La moda estiva si caratterizza per il ritorno del gilet o blazer, vera e propria tendenza nei mesi caldi. Sempre più diffuso lo stile alla garçonne, riporta in auge uno dei capi più versatili del guardaroba maschile. Il gilet che spopola addosso a fashioniste, modelle e star si presenta sotto forma di giacca elegante o blazer; un pezzo ibrido perfetto per la mezza stagione e l’estate, uno smanicato da utilizzare per arricchire l’armadio o rendere originale anche il più semplice dei look.
Dagli anni 90 all’estate 2024
Indossare il gilet è una tendenza moda nata negli anni 90 ma che è esplosa all’inizio degli anni 2000: chi ha vissuto la giovinezza in quegli anni può ricordare che questo capo è stato protagonista nelle lunghe notti d’estate, indossato con minigonne e pantaloni tre quarti, sopra a una canottiera che s’intravedeva dalla scollatura. Proprio come allora, oggi il gilet classico torna a essere sfoggiato ma questa volta è pensato più come una una camicia, a contatto con la pelle nuda proprio come un qualsiasi top.
Storia del gilet, da Luigi XVI a oggi
Il termine gilet deriva dal francese e rappresenta tradizionalemente un tipo di maglione, completamente chiuso, senza maniche, con scollature di vari tipi (a V o U, per definire due grandi categorie). È un capo tipicamente maschile. Per esempio d’estate lo si vede in sostituzione della giacca, sopra a una camicia a maniche corte con cravatta, abbinato a bermuda.
La sua origine, come detto, è francese e risale alla prima metà del XVII secolo. Durante il regno di Luigi XVI, il gilet subisce una forte trasformazione, e assume la forma che gli è oggi familiare. Si presenta accorciato e può essere chiuso nella parte inferiore, ma rimane aperto nella parte superiore. Il gilet deve il suo nome proprio a Luigi XVI, il quale conia il termine per descrivere una giacca aderente e senza maniche, che si abbottonava frontalmente. Spesso è decorata con ricami e viene indossata sotto la giacca principale. Durante questo periodo storico, il gilet diviene un elemento di moda distintivo e un componente essenziale dell’abbigliamento maschile. La sua popolarità e diffusione crescono considerevolmente grazie al sostegno e alla moda imposti dalla corte di Luigi XVI.
Gilet e panciotto
Il gilet che si indossa tradizionalmente in situazioni formali o cerimonie, sulla camicia e sotto la giacca, si chiama più propriamente panciotto, ed è un capo completamente diverso in quanto presenta i bottoni come allacciatura; i capi più sportivi, spesso realizzati in materiali pesanti, sono utilizzati in altri ambiti come la vela o il ciclismo. Il gilet femminile, a partire dalla fine degli anni sessanta, è utilizzato come parte superiore del tailleur pantalone, e a differenza di quello maschile può essere notevolmente più lungo, arrivando a volte fino al ginocchio. Il gilet infatti è il termine più generico per indicare un capo d’abbigliamento smanicato informale e sportivo, indossato sopra altri capi d’abbigliamento. Il panciotto, invece, indica il corpetto da uomo elegante e quindi l’elemento imprescindibile a formare l’abito tre pezzi da uomo insieme a giacca e pantaloni.
Gilet donna
Indumento tipicamente maschile, il gilet per la primavera e l’estate 2024 si trasforma in un bellissimo ed elegante top da donna, riflettendo una tendenza alla rielaborazione di pezzi classici in chiave moderna. Spesso si indossa senza nulla sotto, infatti il gilet come top si presta perfettamente a essere indossato sia di giorno che di sera, spaziando da abbinamenti casual con jeans a combinazioni più eleganti con gonne o pantaloni sartoriali. Questo utilizzo innovativo esalta la silhouette e aggiunge un tocco di sofisticata sensualità.