Una sartorialità dall’appeal ribelle, fatta da citazioni punk e suggestioni anni ’80: una nuova collezione preziosa, ma fuori dagli schemi per Versace. La musica torna ad essere la fonte d’ispirazione più importante per la maison Versace e, la collezione Autunno Inverno 2024 2025 cita in modo diretto Siousie Sioux e Steven Severin, musicisti che nel 1976 fondano l’iconica band Siouxsie and the Banshees, scrivendo pagine indelebili della cultura (e della sottocultura) rock.
Due icone di stile
Una rilettura davvero colta quella di Donatella Versace che porta in passerella la storia di due artisti divenuti in poco tempo leggendarie icone di stile. Il loro percorso musicale nasce infatti nel segno del post punk, salvo poi intraprendere nei primi anni Ottanta una via più elettronica ed esistenzialista, tradotta in un nuovo genere: la new wave, poi portata in auge nel mainstream dai The Cure. Nei tratti stilistici di Siouxsie and the Banshee si riconoscono look prettamente dark, con hairstyle 80’s e un make up glam rock ancora oggi attuale.
Ed proprio”glam” la parola chiave dell’intera collezione, realizzata dalla Direttrice Creativa prendendo come punto di riferimento la libertà generazionale e lo spirito ribelle post punk, sviscerandolo in una proposta contemporanea ed audace.
Il fascino glamour della ribellione
Lo spirito rock del defilé si percepisce fin dalla scelta di proporre in apertura una serie di outfit che filtrano con i codici delle uniformi scolastiche (declinate con un mood più oscuro), scontrandosi presto con lo spirito di ribellione punk: trame a quadri (rosse e nere), guanti in pelle e stivali cuissard dominano così la passerella, esaltandosi in tute maculate, giacche lunghe, cappotti in cavallino, mini abiti in maglia metallica e una tempesta di specchietti innestati nei tessuti bouclè rossi.
L’archivio di Gianni 1993
Presenti all’interno della linea anche elaborazioni tratte dall’archivio di Gianni Versace, risalenti all’haute couture 1993, da cui Donatella prende soprattutto l’utilizzo dei drappeggi. La stessa stilista dichiara nel backstage di aver rimodellato anche alcune camicie, disegnate all’epoca dal fratello per Prince.
Dal proprio heritage Versace porta sulla runway l’immancabile animalier (inserito anche nei pullover devorè), il pattern Barocco applicato sia sui bomber che nelle camicie, gli abiti chemisier e i completi totalmente in pelle, alternati alle stampe della Medusa e delle Greche. La brilliance è infine grande protagonista della sezione finale dello show con un trionfo di glitter, strass e reti metalliche.
L’arrivo di Fedez
L’attenzione mediatica verso la sfilata Versace è cresciuta sensibilmente poco prima dell’inizio dello show, causa l’arrivo a sorpresa di Fedez. Il rapper, al momento al centro delle cronache per la presunta fine della relazione con la moglie Chiara Ferragni (grande assente in questa fashion week), ha catalizzato l’attenzione dei fotografi e giornalisti suscitando non poco subbuglio nella venue che ospitava l’evento.
L’artista, da sempre grande amico di Donatella Versace, non ha commentato i rumors delle ultime ore, assistendo in solitaria al defilé schivando occhi e cronisti indiscreti. Insieme a lui nel front row anche Marco Mengoni, Bianca Balti, Luisa Ranieri, Anne Hathaway e gli idol asiatici Hyunjin e NingNing.
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