L’enorme dirompenza della moda si palesa anche nei casi più curiosi. Molti infatti non sanno che, all’origine di uno dei motori di ricerca più utilizzati del mondo, ovvero la sezione “Immagini” di Google, c’è un vestito Versace indossato da Jennifer Lopez nel 2000; stiamo parlando dell’ormai celeberrimo Jungle Dress, sfoggiato dalla popstar in occasione dei Grammy Awards e utilizzato, anche da altre celebrity.

Una rivoluzione digitale partita dal glamour

All’inizio del nuovo millennio il colosso del web che oggi accoglie al suo interno più di 135.000 dipendenti, offriva semplicemente un servizio di testi. Ma quando Jennifer Lopez si presentò alla rassegna musicale più importante dell’anno con l’abito firmato Versace contraddistinto da una struttura a maniche lunghe in chiffon di seta e decorata con fantasie tropicali, scollo profondissimo e culotte translucide, si verificò il primo grande fenomeno virale della rete.

Vestito Versace Jungle Dress Life&People Magazine

© Getty Images

Tutti infatti, incuriositi dalla bellezza del capo, cominciarono a cercare su internet ancora rudimentale delle foto del vestito. I creatori del motore di ricerca, con grande intuizione, una volta notato il trend decisero quindi di creare un portale interamente dedicato alle immagini, dando così vita a uno dei punti di riferimento più grandi di sempre.

La storia dell’abito

Come tutti i capi passati alla storia, anche il racconto del Jungle Dress rileva dei retroscena molto particolari. Prima di essere portato in auge da Jlo il vestito era apparso sulla passerella della Milano Fashion Week con una modella d’eccezione, Amber Valletta. Il brand stesso fu il primo a captare l’incredibile portata mediatica del pezzo, tanto da utilizzarlo anche per la campagna pubblicitaria della casa di moda scattata dal grande Steven Meisel. Ma nonostante i buoni apprezzamenti iniziali, nessuno poteva mai scommettere su di un trionfo così tanto trasversale. Quella sera del 2000, ai Grammy Awards, si allinearono i pianeti. Jennifer Lopez, accompagnata dal compagno dell’epoca, il rapper P.Diddy, fece il suo ingresso sul Red Carpet mandando pubblico e soprattutto fotografi in completo delirio.

Vestito Versace Jungle Dress Life&People Magazine

© Getty Images

Il clamore fu talmente esagerato che il super attore David Duchovny, salito sul palco insieme a Jlo per presentare la categoria “Miglior album R&B” si lanciò in una battuta spassosissima che fece esplodere il parterre:

Wow, questa è la prima volta in cinque o sei anni che sono sicuro che nessuno stia guardando me“.

L’interesse delle riviste di moda e degli altri media legati al mondo dell’intrattenimento verso il Jungle Dress fu senza precedenti, così come quello del pubblico, testimoniato dai 60.000 download in meno di ventiquattro ore della foto di Jennifer Lopez sul tappeto rosso scaricata direttamente dal sito dei Grammy Awards.  Ovviamente, tutto questa sovraesposizione ha creato nel tempo anche scherni e prese in giro aspetto che fa da sempre parte della cultura pop.

Un fenomeno mediatico

Donatella Versace nel corso del suo percorso da Direttrice Creativa ha più volte parlato del vestito verde, definendolo non a caso proprio il vero punto di svolta della sua carriera. E il motivo è ben spiegato: il marchio della Medusa all’epoca si stava rialzando dopo la tragica scomparsa di Gianni, spingendosi verso dei codici estetici diversi. La pressione generata dall’attenzione spasmodica di addetti ai lavori e semplici appassionati spinse quindi la stilista a dare sempre di più, reinventandosi collezione dopo collezione per non tradire le aspettative.

stiliste italiane famose Life&People Magazine

Nel 2020, esattamente vent’anni dopo la prima apparizione, Jennifer Lopez è tornata ad indossare il chiacchieratissimo abito, proprio in occasione della sfilata di Versace Primavera Estate 2020 oltre che in un advertising nuovo di zecca. Il risultato? Un altro tripudio di click e condivisioni. Ma pochissime settimane fa l’abito ha vissuto addirittura una terza vita nel contesto del Festival di Cannes grazie alla Youtuber Léna Mahfouf, la quale ha scelto proprio la mise più importante dell’ultimo ventennio in occasione del gala benefico dell’amfAR. Inutile dire però che stavolta la scelta non ha generato l’effetto sortito, passando decisamente sottotraccia. Perché l’abito, e questa è l’ennesima dimostrazione, è nulla se non c’è una personalità forte in grado di esaltarlo.

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