A 700 anni dalla morte di Marco Polo, Venezia ha organizzato numerosissime iniziative, culturali e artistiche, per ricordare il suo concittadino, mercante e viaggiatore, più famoso al mondo. A celebrare l’autore del Milione anche Max Mara con una sfilata di alta moda, la Resort 2025, a Palazzo Ducale, location esclusiva e cuore della città.
“Questo è un sogno che si avvera” – afferma Ian Griffith, direttore creativo di Max Mara, sui propri canali social. E prosegue: “Quando ero studente di moda all’università di Manchester, ho risparmiato abbastanza soldi per trascorrere un mese in Italia. Ero attratto dalla cupola monumentale e dai mosaici di San Marco a Venezia e questi sono stati il punto di partenza per la mia tesi di laurea”.
Poi racconta ancora:
“Insieme alla studentessa Caroline Daly abbiamo sviluppato una gamma di tessuti sontuosi. Con l’aiuto del mio tutor, Ossie Clark, ho poi creato una collezione. Dopo mesi e mesi di duro lavoro siamo stati entrambi premiati come primi della classe ma gli abiti sono finiti in una scatola, che mi ha seguito da casa in casa per quasi quarant’anni”. “Quando quest’anno abbiamo deciso di sfilare a Venezia sono salito in soffitta e ho recuperato quelle scatole”.
Pochi giorni fa le ricreazioni degli indumenti sono apparse sulla passerella di Palazzo Ducale a Venezia con incredibili turbanti di Stephen Jones.
Il fil rouge tra Marco Polo, Venezia e Max Mara
La storia di Venezia è quella di acque e lagune, di Repubbliche Marinare, di Dogi, di traffici marittimi e commerciali, ma anche e soprattutto di abiti, tessuti e stoffe pregiate. E sono proprio questi prodotti il fil rouge tra Marco Polo, Venezia e Max Mara: tre eccellenze tutte italiane. “Un’attenzione e una passione per la seta, il cachemire e il cammello – che oggi mostriamo a Palazzo Ducale – esistevano già all’epoca di Marco Polo, che scoprì questi materiali durante i suoi viaggi in Mongolia e in Italia” – dice Ian Griffiths, illustrando le connessioni tra il noto mercante veneziano e la sfilata. La Resort Max Mara è una sfilata tutta al femminile, si lega ancor più intensamente a Venezia perché la città era uno dei luoghi in cui le donne avevano più potere e autorità che altrove, perché uomini come Marco Polo lasciavano le donne della famiglia al comando mentre loro partivano per missioni commerciali della durata di anni.
Nella descrizione della donna contemporanea Max Mara fa un salto nel tempo e attualizza uno stile di stampo medievale che rende omaggio alla città. In passerella si possono ammirare abiti a tunica e look realizzati in una palette di colori di terra. Le donne Max Mara si vestono esattamente come Marco Polo nella prima metà del 1300. Lo stile maschile e femminile, uniti tra loro, creano un connubio affascinante. Altrettanto affascinante sono il multiculturalismo e l’apertura alle culture del mondo – centrali in Marco Polo e nella storia di Venezia – che emergono dalla sfilata. Il mix tra Oriente e Occidente è molto potente, la collezione include abiti kimono, mantelle in stile tabarro e scenografici copricapi in stile turbante realizzati in collaborazione col britannico Stephen Jones.
Kate Hudson, Brie Larson e Miriam Leone presenti alla sfilata
La presenza di dive del mondo dello spettacolo – come Kate Hudson, Brie Larson e Miriam Leone – ha reso la sfilata ancora più esclusiva. L’attrice e cantante americana Kate Hudson non è passata inosservata grazie ad un lungo abito cachemire nero con scollatura profonda, spacco e cintura sottile in vita. Ai piedi un paio di décolleté nere e, per dare un tocco di brillantezza, orecchini turchesi. Accanto a lei, suo figlio Ryder Robinson, con ai piedi Birkenstock scamosciate.
Brie Larson si è mostrata con un outfit elegante e giovanile, ispirato alla collezione Autunno 2024 Max Mara. L’attrice ha sfoggiato un completo composto da canotta con spalline sottili e mini shorts a metà coscia. A rappresentare l’Italia, accanto alle dive americane, Miriam Leone; l’attrice, ex Miss Italia, accompagnata dal marito Paolo Carullo, ha incantato i presenti con un outfit total white, caratterizzato da un rigoroso ed essenziale cappotto doppiopetto, camicetta in seta e pantaloni palazzo.