Quando si parla di legame fra Cinema e Moda non si può far a meno di pensare ad un duo di stilisti italiani. Se poi ci si trova davanti alle scene di un film anni ’50 e 60’ in cui donne austere e sensuali come la Magnani diventano icone del Neorelismo, allora non ci sono dubbi su chi, tra i couturier del Belpaese, ne tragga ispirazione per le proprie collezioni. Il nome di un’unica maison, fondata nel 1984, racchiude i loro nomi: Domenico Dolce e Stefano Gabbana. La storia del brand a cui i due stilisti hanno dato vita sarà raccontata per la prima volta in un’esposizione che dal 7 aprile al 31 luglio 2024 ripercorrerà le tappe fondamentali della maison. “Dal Cuore alle Mani: Dolce&Gabbana” è il titolo della mostra e ad ospitarla sarà il Palazzo Reale di Milano.
Il Cinema Neorealista nelle creazioni Dolce&Gabbana
A ripercorrere ogni tassello del percorso artistico del brand di moda italiano saranno le stesse creazioni firmate dal duo nel corso degli anni. Cosa vuole celebrare questa mostra? Un traguardo certamente importante per una maison, ovvero il suo quarantesimo compleanno. Da ben quattro decenni, dunque, Dolce e Gabbana arricchiscono la storia della moda di pagine intrise di suggestioni cinematografiche.
È la Settima Arte e, soprattutto, la Sicilia che essa ha ritratto in capolavori senza tempo, a fornire ai due stilisti l’ispirazione per collezioni iconiche. Attraverso bustier in pizzo, abiti gessati e stampe animalieur, Dolce&Gabbana rievocano il folklore e la società che nei secoli ha caratterizzato la più grande delle isole italiane.
La mostra è curata da Florence Müller
Così, simboli come il carretto siciliano e i pupi sono entrati a far parte del processo creativo degli stilisti divenendo parte integrante delle loro collezioni. Elementi che si ritroveranno e faranno da fil rouge nella mostra “Dal cuore alle mani”, promossa dal Comune di Milano – Cultura e prodotta da Palazzo Reale insieme all’azienda IMG specializzata nella realizzazione di grandi eventi.
La curatela del progetto espositivo è, invece, affidata a Florence Müller, curatrice della sezione Fashion and Textile Art della Avenir Foundation presso il Denver Art Museum. Una squadra di lavoro che darà vita ad una mostra finalizzata a mettere in risalto, non solo la tecnica, le idee e l’arte della moda Dolce Gabbana, ma anche la passione, le emozioni e l’artigianalità che da sempre sono cifra stilistica della maison.
I temi alla base della storia di Dolce&Gabbana
Al centro del percorso espositivo sono, infatti, temi quali l’artigianato, le arti visive e l’architettura, l’Italia e le sue tradizioni, l’innovazione, il teatro, la musica, l’Opera e la dolce vita. Al visitatore capiterà, così, di imbattersi nei pezzi di alta gioielleria con cui nel 2019 Dolce&Gabbana racconta la storia dell’Opera Italiana o nelle immagini delle coreografie che accompagna la sfilata del 2022 firmate da Giuliano Peparini.
Un’ode, dunque, al ‘fatto a mano’ che da sempre contraddistingue lo stile di Domenico Dolce, nato in provincia di Palermo, e Stefano Gabbana, milanese a cui la Sicilia ha rubato il cuore un po’ di anni fa. E di cuore e mani parla appunto il titolo della mostra dedicata al duo di stilisti italiani più famoso al mondo.
La mostra farà tappa in varie città del mondo
Un tributo alla loro storia, a partire dalla nascita del brand che racchiude i loro nomi, passando per le muse che li hanno ispirati, prima fra tutte Monica Bellucci, indimenticabile nell’iconico tubino nero Dolce Gabbana, fino alle collaborazioni con il cinema e il mondo del calcio. Estro creativo, quello dei due stilisti innamorati della Sicilia, capace di dar vita tanto ai costumi per il film “Romeo + Giulietta di William Shakespeare” di Baz Luhrmann quanto alle le divise della squadra del Milan, nel 2004.
La mostra di Palazzo Reale non mancherà, inoltre, di dar spazio al dialogo intrapreso da Dolce e Gabbana con vari artisti visivi rendendo labile, così, il confine tra moda e arte. Viaggio esplorativo alla scoperta della maison italiana, “Dal cuore alle mani”, dopo la tappa milanese, approderà nelle principali città del mondo. Un tour internazionale per raccontare la storia dei due stilisti a cui si deve il ritratto di un’intramontabile immagine femminile: la femme fatale in total black.