La moda d’archivio italiana arriva al Teatro Ariston. Un vero e proprio omaggio in quattro look quello di Lorella Cuccarini, – a quasi 40 anni dal debutto -, co conduttrice della quarta serata delle cover al Festival di Sanremo 2024 a fianco del Direttore Artistico Amadeus. Dolce & Gabbana, Gianfranco Ferrè, Gianni Versace, Roberto Cavalli: quattro designer che hanno esportato il valore del Made in Italy in tutto il mondo, riportati in auge grazie al contributo di Sole Galanti, stylist della presentatrice.
La meraviglia vintage Dolce&Gabbana
L’atteso ritorno della showgirl al pubblico di RAI 1 con un medley dei suoi più grandi successi, eseguiti in una performance spettacolare realizzata al Teatro Ariston. L’outfit d’esordio della conduttrice è una delle creazioni più iconiche della Maison Dolce&Gabbana, tratta dalla collezione Primavera Estate 2003-2004. L’apprezzatissima collezione del duo di stilisti rimase impressa nella memoria per la sua connotazione divertente, estremamente erotica ma anche sensuale, aggressiva e moderna.
Si tratta di un meraviglioso capo-corsetto, un bustier dress di raso color rosa antico con lacci impreziosito da stringhe e seta, capace di comunicare la grande sensualità femminile. Abbinati al look una collana, un bracciale, un anello oro rosa in diamanti bianchi e oro tratti dalla collezione “Catene” di Pomellato; guanti di tulle nero e sandali slides allacciati alla caviglia Giuseppe Zanotti.
L’eleganza dell’abito nero di Gianfranco Ferrè
Più che un abito, un’opera d’arte. Lorella Cuccarini propone un secondo meraviglioso vestito d’archivio, questa volta una creazione firmata Gianfranco Ferrè risalente alla collezione Autunno Inverno 2000. Una mise particolarmente amata dall’attrice, molto legata al creativo scomparso nel 2007. Il vestito, lungo e nero, unisce in modo egregio architettura e moda grazie al corpetto con ampi revers che riecheggiano i baveri delle giacche da uomo. Particolarmente affascinante anche il gioco di plissé intagliato con la classica maestria sartoriale che ha reso Ferrè uno dei grandi stilisti della moda italiana.
Grande protagonista anche il choker di perle in diamanti Salvati e le décolletées con platform Sergio Rossi. A donare grande grazia due lunghi guanti neri con anello prezioso sulla mano destra.
Una creazione divina: il sensuale abito bondage Gianni Versace del 1992
Si ritorna al fascino della sessualità e dell’erotismo con il terzo look, portando in trionfo il talento e il genio di Gianni Versace. L’abito risale alla collezione “Miss S&M” proveniente dall’Autunno Inverno 1992, rimasta nella memoria collettiva con il nome”Bondage“. Il vestito in nero longuette trova meraviglia nelle stringhe e soprattutto nei bottoni dorati, raffiguranti il simbolo della Medusa. Tra i quattro abiti, questo è uno dei più famosi, in quanto indossato anche dalle grandi super model degli anni Novanta.
Una creazione che, al tempo, scaturì diverse polemiche in quanto considerato volgare e troppo eccessivo. Gianni, con grande lungimiranza, rimandò al mittente le accuse, sostenendo quanto i capi della collezione rappresentassero le donne moderne: forti, mondane, rock, ma mai in vendita.
Look d’archivio che celebrano la moda italiana: lo slip dress Roberto Cavalli del 2003
La notte vola. Un tributo non solo a Roberto Cavalli, ma anche ai trenta big in gara, – veri protagonisti della kermesse -, e alla moda stessa, arte predominante insieme alla musica. Per farlo ha scelto una delle creazioni più belle del celeberrimo stilista italiano della collezione 2003; un lungo slip dress di raso di seta, semplice nella linea ma dirompente nella stampa mistica, ispirato dalla pittura, ma anche dall’eccentricità del suo genio creativo. Una selezione non banale, in quanto intende porre l’accento sulle sublimi tecniche di stampa, grande signature della Maison, qui sciorinate in una caratteristica spaziale con disegni di firmamento.
“Sono nata nella notte di San Lorenzo, per questo ho scelto un abito con la stellata notturna”
spiega Lorella Cuccarini.
Una mise estremamente significativa, in quanto rappresenta anche il concetto di spazio, dunque di infinito, rimarcando la potenza dirompente della moda che, attraverso la forza della musica, brillerà per sempre.
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