È successo ancora una volta, Saint Laurent ha ‘messo a nudo’ il corpo della donna. La prima volta lo aveva fatto nel 1968 e, oggi, la maison che porta il nome del couturier dell’animo avanguardista ripropone quel gioco vedo non vedo che all’epoca destò scalpore. Nella collezione Autunno Inverno 2024 2025 Saint Laurent rilancia un’ideale di bellezza femminile avvolta in trasparenze che lasciano intravedere seni e gambe affusolate. Ciò che negli anni ’70 aveva creato scandalo rendendo lo stilista francese un precursore della moda contemporanea rappresenta la tendenza per eccellenza della prossima stagione invernale, declinata nella versione del plastic nude.
Un trend amato anche dalle celebrità
Variante estrema e sensuale del nude look lanciato da Saint Laurent, questo trend, già sperimentato da Diesel nella scorsa Primavera-Estate, è protagonista delle ultime passerelle. La multinazionale di moda italiana aveva fatto sfilare modelli dalla pelle verniciata di dorato con abiti realizzati in materiale trasparente aderente alle forme del corpo. Sfoggiato non solo durante i defilè, il plastic nude ha recentemente conquistato anche celebrità come Rose Villain a Bella Thorne.
Una seconda pelle che, ponendo in primo piano il corpo, conferisce a quest’ultimo un’allure quasi futuristica. Due gli ingredienti di un cocktail di sensualità portato in scena da stilisti e maison pronti ad innovare: tessuti plastici e nuances del color carne sono la combinazione perfetta per dar vita a capi che esaltano la nudità rendendola portavoce di un preciso messaggio.
Saint Laurent rievoca la collezione Primavera Estate 1968
Se Yves Saint Laurent ha aperto la strada a questa tendenza in tempi non sospetti, lo ha fatto con uno scopo: rendere la donna libera di mostrare il proprio corpo. La nudità diviene, dunque, sinonimo di emancipazione, denuncia e conquista per l’universo femminile. Una provocazione che, con la collezione Primavera Estate 1968 suonò come manifesto di una moda pronta a lottare e scendere in campo a favore dei diritti della donna.
Cinquant’anni dopo, la stessa maison francese fa sentire nuovamente la propria voce schierando in passerella nude look seducenti ma eleganti. Alla fine degli anni ’60 a creare scandalo era la prima camicetta topless in cigaline, trasparente e chiusa al collo con un fiocco in raso di seta. Oggi, richiamando quell’iconica collezione, Saint Laurent avvolge le modelle in una sottilissima lycra trasparente.
Una collezione ispirata a Marilyn Monroe
Creazioni, quelle disegnate per la maison da Anthony Vaccarello, in cui la trasparenza diviene strumento di protesta. Così il new nude di Saint Laurent rievoca l’immagine di colei che è stata musa ispiratrice della casa di moda: Marilyn Monroe. Impossibile non citarla quando si parla di un abito nude poiché, inevitabilmente, il pensiero va all’apparizione dell’attrice in occasione del compleanno di Kennedy.
Fasciata da un naked dress, mentre intonava “Happy birthday Mr. President”, aveva incantato la platea del Madison Square Garden di New York. Un vestito, quello indossato da Marilyn, realizzato dal costumista francese Jean Louis, che è passato alla storia come “abito illusione”.
La mostra che celebra il nude look YSL
A creare quell’illusione, ancora oggi ricercata da Saint Laurent e sperimentata nelle proposte per il guardaroba del prossimo inverno, è proprio il tessuto nude che avvolge il corpo femminile divenendo tutt’uno con la pelle. Un percorso che, dagli anni ’60 ha portato YSL a rincorrere l’emancipazione femminile vestendo le proprie modelle di succinti topless velati.
Per riviverlo basterà visitare la mostra “Sheer: The diaphanous creations of Yves Saint Laurent”, allestita fino al 25 agosto al museo parigino dedicato al rivoluzionario stilista. Pioniere di una moda che mette a nudo la donna ma senza ‘spogliarla’ della propria eleganza.