La prima giornata dell’Alta Moda parigina si è chiusa ieri con la collezione Fall 2023 di Giambattista Valli.
Il mood della sfilata
Un’atmosfera di garbata eleganza ha caratterizzato il defilé, tenutosi nel quartier generale del brand al numero 30 di rue Boissy d’Anglas, tra boiserie bianche, grandi vetrate con vista sui tigli e una moquette color avorio, a fare da passerella. Tutt’intorno un parterre d’ospiti selezionato, tra cui spiccano il direttore uscente di British Vogue Edward Enninful e Anna Wintour, seduti l’uno accanto all’altra; che si tratti forse di un chiaro segnale per veicolare la mutua accettazione dell’imminente dipartita del primo dalla direzione del magazine? Ad ogni modo, la collezione omonima del designer per l’alta moda autunno inverno non lascia spazio a nient’altro che abiti sontuosi, scenografici e puri al contempo.
La collezione
Proprio come in una presentazione di moda d’altri tempi, sono solo gli abiti ad essere protagonisti. La palette di colori è minimale e focalizzata, solo bianchi e neri solidi, legno di rosa e poche incursioni di verde assenzio e argento. L’ispirazione del designer corre indietro agli atelier di moda degli anni ’50 e ad un’idea di eccellenza, di savoir-faire e maestria ben visibili nelle costruzioni architettoniche degli abiti, nelle stoffe sontuose che avvolgono le modelle. Il primo look è un abito materico, in bianco e nero a contrasto, con corpetto e gonna strutturati e una cascata vaporosa di crinolina. A completare, maxi-orecchini floreali e ballerine in velluto con cinturino, la cui unica decorazione è un’applicazione gioiello in strass a forma di fiocchetto.
Gli accessori
Gli accessori sono il fil rouge della collezione, i fiori arricchiscono non solo la struttura degli abiti, ma sono anche declinati in bracciali e orecchini statement, in modello ear cuff, o in stampe delicate. I fiocchi compaiono sotto forma di cinture e decorazioni, come nel caso delle ballerine che, presenti nella maggioranza dei look, creano un contrasto delicato con l’importanza degli abiti. Inoltre, ai piedi delle modelle compaiono sandali gioiello dal tacco alto, tempestati di strass.
Ogni abito possiede una propria personalità e racconta una storia di eccellenza
La collezione evolve, con il susseguirsi degli abiti. Se i primi look sono scultorei e strutturati, si prosegue con silhouette maggiormente fluide con colli e linee sinuose, i volumi delle ampie maniche a sbuffo sono allo stesso tempo gonfi e impalpabili, i drappeggi modellano sapientemente i corpi e sono sempre caratterizzati dall’elemento sorpresa, che si tratti di una cintura che nasconde un ampio fiocco sul retro, o una costruzione di rose in tessuto ad ornare un corpetto. O ancora, applicazioni a contrasto fanno capolino dalle coppe di un bustier.
Il savoir fair italiano si combina all’eleganza francese
Ma non solo, sulla passerella fanno mostra di sé intricati corpetti in piume, abiti scintillanti con strascico in merletto nero e applicazioni shimmer, decorazioni floreali con perle, fino all’abito nudo in mesh e cristalli, sul retro del quale un cuore di rouches in tessuto bianco simboleggia quasi un paio di ali d’angelo. L’elemento ornamentale viene delegato, in altri casi, alla ricchezza dei tessuti stessi, come nel caso dei pizzi.
Gli ultimi abiti della collezione si caratterizzano per il tessuto tulle, sapientemente lavorato per dar vita ad ampie gonne, dai volumi scenografici. In alcuni casi, il massimalismo del bottom viene bilanciato da mini-top di rose e boccioli in tessuto; nel look di chiusura invece la soffice esuberanza del tessuto è abbinata alla ricchezza degli intarsi del corpetto.
“Si tratta della maestria con cui si realizza un capo d’abbigliamento eccezionale”, commenta Giambattista Valli che afferma:
“Non mi piace la parola lusso, preferisco l’eccellenza”.
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