Quando si prende un volo per Taipei, nell’itinerario di viaggio non si può far a meno di inserire una tappa al National Palace Museum, una al Tempio Buddhista di Longshan, la visita al mercato notturno di Huaxi senza dimenticare di riservare un pomeriggio allo shopping presso il Songshan Cultural and Creative Park. Meta obbligatoria, quest’ultimo, per chiunque sia alla ricerca degli ultimi trend della moda affermatasi nella moderna isola cinese, l’ex fabbrica di tabacco, è stata teatro, dall’11 al 18 ottobre, della Taipei Fashion Week 2023. Un evento imperdibile, che certamente chi è salito sul quel volo per Taiwan non ha potuto far a meno di aggiungere al proprio elenco delle things to do nella città cinese. A rendere la settimana della moda di Taipei particolarmente esclusiva ed immersiva è la sua mission, ovvero celebrare la pop culture locale portando in passerella la visione della popolazione più giovane.

taipei fashion week 2023 | Life&People Magazine

Sfilate, danza e musica

Una sette giorni che, tra spettacoli, performance e sfilate, ha trasformato l’hub creativo taiwanese nell’ avanguardistico palcoscenico che ha visto esibirsi ballerini di danza moderna e breakdance, accanto a band rock e rapper. Le arti performative hanno, dunque, accompagnato, fungendo da scenografia e colonna sonora, l’ascesa di brand locali emergenti nel modo della moda. Specchio della giovinezza vissuta per le strade di Taipei, le tendenze fashion proposte dai talentuosi designer autoctoni, raccontano giornate fatte di graffiti sulle pareti del cinema e passi di danza provati ripetutamente nella strada sotterranea.

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Una gioventù, quella dell’isola di Taiwan, fortemente influenzata dai fumetti e da canzoni di idoli musicali ascoltate incessantemente alle cuffie. Così, dall’arte visiva alla cultura indigena, passando per l’artigianato tradizionale, la Taipei Fashion Week, ha incluso nel suo programma una serie di eventi esterni che hanno puntato i riflettori su temi interdisciplinari. Ne sono esempio la mostra “Artigianato contemporaneo e crossover della moda” e la sfilata di moda “Her Artistic Fashion” della Taiwan Women Artists Association.

L’interesse per i giovani

Spazio alle nuove generazioni sin dalla sfilata di apertura che, nella prima giornata, ha portato in passerella elementi culturali della più giovane scena della moda, raccontando le caratteristiche distintive, le abitudini e preoccupazioni contemporanee proprie dei teenager cinesi. E l’interesse nei loro confronti da parte della settimana della moda è confermato dallo Young Talent Show che, con l’obiettivo di coltivare talenti nel campus, ha riunito quattro promettenti designer emergenti della Taipei Fashion Week AW23 e tre vincitori dei Kaohsiung Fashion Awards 2022 per mostrare le loro ultime creazioni.

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Il riciclo nella collezione di Jeen Lee

Le collezioni primavera estate 2024 presentate al Songshan Cultural and Creative Park questo ottobre hanno permesso a brand e stilisti più e meno emergenti di dar voce, tra estetica punk, approccio Do-It-Yourself, tradizioni locali, idee di diversità e inclusività, alla contemporaneità vissuta al giorno d’oggi dai giovani di Taipei. Fondato dalla designer Wi-Zheng Lee, ha fatto parlare di sé, il marchio Jenn Lee, portando in passerella supereroi DIY, avvolti in abiti-armature realizzate a partire dal recupero di abbigliamento protettivo da moto. Riciclare sembra, infatti, essere l’attività preferita della stilista che, nella scorsa stagione, aveva proposto capi biodegradabili creati addirittura dall’utilizzo di rifiuti alimentari.

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Brand ispirati a tradizioni locali

Con lo sguardo rivolto al territorio che lo circonda, si muove anche INF, giovane brand che, dopo aver partecipato alla London Fashion Week, ha messo in scena nella sua sfilata un vero e proprio Ban-Doh taiwanese. A far da scenografia al defilè, dunque, è il banchetto tipico taiwanese che si consuma intorno a un umile tavolo e qualche sgabello per strada o in un cortile, in occasione di feste religiose e matrimoni. Un’ immersione nella cultura popolare locale resa ancor più intensa dalla proposta del designer Chen Shao-Yen che ha immortalato con le sue creazioni l’antica arte della lavorazione della pietra taiwanese.

Moda fluida per Ray Chu e femminilità per Seivson

Innovatore e portavoce di un’ideologia a favore dell’inclusione è stato, alla Taipei Fashion Week, invece, Ray Chu, brand ispiratosi all’oceano, simbolo di una dimensione fluida, e, quindi, metafora della moda che propone. La presenza dell’elemento marino nelle sue collezioni non riguarda solo l’aspetto cromatico ma anche la composizione dei tessuti impiegati, di cui l’80% è realizzato con materiali come squame di pesce riciclate e fibre di poliestere biodegradabili. A cavalcare poi l’onda, restando in tema di metafora, dell’empowerment femminile, ci pensa Seivson, maison secondo cui non sono abiti che strizzano l’occhio alla moda maschile ad affermare l’indipendenza della donna moderna. Al contrario, il brand porta in passerella outfit in grado di esaltare la femminilità del corpo attraverso scolli a U delle giacche, gonne corte e trasparenze.

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La sfilata di chiusura

Sostenibilità, funzionalità, diversità, “crossover” di stile, umanità, sembrano essere i pilastri che reggono l’imponente struttura della settimana della moda di Taipei che mira a diventare quarta fashion week per importanza nella regione asiatica. Obiettivo che quest’edizione ha contribuito a raggiungere rendendo ogni giornata ricca di proposte interessanti, giovani ma al tempo stesso vicine alla tradizione. Con la sfilata di chiusura, svoltasi il 22 ottobre presso il Taipei Dome Song Yan Ave, un tempo l’ingresso della fabbrica di tabacco Songshan, l’accento è stato posto su concetto di diversità.

taipei fashion week 2023 | Life&People MagazineCreazioni di stilisti e marchi taiwanesi tra cui ALLENKO3 (Ke Weilun), BOB Jian (Jian Guoyan), JUST IN XX (Chou Yuyin), TANGTSUNGCHIEN (Tang Tsungchien), PCES Design Team (Chang Zhiyun, Lee Yuqi, Bruno Chung) e Story Wear (Chen Guanbai) hanno sfilato in un contesto particolarmente suggestivo. Protagonista del defilè è stata, infatti, una performance che ha riunito gruppi come le popolazioni indigene, gli Hakka, e i famosi artisti hip-hop. Libertà e diversità, dunque, le parole chiave attorno cui Taipei ha scritto le pagine della sua moda contemporanea.

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