È “Poor things” (Povere creature) di Yorgos Lanthimos il film che vince il Leone d’oro alla Mostra del Cinema, rassegna giunta alla sua edizione numero ottanta. L’attesa cerimonia di premiazione ufficiale, condotta con eleganza dall’apprezzata madrina Caterina Murino, ha visto la consegna dei prestigiosi premi, in cui non sono mancate certezze e alcune  sorprese.

Povere Creature “Poor Things” si aggiudica il Leone d’oro

Una vera e e definitiva consacrazione per il regista Lanthimos che, dopo aver conquistato il mainstream con l’opera precedente “La favorita” (2018), si è aggiudicato il Premio più importante di tutta la rassegna, grazie ad una pellicola che mette in luce la complessità del mondo femminile, tematica quest’anno particolarmente presente in concorso, come dimostrano anche altri due titoli, “Ferrari” e “Maestro”. Sia nella pellicola di Micheal Mann che in in quella di Bradley Cooper si è verificato un superamento della celebrazione maschile ponendo sotto i riflettori il sacrificio delle donne strozzate dal dominio degli uomini. A questo proposito è opportuno citare anche “Priscilla”, in cui Sofia Coppola con scelta molto audace ha deciso di raffigurare palesemente il patriarcato, raffigurando una Priscilla Presley completamente inerme al cospetto del noto Elvis. Una scelta artistica (e anche molto criticata) per porre ancor più l’attenzione sul problema.

leone d'oro 80 festival cinema venezia 2023 | Life&People Magazine

Il Leone d’oro di Lanthimos incarna il tema dell’emancipazione,

attraverso una performance dai toni grotteschi che dipinge la lotta di una donna in un mondo dominato dagli uomini. Come una Barbie gotica, la protagonista Emma Stone offre una delle sue interpretazioni più straordinarie riuscendo ad incarnare sul grande schermo il ruolo di una donna con un cervello da bambina in rilettura provocatoria di Frankenstein.

Gli altri premi

Tra gli altri premi è importante citare le Coppe Volpi, assegnate rispettivamente a Cailee Spaeny (miglior attrice) per il già citato film ‘Priscilla’ di Sofia Coppola e a Peter Sarsgaard, protagonista del film ‘Memory’ di Michel Franco. La spedizione italiana, presente al Lido con sei titoli in concorso, si è affidata a Matteo Garrone, vincitore del Leone d’Argento e della miglior regia con “Io capitano”, una delle opere presentate che ha ricevuto l’accoglienza più divisiva in assoluto.

leone d'oro 80 festival cinema venezia 2023 | Life&People MagazineIl regista romano ha infatti scelto di raccontare il viaggio di due giovani senegalesi verso l’Italia, mostrando ogni singola parte del percorso scardinando dunque le abitudini dei film dalla tematica simile che, spesso, si concentrano soltanto sul dramma della traversata in mare. Garrone tuttavia ha utilizzato una chiave molto estetica che, nella bellezza oggettiva, non ha convinto parte della critica, la quale ha reputato l’impostazione troppo patinata per poter esprimere al meglio le sensazioni dei due protagonisti.

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I premi della Mostra del Cinema di Venezia 

LEONE D’ORO Poor Things di Yorgos Lanthimos

MIGLIOR REGIA Matteo Garrone per “Io Capitano”

GRAN PREMIO DELLA GIURIA EVIL DOES NOT EXIST di Ryusuke Hamaguchi

COPPA VOLPI: Cailee Spaeny Per Priscilla  – Peter Sarsgaard per Memory

Premio Speciale della Giuria GREEN BORDER di Agnieszka Holland

Miglior sceneggiatura PABLO LARRAIN e GUILLERMO CALDERON per El Conde

Premio Marcello Mastroianni SEYDOU SARR per Io, Capitano
ORIZZONTI

Miglior film EXPLANATION FOR EVERYTHING Di Gabor Reisz

Miglior regia Mika Gustafson per PARADISE IS BURNING

Premio Speciale della Giuria UNA STERMINATA DOMENICA di Alain Parroni

Miglior interpretazione femminile: Margarita Rosa de Francisco per El Paraiso.

Miglior interpretazione maschile: Tergel Bold-Erdene per City of Wind.

Miglior sceneggiatura EL PARAISO di Enrico Maria Artale

Miglior corto SHORT TRIP di Erenik Beqiri

OPERA PRIMA Luigi de Laurentiis: LOVE IS A GUN di Lee Hong-Chi

PREMIO ARMANI BEAUTY per ORIZZONTI EXTRA: FELICITÀ di Micaela Ramazzotti

VENICE IMMERSIVE: SONGS FOR A PASSERBY Di Celine Daemen

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