La collezione uomo della Primavera Estate 2024 di Givenchy
è stata presentata questo pomeriggio nella cornice monumentale dell’Hôtel National Des Invalides, durante il secondo giorno della Settimana della Moda di Parigi, e si inserisce nel continuo del percorso di affermazione dell’idea di mascolinità proposta dal designer Matthew M. Williams, alla guida della Maison per il terzo anno consecutivo.
Eleganza formale in formato over
Ad aprire lo show, un completo off-white, minimal. La giacca doppiopetto scivolata, dai revers importanti, a lancia, fa coppia con un pantalone con pence, morbido, dall’orlo lunghissimo, afflosciato sulla scarpa formale in pelle. La vestibilità è dichiaratamente over. Sotto la giacca niente camicia, intravediamo solo il collo dritto di quello che, con tutta probabilità, costituisce un tanktop, capo che puntella il racconto del Direttore Creativo. Il suit viene riproposto anche in nero, con poche variazioni che comprendono il tessuto, a tratti scintillante grazie all’impiego del raso, e i revers a scialle, associati allo smoking. L’abito formale si contrae poi nella versione gilè e pantalone, nei toni del verde militare, fino a diventare un overall, in bianco o in nero.
Un racconto stilistico in evoluzione
Ma si nota, con il dispiegarsi dello show, una virata dolce, bilanciata ma inevitabile, verso codici stilistici street, chiaramente influenzati dal background del designer: californiano d’adozione, autodidatta e con una formazione sul campo che mixa moda e musica, nel suo curriculum c’è una lunga lista di collaborazioni, da Kanye West e Virgil Abloh, fino a Lady Gaga. Tutti aspetti che questa nuova generazione di designer sembra avere in comune, si pensi anche ad Eli Russell Linnetz, appena reduce da Pitti Uomo con la sua ERL.
La modernità street si insinua nello stile gentleman Givenchy
I completi si spezzano, per abbinarsi a bomber e giacche tecniche con inserti fluo, che ritornano anche su outfit ironici dove l’eleganza formale di camicia, cravatta e pullover, si abbina ai bermuda in stile old money. Le calzature sono stivali combat, derby rivisitate in chiave chunky o scarpe che richiamano l’universo outdoor. Questa infiltrazione gorpcore è visibile anche nelle giacche cargo smanicate, nelle scarpe in stile trekking e negli accessori. Borse e zaini si fondono con bum bag portate al contrario, in cui le cinture richiamano l’iconica fibbia rollercoaster, oppure ricordano le tool belt, le cinture porta attrezzi.
E ancora, l’incursione della cultura hip hop
Ma non solo, è possibile riconoscere anche un riferimento alla cultura hip hop, nella vestibilità over degli outfit, nel total look di jeans, nei tanktop, nelle maxi-t-shirt sui giganteschi pantaloni, nei cappelli a cuffia o beanie e negli occhiali da sole con lenti colorate. Il minimalismo proposto, si interrompe solo quando sui maglioni appaiono applicazioni metalliche a forma di cerchio, che rivelano la pelle nuda dei modelli che li indossano. Unica concessione che il Direttore Creativo di Givenchy, celebre per le sue creazioni sperimentali in fatto di gioielleria, si concede per questa stagione.
Un’evoluzione che racchiude lo spirito del tempo
Se fino allo scorso anno, abbiamo assistito alla logomania, abbracciata con convinzione dalla maggior parte dei brand, – Givenchy incluso -, questa stagione è possibile notare un’inversione di rotta. I loghi ci sono, ma in modalità undercover. Compaiono, infatti, perlopiù sulle scarpe, e sono visibili solo ad un’occhiata ravvicinata. La Collezione Uomo Primavera Estate di Givenchy rappresenta dunque un distillato di stile, dove l’eleganza del Gentiluomo di Givenchy, incarnata dalla sartorialità e formalità dei tagli, permea l’idea contemporanea di mascolinità proposta da Matthew M. Williams.
I volumi fondono insieme comfort e semplicità, mentre i tessuti ribadiscono una percezione di lusso understated, ben radicata tuttavia nella cultura contemporanea. Il designer ha un’idea precisa in mente quando pensa le sue collezioni, nelle sue parole:
“Credo che tutto ciò che riguarda il marchio sia basato sulla realtà. Potrei vedere questo ragazzo, il suo aspetto, esistere per strada. E per me questo è un approccio davvero moderno alla moda.”