Si pensa Punk e si dice Vivienne Westwood; non si tratta soltanto di vestiti, né di abbinamenti. Ad oltre un anno dalla morte della stilista inglese, suo marito Andreas Kronthraler rilancia gli insegnamenti della designer attraverso un’asta diretta da Christie’s. Per gli appassionati saranno due i momenti da vivere: una vendita dal vivo, il 25 giugno a Londra, e un’altra online dal 14 al 28 giugno 2024. La vendita, metterà a disposizione il lascito di una delle figure più eclettiche e importanti del mondo della moda e il ricavato sarà devoluto in quelle cause che hanno reso la Westwood l’iconica stilista punk rimasta nella storia come l’81enne pronta scendere in piazza a combattere per i propri ideali.

vivienne westwood vesiti asta | Life&People Magazine “Il senso dell’attivismo, dell’arte e dello stile di Vivienne Westwood è insito in ogni singolo pezzo da lei creato – Adrian Hume Sayer, Director Private & Iconic Collections di Christie’s – La mostra e le aste di Christie’s celebreranno la sua straordinaria visione con una selezione di look che rappresentano momenti significativi non solo della sua carriera, ma anche della sua vita personale”.

In attesa che si apra il sipario, qualcosina trapela già dalla casa d’aste

Sarà presente un completo a due pezzi proveniente da Witches, collezione dell’Autunno Inverno 1983/1984, ma anche un abito corsetto in taffettà di seta tortora, proveniente dalla collezione Dressed to Scale, Autunno Inverno 1998/1999. Immancabile anche un capo proveniente da Propaganda, collezione Autunno Inverno 2005/2006, una collezione iper-politica della designer. Il resto sarà una sorpresa: come ha anticipato il marito Andreas Kronthaler, “Semplicemente, non ci sarà mai un’altra Vivienne Westwood”.

vivienne westwood vesiti asta | Life&People Magazine E no che non ci sarà, perché quella ragazzina dai capelli rossi che dalla campagna inglese si trasferì ancora piccola nella grande London sapeva bene il fatto suo. Il conformismo era il nemico numero uno per Vivienne Westwood che fin da subito capì che le proprie idee dovevano essere manifeste già dai vestiti che si indossano. O che non si indossano, come quando alla cerimonia in cui la Regina Elisabetta la nominò Dama dell’Ordine dell’Impero britannico, si alzò la gonna per mostrare a tutti la propria nudità. Da un piccolo negozietto al 430 di King’s Road, alla Vivienne Foundation, l’organizzazione no profit che ideò lei stessa nel 2019. Forse in questo modo la designer arriva totalmente nell’intimo pensiero umano, quello più nascosto.

Quello che, appunto, quasi si nasconde in fondo all’armadio,

con qualche abito buttato a casaccio e qualche accessorio non troppo attuale; ecco la descrizione di uno dei probabili outfit di Vivienne.

“E’ stata un’icona di stile per tutta la sua vita. Il suo profondo interesse per le idee intellettuali e politiche ha ispirato la sua naturale abilità nel fashion design, diventandone poi una delle poche vere inventrici”,

ha affermato Andreas Kronthaler che porta avanti le tendenze lanciate dalla moglie nel mondo, da studente innamorato della donna eccentrica e geniale più grande di lui di 25 anni.

abiti da sposa trasparenti | Life&People MagazineBorchie e corsetti, tessuti in pelle e tulle di tutti i colori: se con la parola fantasia si può sminuire l’arte della Westwood, con l’irriverenza si traccia la linea più netta della direzione ideologica di questa artista. Oggi, con l’asta di Christie’s, si ripropone al mondo la sfrontatezza di colei che nel ventesimo secolo urlò in faccia ai politici i propri vestiti. “Nel dubbio, esagera” resterà la sua frase più famosa e, forse, lo stile di vita più difficile da seguire, anche per i più giovani.

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