Archiviata la 28ª edizione Miart 2024; la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea organizzata da Fiera Milano. Numeri importanti, (178 gallerie da 28 Paesi, più di 1.000 opere esposte di maestri moderni e artisti contemporanei, 10 riconoscimenti tra premi, fondi acquisizioni e nuove committenze), ed una attenzione verso l’arte contemporanea, declinata in modo particolare in cinque mostre.

  • Pino Pascali: eclettismo e arte povera

Inaugurata lo scorso 28 marzo, fino al prossimo 23 settembre Fondazione Prada dedica un’ampia retrospettiva dedicata a Pino Pascali, uno dei principali esponenti dell’arte povera italiana. La mostra, curata da Mark Godfrey, si divide in quattro sezioni che hanno l’obiettivo di offrire una precisa prospettiva sulla produzione dell’artista nato a Bari nel 1935 e scomparso prematuramente a 32 anni in seguito ad un incidente in moto nell’anno (1968) della sua presentazione monografica alla Biennale d’Arte di Venezia. Sviluppato in tre edifici, il percorso include quarantanove opere di Pascali, nove lavori di artisti del secondo dopoguerra, una selezione di fotografie e un video che immortala l’artista.

  • miart 2024 cosa vedere | Life&People Magazine

    Genio e potenza di Alessandro Mendini

La Triennale, in collaborazione con Fondation Cartier pour l’art contemporain, rende omaggio ad Alessandro Mendini grazie ad un’ampia retrospettiva dal titolo: “Io sono un drago. La vera storia di Alessandro Mendini”. Un titolo che prende spunto da uno dei più emblematici autoritratti di Mendini, “Io non sono un architetto, sono un drago” (2006). Con oltre 400 opere, l’esposizione ripercorre la carriera di Mendini, architetto, designer e artista. La mostra, curata da Fulvio Irace con l’allestimento di Pierre Charpin si snoda attraverso diverse sezioni tematiche, riunendo opere di vari formati, materiali e soggetti, provenienti da collezioni pubbliche e private; un percorso che restituisce lo sguardo postmoderno di Mendini sul mondo dell’arte.

  • Uno sguardo sulle gallerie d’arte a Milano

Si è conclusa al Museo del Novecento la mostra “Archiviale_001”, un affascinante viaggio attraverso le scelte artistiche, le relazioni internazionali, gli eventi d’avanguardia e gli incontri con gli artisti che hanno animato le gallerie milanesi negli ultimi 70 anni. Attraverso immagini fotografiche, biglietti di invito, piccoli cataloghi, carte e carteggi, si è cercato di ricostruire le scelte artistiche delle gallerie milanesi, le relazioni internazionali, gli eventi d’avanguardia, gli incontri con gli artisti.

  • Picasso rimodella figure e volumi

Il MUDEC espone fino al 20 giugno la mostra “Picasso. La metamorfosi della figura”. Il percorso espositivo indaga il rapporto tra l’artista spagnolo e l’arte primitiva con una panoramica che spazia dalle opere giovanili a quelle più mature. La mostra, chiude idealmente un lungo 2023, anno di celebrazioni del 50° anniversario della morte di Picasso, pittore che ha rappresentato un vero e proprio spartiacque nella storia dell’arte. Perla della mostra, il Quaderno n. 7 concesso dalla Fondazione Pablo Ruiz Picasso – Museo Casa Natal di Malaga. Esposti, oltre a dipinti e sculture, ci sono anche 26 disegni e  bozzetti di studi preparatori.

  • Immagini e cielo aperto di maestri e talenti emergenti

A vent’anni dall’esperimento pionieristico de “I Nuovi Mostri”, – quando la Fondazione Nicola Trussardi aveva invaso Milano con i poster irriverenti di 16 artisti –, oggi, in concomitanza con Art Week e Design Week, la Fondazione scende di nuovo in strada con il progetto “Italia 70. I nuovi mostri”. Per l’occasione sono coinvolti  70 artisti che operano in Italia, grandi maestri e talenti emergenti. Il progetto, curato da da Massimiliano Gioni, vuole portare l’arte contemporanea nei luoghi più inaspettati della città divenendo di fatto una collezione temporanea  a cielo aperto e una sorta di museo metropolitano visitabile fino al 22 aprile.

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