Jean-Michel Basquiat è stato un artista visionario le cui opere hanno lasciato un’impronta indelebile nell’arte contemporanea. Una combinazione unica di talento, passione e intuizione: Basquiat ha esordito trasformando le strade di New York in una galleria a cielo aperto grazie alla sua espressione artistica, sfidando le convenzioni e dando voce agli emarginati. Nato nel 1960 – a Brooklyn, New York -, da genitori haitiani e portoricani, fin dalla giovane età, Basquiat mostrò un talento straordinario per l’arte, disegnando incessantemente e trovando ispirazione nelle strade vibranti della sua città natale. La formazione artistica informale, caratterizzata dall’osservazione e riproduzione analogica  della cultura urbana, avrebbe avuto un impatto profondo sul suo stile distintivo e sull’arte in generale.

La mostra Basquiat a Beverly Hills

Se New York è stata la culla della breve e fulgida parabola artistica di Jean-Michel Basquiat, Los Angeles è stata la città che lo ha consacrato e gli ha dato uno spazio consono dove vivere e lavorare. Basquiat visse nella città degli angeli dal novembre 1982 al maggio 1984 e qui produsse oltre 100 opere tra dipinti, murales e serigrafie tra cui alcuni dei pezzi più iconici della sua produzione artistica.

Opere Jean Michel Basquiat | Life&People MagazineL’esposizione Made on Market Street, in programma fino al 23 giugno, si propone proprio di esplorare la vita, l’opera e l’eredità duratura di Basquiat, evidenziando il suo contributo fondamentale alla cultura artistica del XX secolo. Lo fa attraverso 30 opere che fanno parte del novero dei pezzi prodotti a Los Angeles per la prima volta riunite dalla galleria Gagosian a Beverly Hills, proprio l’erede della stessa galleria che negli anni californiani si prese cura dell’artista, intuendo per prima il grande talento espresso dalle opere di Jean-Michel Basquiat.

La vita da artista di Jean-Michel Basquiat

Negli anni ’70, Basquiat emerge come pioniere della scena artistica underground di New York, disegnando sotto lo pseudonimo SAMO con cui firmava i suoi graffiti. Questa esperienza introduce Basquiat nel mondo della nascente cultura hip-hop e lo identifica come uno dei fondatori della street art. La sua transizione dalla strada allo studio avvenne gradualmente, ma la sua estetica rimase radicata nella spontaneità e nell’energia delle  origini. La consacrazione arriva nei primi anni ‘80 quando è uno dei protagonisti della collettiva New York/New Wave. Basquiat divenne immediatamente noto nella scena artistica statunitense e mondiale per le sue opere che mescolavano pittura, disegno e testo in un collage caotico, ma straordinariamente potente. L’uso di simboli, testi e icone culturali per evocare e trattare temi complessi come la razza, la classe e l’identità personale.

I suoi dipinti spesso raffigurano volti scheletrici, corpi contorti e frammenti di parole,

creando un linguaggio visivo unico che trasmette un senso di urgenza e disperazione. Uno degli aspetti più significativi dei quadri di Basquiat è proprio la sua capacità di fondere influenze artistiche eterogenee in un’unica visione coerente. Era profondamente interessato alla storia dell’arte, alla musica, alla letteratura e alla cultura popolare, e queste influenze si riflettono chiaramente nel suo lavoro dove si combinano elementi del cubismo, dell’espressionismo astratto e del primitivismo con riferimenti alla cultura africana e al jazz, creando un linguaggio visivo eclettico e multistrato. All’apice della carriera,

Opere Jean Michel Basquiat | Life&People Magazine

© THE ESTATE OF JEAN-MICHEL BASQUIAT. LICENSED BY ARTESTAR, NEW YORK. PHOTO: JEFF MCLANE

Basquiat divenne una figura di culto nell’ambiente artistico di New York, collaborando con artisti come Andy Warhol e Keith Haring ed esponendo in gallerie di fama mondiale. Tuttavia, il suo successo non lo avrebbe protetto dalle sfide personali e dai demoni interiori. Basquiat lottò con problemi di dipendenza e isolamento, e la sua vita fu tragicamente interrotta da un’overdose di eroina nel 1988, all’età di soli 27 anni entrando nel ristretto gruppo del cosiddetto Club 27.

Il legame del Basquiat pittore con la Galleria Gagosian

Correva l’anno 1982, il gallerista Larry Gagosian, preoccupato per la salute e lo stile di vita randagio di Basquiat gli permette di vivere e lavorare nella sua residenza di Venice Beach su Market Street appunto, la strada che dà nome alla Mostra. Larry Gagosian è tuttora in vita ed è tra i curatori della mostra, contribuendo con molti materiali originali dell’epoca che mostrano Jean Michel Basquiat al lavoro nell’ampio studio di Venice, inondato dalla luce del sole, mentre produce alcune delle 30 tele selezionate per questo evento culturale che sta attirando l’attenzione del jet set di Beverly Hills.

Le opere di Basquiat selezionate per la mostra 

Del periodo californiano, Larry Gagosian e i suoi collaboratori hanno riunito le opere piu iconiche come Flexible che richiama l’arte tribale africana o Hollywood Africans che rappresenta lo stile tipico dell’artista che unisce frasi, icone e immagini in un unico discorso visivo potente e diretto. Una presenza, quella degli inserti testuali ancora piu evidente in altre opere esposte a Beverly Hills come Tuxedo o Museum security, dove i messaggi scritti diventano preponderanti trasformandosi essi stessi in arte visiva grazie al tratto ancestrale, quasi infantile, che caratterizza lo stile delle opere di Jean-Michel Basquiat.

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