, e in quarant’anni di carriera ha esposto in numerose gallerie e musei internazionali, con mostre personali e collettive.

Yoshitomo Nara mostra Bilbao Gggenheim - Lifea&People Magazine di modaTutte le sue figure sono fornite e caratterizzate da tratti somatici parlanti, particolarmente espressivi, che traducono lo spaesamento, l’inquietudine e lo scoramento tipico delle giovani generazioni ma pure di chi di lustri ne ha visti passare tanti. Partorite in momenti di profonda solitudine, quando l’artista giapponese ancora adolescente rimaneva solo a casa in compagnia del proprio gatto, o all’estero, durante il periodo di isolamento che provò in Germania dove non parlava la lingua, le bimbe su tela, le sculture e le installazioni artistiche attraversano tutta la vita e la carriera di Nara dagli anni Novanta fino ai giorni nostri.

Il World of Nara racchiude opere realizzate in quattro decenni

Nel corso delle decadi, hanno amplificano la sua disconnessione dal mondo; si sono fatte portavoce di mondi immaginari. Soprattutto con il ritorno in patria – dopo il 2000 – le sue opere hanno assunto una valenza comunicativa e una presa di posizione pacifista. In occasione di disgrazie nazionali come il terremoto in Giappone del 2011 e l’incidente nucleare di Fukushima hanno aumentato l’espressività drammatica. Il quadro Emergency 2013 rappresenta, ad esempio, una delle sue bamboline distesa su una barella mentre guarda fissa chi la osserva. Prolifica è la sua attività di schizzi su carta, specie tematizzati sulla guerra e il dolore, largamente prodotti durante il viaggio in Afghanistan del 2002, sempre mosso da finalità pacifiste.

Yoshitomo Nara mostra Bilbao Gggenheim - Lifea&People Magazine di modaUn rasserenarsi dei toni e dei soggetti è più evidente nella produzione artistica degli ultimi anni. In The Pink Wather, del 2020, Nara ritrae una fanciulla quasi sognante, che se ne sta immersa fino al grembo nell’acqua di colore rosa, mentre regge una margherita tra le mani. Gli occhi chiusi, il liquido colorato a simboleggiare la rinascita, la postura che induce all’accettazione del destino e una serena presa di coscienza della propria condizione.

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Mostra Yoshitomo Nara: le influenze pop, punk, manga e folk

Dai fumetti e le anime giapponesi letti durante l’infanzia, negli anni Sessanta, ai primi schizzi, realizzati ascoltando Bob Dylan all’interno di una casa in collina nell’area semirurale di Hirosaki. Dalla musica punk rock, al folk americano trasmesso dalla stazione radio Far East Network passando per la pittura rinascimentale, le illustrazioni e i graffiti a cui Nara si è avvicinato tra il 1988 e il 1993, studente alla Kunstakademie di Düsseldorf e all’Università di arti e musica della prefettura di Aichi. Tutto è stato assorbito e metabolizzato, compresa l’invasione della cultura di massa occidentale coi personaggi Walt Disney e la musica pop-rock in cassetta facendo di Yoshitomo Nara un esponente mondiale della pop art e delle sue bamboline irriverenti un simbolo di identità e affrancamento.

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