La moda continua a interrogarsi e a sperimentare nuove modalità e tecnologie. Così, dopo due importantissime settimane delle moda maschile di Milano e Parigi, Marc Jacobs è salito in cattedra a New York presentando una collezione Autunno Inverno 2023 2024 in modalità “telegrafica”. La sfilata, intitolata “Marc Jacobs: A striking fusion of masculine tailoring and feminime elegance”, ha ripercorso diverse epoche della storia del brand in appena 180 secondi. Perché si è trattato di un evento importante tra denuncia e innovazione, con lo zampino anche dell’Intelligenza Artificiale?
Solo tre minuti di show
Il concept torna dunque al centro. Per presentare la nuova collezione Jacobs ha infatti scelto di far sfilare modelle con una camminata molto incalzante, per intenderci simile al cosiddetto “Final laps”, il momento finale di ogni défilé dove i modelli rientrano nuovamente tutti in fila in passerella per accogliere gli applausi degli ospiti.
Per questo motivo, nei suggestivi portici della Public Library di New York (la più famosa biblioteca di Manhattan) i capi si sono susseguiti velocissimi e senza soluzione di continuità. Una scelta probabilmente intrapresa per mandare un messaggio di denuncia verso la frenesia del sistema moda da decenni contrassegnato da un timing iper frenetico, e di tutto l’asset lavorativo in generale. Un altro aspetto da rimarcare è la dicotomia tra la location scelta, appunto l’antica Public Library, e l’uso smodato dell’intelligenza artificiale, nello specifico di CHAT GPT, chatbot sempre più utilizzato dai professionisti nell’ultimo periodo. Nello specifico il software, oltre a dare il titolo della sfilata, ha anche scritto interamente le classiche note di presentazione, creando così una sorta di ponte tra modernità, tecnologia e una dose non sparuta di provocazione.
Spalle importanti e abbinamenti audaci
Per ciò che concerne i capi, nella collection spicca in modo particolare un certo riferimento agli anni Ottanta, sintetizzato nell’utilizzo delle spalle proposte in versione maxi con una struttura e architettura che strizza l’occhio in modo lampante alla sfera maschile, come dimostrano ad esempio i completi formati da pantaloni e blazer. Da notare poi il ricorso delle maxi spalline anche nei minidress e nel topwear al sevizio di una tavolozza colori che gioca in modo particolare con il bianco e il nero.
Il rimando a matrice 80’s è inoltre rafforzato nell’hairstyling, dove si è deciso di applicare alle modelle parrucche cyberpunk dalla chioma foltissima, adatte a dare un effetto molto vaporoso ed eccentrico che trovano probabilmente ispirazione dal cult “Blade Runner”, in particolare nel personaggio interpretato da Daryl Hannah. Tra le calzature prosegue l’uso delle ballerine, stavolta presentate in combinazione con il calzino bianco, segno di un accoppiamento audace, marchio di fabbrica di tutta l’esperienza di Marc Jacobs.
Critica o evoluzione?
Eppure, la sfilata di Marc Jacobs Autunno Inverno 2024 potrebbe prestarsi ad un’altra chiave di lettura. Il designer infatti, ricordato per altri esperimenti molto interessanti in passato – ricordiamo in tal senso il capolavoro tra moda e balletto realizzato con Karole Armitage durante la sua esperienza in Louis Vuitton – potrebbe infatti aver deciso di allestire un fashion show lampo non per una particolare denuncia sociale, bensì per adeguarsi ai tempi e sfruttare al massimo possibile i medium digitali.
Il rimando è chiaramente a Tik-Tok, il social più utilizzato in assoluto la cui peculiarità è proprio quella di andare dritto al punto con contenuti estremamente sintetici e d’impatto. Sarà un caso che l’intera sfilata di Jacobs rientri proprio nel timing standard dei video della piattaforma cinese?
Leggi anche: Dior: la nuova collezione uomo tra heritage e colpi ad effetto