Tra le creazioni del pittore irlandese Francis Bacon risalenti al periodo compreso tra il 1964 e il 1970, emerge con fulgore un quadro capolavoro intriso di profonda emotività. Ritagliata su tela nera, caratteristica firma dell’artista, si staglia una struggente rappresentazione, un ritratto travagliato dell’amico e amante di Bacon, George Dyer. Questo ritratto, essenza della significatività, fu selezionato personalmente dall’artista per inaugurare maestosamente la sua prima grande retrospettiva presso il prestigioso Grand Palais di Parigi, nell’anno 1971. Il dipinto, acquistato dall’attuale proprietario dalla Marlborough Gallery di Londra nel 1970, ad oggi, ha raramente concesso il suo sguardo al pubblico, emergendo dalla penombra soltanto due volte: durante la celebre esposizione al Grand Palais e nel corso di una mostra organizzata presso la stessa Marlborough Gallery nel 1993, nel contesto di una mostra dedicata ai ritratti dell’acclamato pittore.

L’esposizione al Grand Palais 1971

Immersa in un’aura di straordinaria intimità, incastonata in un seducente abbraccio di sfumature oscure, la testimonianza visiva di Dyer, all’epoca l’anima gemella di Bacon, fu esposta  per la prima volta nel sontuoso panorama parigino del 1971. Evento questo che segnò un epocale avvenimento nel mondo dell’arte, poiché Bacon diventò il primo artista vivente ad essere onorato con una personale esposizione al Grand Palais di Parigi dopo l’illustre Picasso.

storia quadro Francis Bacon | Life&People MagazineL’evento della retrospettiva prometteva di essere il culmine della straordinaria carriera di Bacon. Tuttavia, un’ombra funesta oscurò la gioia dell’artista, quando due giorni prima dell’inaugurazione, l’amato Dyer spirò tragicamente per un’overdose di sonniferi. Nonostante il lutto e lo struggimento, Bacon perseverò nell’inaugurare l’esposizione, rendendo omaggio al suo compagno di vita e ispirazione. Dyer è stato infatti uno dei grandi soggetti del pittore, che l’ha inserito in oltre quaranta dipinti, molti posteriori alla sua morte. Study of George Dyer è l’ultimo ad essere creato con Dyer ancora in vita. Il dipinto è stato realizzato prendendo ispirazione da una foto di Dyer scattata da John Deakin a Soho intorno al 1964. Una delle tante trovate strappate, lacerate e schizzate di vernice tra i detriti nello studio di Bacon dopo la sua morte.

L’artista ha plasmato con maestria ritratti fortemente distorti, impiegando il suo vocabolario visivo unico

Le ampie pennellate di colore denso si riflettono su uno sfondo drammaticamente nero, incarnando la manipolazione deformata, tormentata e graffiante propria dell’estro pittorico di Bacon. Il dipinto svela così l’intera gamma di emozioni turbolente e ardenti che hanno caratterizzato la relazione intensa e travagliata tra l’artista e Dyer. In un’affettuosa dichiarazione, Tom Eddison, Direttore Senior dell’Arte Contemporanea presso Sotheby’s Londra, ricorda ed esalta l’importanza di Dyer nell’universo artistico di Bacon. Il pittore, infatti, ha immortalato Dyer in oltre quaranta opere, molte delle quali realizzate dopo la sua prematura scomparsa. “Study of George Dyer” rappresenta l’ultimo tributo a Dyer, il cui spirito persiste nell’opera nonostante la sua assenza fisica.

L’incontro tra Bacon e Dyer nel cuore di Soho

aveva segnato l’inizio di una relazione intensa, plasmata da un mix di amore, rabbia, passione e dolore. Nonostante il passato burrascoso di Dyer, Bacon era rimasto affascinato dalla sua figura, trasformandolo in uno dei protagonisti principali del suo universo artistico. George Dyer, uomo dal passato turbolento, malgrado le sue esperienze  nel mondo della criminalità, incantò infatti Bacon con il suo fascino e il suo stile impeccabile. E l’artista, attratto dalla complessità di Dyer, lo scelse come soggetto per numerosi ritratti, trasmettendo attraverso di essi le emozioni contrastanti che caratterizzavano la loro relazione.

Study of George Dyer di Francis Bacon continua anche oggi a evocare emozioni intense e a catalizzare l’attenzione del pubblico

Le sue pennellate cariche di pathos e il suo potente impatto visivo trasmettono l’essenza di una storia d’amore travagliata, resa immortale attraverso l’arte. Il valore stimato del dipinto che andrà all’asta da Sotheby’s il prossimo 6 marzo si aggira tra i cinque e i sette milioni di sterline, confermando così il perpetuo fascino e la rilevanza artistica delle opere di Francis Bacon.

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