Dopo settimane di trepidante attesa, alimentata da suggestive anticipazioni sui social, finalmente il duetto tra Annalisa e Tananai, Storie brevi, è disponibile sulle piattaforme digitali e in radio da oggi 7 giugno. Un sodalizio artistico che ha fatto sognare i fan fin da quando Tananai ha raggiunto Nali sul palco dell’Arena di Verona, durante uno dei concerti della sua nuova tournée “Tutti in Arena”. E ora, questo incontro musicale tanto atteso si concretizza in un singolo destinato a diventare il tormentone dell’estate 2024. Per la cantautrice, non sarebbe la prima volta: appena un anno fa, il tormentone Disco Paradise, frutto della collaborazione con Fedez, ha dominato le classifiche per l’intera stagione estiva.
Annalisa e Tananai: Storie brevi è già il singolo dei record
Le premesse per considerare il nuovo duetto una futura hit estiva, d’altronde, ci sono tutte. Basti pensare che, a sole dodici ore o poco più dall’uscita del singolo sulle piattaforme digitali, il brano ha raggiunto la vetta della Top 10 di iTunes, diventando la canzone italiana con il maggior numero di download in brevissimo tempo. I risultati del Visual Art Video, condiviso sul canale YouTube ufficiale della cantautrice, sono altrettanto impressionanti: in appena dodici ore ha superato le 50.000 riproduzioni e, in soli due giorni, ha raccolto più di 550.000 visualizzazioni.
Per quanto riguarda la genesi di Storie brevi, testo e musica sono stati curati da Annalisa e Tananai, con la preziosa complicità di Davide Simonetta e Paolo Antonacci. Quest’ultimo, figlio del celebre cantautore Biagio e professionista del settore, ha contribuito a creare una melodia che, pur strizzando l’occhio alle migliori hit pop, racchiude un sound nostalgico che riporta alla memoria le estati di tempi passati.
Testo e significato
La canzone trae chiaramente ispirazione dagli anni Ottanta e Novanta, con sonorità che ci catapultano direttamente in quel periodo storico. Tuttavia, non mancano i riferimenti ad altre epoche: Tananai stesso ha confermato di essersi ispirato all’elettronica francese degli anni Novanta e Duemila, epoca del cosiddetto French Touch. Questo richiamo è evidente fin dai primi beat, nel preciso istante in cui questi iniziano ad invadere piacevolmente le orecchie dell’ascoltatore. Ma la magia non risiede solo nelle melodie accattivanti e nel ritmo incalzante di Storie brevi: testo e significato della canzone evocano un’atmosfera quasi fiabesca, eterea ed effimera, ma al tempo stesso concreta. “Sembra l’agosto del ‘96” esordisce l’interprete di Mon Amour, riportandoci immediatamente al passato facendo nascere nell’ascoltatore un senso di nostalgia, rievocando ricordi di un tempo remoto che purtroppo non tornerà più.
Il testo permette di riflettere sulle effimere relazioni moderne, spesso vuote e prive di sentimento: “Tanti hanno il cuore di plastica”. I protagonisti di cui canta il singolo, invece, sono come “due gatti neri” o, per usare un’altra metafora, due mosche bianche, totalmente estraniati dal contesto culturale e sociale attuale, caratterizzato da superficialità e pochezza. Sono due anime che si scoprono per la prima volta, all’inizio di una nuova relazione, immerse in un turbinio di emozioni e di scoperte. Il legame nascente li assorbe totalmente e li isola dal resto del mondo:
“Tutti sono al mare e noi no/ Abbiamo troppe cose in ballo”.
Un viaggio temporale ed emotivo
Il brano è inoltre capace di trasportare l’ascoltatore in un vero e proprio viaggio, temporale ed emotivo, che invita a riflettere sulle storie d’amore estive, fugaci ma spesso molto intense, che lasciano il segno e che, a dispetto della loro breve durata, trasformano l’effimero in un ricordo eterno.
Il secondo semestre 2024 sarà ricco di emozioni e musica per Annalisa e Tananai: oltre ad occuparsi della promozione di Storie brevi, entrambi gli artisti si apprestano a portare la loro arte sui palchi d’Italia. Annalisa sarà impegnata per tutta l’estate con il suo tour Tutti nel vortice – outdoor, mentre l’interprete di Tango darà il via ai suoi live nei palasport il prossimo 2 novembre.