Lontani dalle app, dal rumore delle solite feste, i libri diventano il mezzo per rompere il ghiaccio, creare conversazioni profonde e connessioni intime immediate con i presenti, anche se estranei: è partita da New York la moda dei party letterari. Le location sono le più varie – si spazia da rooftop, a cocktail bar o spazi dedicati all’arte – e il format è molto semplice: basta presentarsi con il proprio libro, prendere posto e immergersi tra le pagine di romanzi o saggi; dopo circa un’ora di lettura inizia il momento della condivisione, dove ci si scambiano consigli con altri partecipanti, si chiacchiera e soprattutto si trascorre una serata per condividere il piacere slow della lettura.

La moda dei party letterari: come è nata?

Inizialmente i lettori si riunivano nelle loro case, ma il progetto ha interessato sempre più persone e si è espanso. Un anno fa quattro ventenni hanno spento i telefoni e aperto i libri, dopo aver visto volumi accumularsi negli scaffali senza mai essere aperti.

“Sentivamo la necessità di ritrovare tempo per noi stessi, mettere in pausa la frenesia di New York, condividere il piacere slow della lettura con i compagni più intimi”

hanno spiegato Ben Bradbury e Tom Worcester, i fondatori dell’evento assieme a Charlotte Jackson e John Lifrieri. La prima lettura di gruppo si è svolta sul tetto del loro appartamento di Brooklyn, dove avevano invitato un po’ di amici; l’evento Reading Rhythms ha riscosso molto successo e dopo un paio di mesi le persone sono diventate duecento. Feste che si spostano in giro nella città e si svolgono in genere ad inizio settimana: un progetto così apprezzato da avere addirittura una lista d’attesa.

Una piccola Berlino a Brooklyn

A Brooklyn, nel multietnico quartiere di Williamsburg, culla della cultura hipster newyorkese, c’è un club particolare: il FourFiveSix. In questo locale, la letteratura va braccetto con la vita notturna in un’atmosfera accogliente e rilassata, il club offre regolarmente serate di lettura, invitando i clienti a portare con sé un libro ed a leggere in compagnia di altre persone. Tra un capitolo e l’altro, sorseggiando un drink, è possibile confrontarsi e fare nuove amicizie. In quella chiamata “Little Berlin” di New York, condividere la passione per la lettura è diventato una vera e propria tendenza: feste ed eventi di lettura, al bar, al parco. Il tutto senza smartphone, anche se qualche foto di rito da pubblicare poi sui social network si scatta per accrescere la tribù dei lettori della notte. L’idea nata nel 2023 negli Stati Uniti (dove è diventata trend anche a Los Angeles) si sta diffondendo sempre più in fretta anche nel resto del mondo ed in Italia.

Il party alternativo: analcolico e sociale

In una società dominata da velocità e interattività digitalizzata, sembra finita nel dimenticatoio l’importanza dei concetti di condivisione e confronto, indispensabili per il benessere e per le funzioni cognitive. I party letterari permettono ai partecipanti di sconvolgere l’idea di “festa” – a base di weekend alcolici e sterili di interazioni – in favore di eventi comunitari dove sentirsi apprezzati ed ascoltati, dove vivere consapevolmente il momento. Questi incontri, organizzati in concomitanza con l’inizio della settimana lavorativa, sembrano aiutare i partecipanti non solo a vivere la propria professione al di fuori della rat race, ma anche ad aumentare la produttività e la qualità del loro lavoro.

Sfilata sostenibilità New York Life&People MagazineNon è utopia quindi che molte imprese stiano pensando di introdurre attività di questo tipo all’interno delle loro strategie di sviluppo. Organizzare eventi aziendali a tema party letterario permetterebbe di rafforzare il legame tra le persone e diminuire il senso di solitudine ed incomprensione. Inoltre, soprattutto per i lavori creativi, momenti di calma organizzata e successiva condivisione di idee, permetterebbero di uscire dall’idea di un lavoro stagnante e senza prospettive. Viene naturale pensare che trend aziendali comportamentali, come il quit quitting ed il burnout, verrebbero naturalmente diminuiti o comunque discussi ed affrontati. L’International Journal of Environmental Research and Public Health supporta questa teoria di benessere mentale dovuto alla lettura, spiegando come la condivisione di nuovi punti di vista e l’interattività non social ma sociale, portino miglioramenti significativi alla sfera emotiva, sociale e cognitiva.

Condividi sui social