La moda maschile è sempre di più al centro della fashion industry. Tra i tanti indizi – tra cui spicca anche il ritorno di fiamma di Valentino, pronto a sfilare a Milano tra pochi giorni – basta guardare lo show mastodontico realizzato da Yves Saint Laurent per la collezione Primavera Estate 2024 presentata poche ore fa a Berlino. Un défilé in cui Anthony Vaccarello ha voluto avviare un’operazione di riposizionamento del Menswear, presentando un tipo di mascolinità molto solida che si avvicina sempre più a codici stilistici femminili ma che non rinuncia a un trionfo sartoriale di altissimo profilo.
Geometria e sartorialità
Come spesso accade grande importanza ha assunto la location che ha ospitato la sfilata, ovvero il Neue Nationalgalerie di Berlino, museo capolavoro dell’architettura contemporanea interamente rifinito in acciaio e vetro, contesto perfetto per ospitare una collezione molto geometrica, con delle silhouette esili caratterizzate da giacche allungate, profondi scolli e camice leggere tra trasparenza e drappeggi.
Attenzione: la scelta della Capitale tedesca non fa riferimento al passato. Non c’è di fatto un collegamento tra la città e la storia di YVS. Tuttavia Vaccarello ha preso il luogo come punto di partenza del proprio racconto, proseguendo il suo personale storytelling: la venue in tal senso diventa moodboard stesso della sfilata, dunque parte attiva del fashion show. L’intento del Direttore Creativo è chiarissimo: l’artista ha infatti creato la collezione pensando alle linee femminili applicate agli uomini, riscrivendo un nuovo codice maschile in nome di uno scambio stilistico che abbatte il genere. Non a caso in passerella si sono alternate delicatissime canotte di raso, pantaloni a vita alta stretti in vita, così come semplici felpe nere mutate in look couture per la sera, impreziosite da un drappeggio scivolato sulle spalle, in questo caso accompagnato da pantaloni da smoking.
Emerge poi in particolare la tendenza di lasciare le spalle scoperte, un trend che potrebbe diventare molto influente in vista dell’estate. Delicata e variegata anche la palette colori, in cui esplodono sfumature di nero e di bianco, con incursioni di marrone, di bordeaux e di toni leopardati.
Saint Laurent rivive nell’essenza
Alla base, c’è la volontà di evocare lo spirito di Yves Saint Laurent attraverso l’essenza e non tramite la citazione diretta, così come affermato da Vaccarello stesso nel pre-show:
“Negli ultimi due anni non ho guardato gli archivi. Mi piace l’idea di evocare Yves Saint Laurent senza fare riferimento a un certo pezzo. È più un’evocazione. Quando lasci lo spettacolo, voglio che tu abbia la silhouette chiaramente nella tua testa”.
Anche l’ispirazione (emersa giorni prima grazie a un post della maison sui social contenete le immagini de “Un chant d’Amour” diretto da Jean Genet) vive molto più di atmosfere piuttosto che di riferimenti didascalici, superandone dunque il concept.
Grande attenzione come sempre anche per gli accessori e le scarpe, tutti particolarmente consoni all’estetica della collezione. Svettano gli stivaletti in vernice con tacco piccolo, da sempre signature del marchio YVS, anche se il pezzo più audace e destinato a rimanere è sicuramente il papillon, rigorosamente disegnato in bianco, dunque molto lontano dalle convenzioni e dalle tradizioni. Un accessorio perfetto per descrivere il refresh che Vaccarello ha apportato alla sua linea uomo. Una linea sì sofisticata, ma anche brillante, ispirata e contemporanea che sottolinea ancora una volta l’importanza della moda maschile nel 2023, un filone che dopo anni di fusione con le collezioni donna sta prendendo sempre più piede ottenendo un riscontro altissimo anche in termini di consensi e di vendite. Il mondo cambia ancora, e la moda come sempre riesce stare perfettamente al passo.
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