L’immancabile amore, declinato in ogni sua forma, ma anche il viaggio interiore, la consapevolezza di sé, senza dimenticare le tematiche sociali legate a guerra, pace e migrazioni: non è mancato proprio nulla nei brani presentati al Festival della canzone italiana. Vediamo il significato delle canzoni in gara a Sanremo 2024.
L’amore è uno dei temi più gettonati,
come del resto da sempre accade. A partire dalla seconda classificata, la canzone di Geolier, “I ‘p me, tu p’ te”, in cui il rapper parla del rapporto complicato tra due persone: “Siamo due estranei che si incontrano”, recita il brano. Anche Irama, quinto classificato, ha scelto questo tema con “Tu no”, in cui racconta quello che si prova nel momento in cui si sente la mancanza di qualcuno con cui si è chiusa una relazione: “E griderò forte, ma non starò meglio”. E così parla di un amore finito anche Clara, con “Diamanti grezzi”, con cui ha vinto il Premio Jannacci Nuovo Imaie 2024. Amori complicati anche per Fred De Palma, con “Il cielo non ci vuole”, e per Sangiovanni, che in “Finiscimi” racconta la fine di una storia d’amore.
Diodato, con “Ti muovi” parla della tristezza, di un amore giunto a capolinea e di quanta speranza possa ancora suscitare. E sempre di sentimenti difficili parla Emma, in “Apnea”, in cui narra di due amanti che provano a stare lontani ma non ci riescono. Ci sono poi i Negramaro, che in “Ricominciamo tutto” parlano di un amore in crisi ma anche della voglia di riprovarci.
Per fortuna, c’è anche chi canta di amori felici e agli albori
Come uno dei tormentoni di questo Sanremo 2024, “Un ragazzo una ragazza” dei The Kolors, che racconta delle fasi iniziali dell’innamoramento. O Il Volo, che in “Capolavoro” raccontano di un sentimento forte e meraviglioso. Gazzelle, in “Tutto qui” parla di amore, nostalgia e speranza per il futuro, i Ricchi e Poveri, con “Ma non tutta la vita”, esortano a vivere il momento, a gustarsi le relazioni. Non banale, il tema dell’amore per sé stessi: è quello di cui parla Il Tre in “Fragili”, ma anche “Pazza” di Loredana Bertè. Mr. Rain, in “Due altalene”, parla invece di un legame fortissimo che va oltre il tempo. Infine ci sono Rose Villain, con “Click boom!”, che racconta le emozioni che si provano quando ci si accorge di amare qualcuno e i Santi Francesi, che in “L’amore in bocca” parlano della voglia di vivere di nuovo un sentimento forte.
Sanremo parla molto anche di introspezione,
come emerge dai testi di moltissime canzoni. Una su tutte, la vincitrice, quella di Angelina Mango, “La noia”: un vero e proprio invito a vivere e ad accogliere la noia e i momenti bui come preludio di una nuova felicità. A godersi il momento anche il brano di Annalisa, – terza classificata -, improntato alla riflessione e alla percezione di sé: il suo testo celebra la voglia di libertà, di essere sé stessi, anche nel proprio dolore, senza mai soccombervi. Similmente, “Spettacolare” di Mannini è un invito a non mollare, a vivere al massimo la propria vita, rialzandosi dopo ogni caduta.
Alessandra Amoroso, con “Fino a qui”, parla a sua volta di consapevolezza e di crescita personale, mentre Alfa, in “Vai!”, dice quanto è importante non farsi fermare dalle difficoltà. Ne “La rabbia non ti basta” Big Mama invita a credere in sé stessi e a non avere timore, mentre i Bnkr44, in “Governo punk” raccontano della voglia di vivere secondo le proprie regole e di ribellarsi, uscendo dai canoni. Un vero e proprio inno alla donna e alla libertà è quello di Fiorella Mannoia, con la sua “Mariposa. Molto introspettivo invece il brano di Mahmood, “Tuta gold”, che parla di un ragazzo intento a fare il bilancio della propria vita.
Infine, le canzoni di Sanremo 2024 parlano anche di temi sociali,
ed è il caso, – in particolare -, di tre artisti. Uno è Ghali, che si è aggiudicato il quarto posto con “Casa mia, in cui il protagonista racconta, ad un alieno approdato sulla terra, delle tragedie di questo pianeta ma anche della sua immensa bellezza. Non si è tirato indietro neppure Dargen D’Amico, che in una canzone apparentemente leggera, stile tormentone estivo, “Onda alta”, racconta il dramma della vita del migrante. Infine ci sono i “La Sad”, che nel loro brano dal sapore punk, “Autodistruttivo”, narrano di una generazione in difficoltà, che lotta per sentirsi viva.