Nel pensiero di Sabato De Sarno il sogno è strettamente legato alla realtà. Non esiste una dimensione altra, né tanto meno un mondo parallelo su cui custodire visioni e desideri. Per il designer la missione è trovare un modo per riempire il vuoto dell’esistenza, cogliendo gli aspetti straordinari anche nelle cose più ordinarie. La collezione Gucci Autunno Inverno 2024-2025 è il primo, grande statement del Direttore Creativo che, alla sua seconda sfilata a capo della maison toscana, mette per la prima volta in evidenza la sua poetica, lasciando ancora una volta stupefatti.
Il sogno razionale, il contrasto, la nuova coerenza nel nuovo stile Gucci
De Sarno fugge dal concetto di sovversione, trasformandolo da atto reazionario a semplice modo di vedere qualcosa attraverso una prospettiva diversa, più razionale e meno onirica.
«Cercare un piccolo gesto sovversivo. Guardare le cose da una prospettiva diversa da quella che si dà per scontato sia la più adatta, non attenersi alle regole. Questo è il mio modo di sognare, senza fretta, visualizzando e stratificando aspirazioni come fossero i mattoni di una casa. Nella mia moda come nei miei sogni, l’esercizio è lo stesso. Cercare nelle pieghe un vuoto che vuole essere riempito. Guardare il particolare da molto vicino, prima di sentirmi libero di allontanarmi alla ricerca di una prospettiva più ampia. Cogliere lo straordinario dove si dà per scontato che si trovi l’ordinario. I miei sogni, così come la mia moda, dialogano sempre con il reale. Perché non sono alla ricerca di un altro mondo da abitare, piuttosto di modi per abitare questo mondo».
Parole che certificano il grande cambiamento già mostrato in occasione della sfilata dello scorso settembre e che si discostano in modo definitivo dalle creazioni del precedessore Alessandro Michele, divenuto noto proprio esplorando la potenzialità del surrealismo, unito ad elementi vintage e fantasy.
Il cappotto-feticcio
Osservando i look in passerella spicca il grande amore del designer verso il cappotto, a cui è affidato l‘opening dello show. Il capospalla si mostra in una forma diversa, contrassegnato da una linea maschile e da una inedita abbottonatura posta sul retro. I maglioni twin-set e blazer over lasciano poi spazio alle sottovesti (a strati e tenute insieme da laccetti), simbolo di sensualità impreziosito da pizzi e cristalli capaci di creare un effetto optical.
Non manca poi il taglio essenziale, caratteristica tipica di De Sarno, tradotta con longuette, minidress, tailleur e tutine con una grande varietà cromatica, in cui si alternano sfumature di giallo, senape, rosa, cammello, peau d’ange, diverse sfumature di verde, prugna e azzurro.
Splendidi poi alcuni particolari, come i collari decorati con inserti in oro (quasi a ricordare le cravatte) e la doppia G innestata nelle giacche in pelle rossa.
La borsa GG Milano debutta tra gli accessori
Grande cura anche negli accessori, dove si rileva il debutto della nuova borsa GG Milano, modello morbido a mezzaluna che riprende i motivi equestri tipici della storia della maison Gucci. Presente poi la clutch arricciata con barra in oro che riecheggia l’iconico bambù oltre che la classica Jackie in pelle (verde e rossa).
Particolarmente apprezzate anche le calzature, soprattutto gli stivali alla cavallerizza lunghi fino al ginocchio e una nuova versione del mocassino (item amato nella collezione Primavera Estate), a volte supportato dal tacco. Applausi convinti alla fine del defilé da un parterre colmo di star come Hanni, Salma Ayaek, Xio Zhan, Daisy Edgar Jones, Henri Pinault per citarne alcuni. E, il sogno continua.
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