Prepariamoci all’evento fashion più atteso del 2023: giovedì 21 settembre, nel contesto della Milano Fashion week, andrà in scena la sfilata di Moschino che celebra i 40 anni della Maison, fondata nel i983 da Franco e diventata nel corso del tempo un vero e proprio punto di riferimento del settore, complice un’estetica giocosa, maliziosa e incredibilmente glamour. Una vera e propria festa che arriva dopo l’addio di Jeremy Scott (Direttore Creativo a capo del brand per ben 10 anni) e con l’apporto di quattro stylist selezionate, le quali realizzeranno dieci capi ciascuna per un defilé che si preannuncia iconico. Intanto, dopo Lanvin, un’altra griffe si affida, seppur provvisoriamente, a una serie di creativi esterni: è questo il futuro?
Quattro stylist per Franco Moschino
Ma chi sono le stylist? Moschino ha fatto sapere di aver coinvolto nel progetto Carlyne Cerf de Dudzeele, Katie Grand, Gabriella Karefa-Johnson e Lucia Liu. La prima artista citata è un volto noto nel mondo nell’industria per il suo prestigioso ruolo come Direttore Creativo Vogue America e per aver gettato le fondamenta al cosiddetto “Cerf Style” e all’approccio High-Low. Grand è invece celebre per essere la fondatrice di “Perfect Magazine”, agenzia creativa fondata a Londra nel 2020.
Famosa anche Karefa-Johnson, stylist con base a New York che durante la sua carriera è riuscita a farsi spazio avviando una ricerca continua verso i nuovi designer e promuovendo una narrazione innovativa e originale. Liu è invece una creative Director cinese.
Top secret il contenuto dello show
Al momento, non trapela nessun dettaglio sullo show. Il marchio ha infatti semplicemente comunicato che, nel corso della sfilata, le quattro stylist coinvolte realizzeranno dieci capi l’uno, presumibilmente ponendo l’accento su quattro diverse sfumature che il brand ha saputo valorizzare nel corso dei suo quarant’anni di storia. La sensazione è che non si tratterà semplicemente di una celebrazione dell’heritage del gruppo Aeffe, bensì di qualcosa ancora più particolare e profondo, suggerito dalla presenza di quattro personalità molto diverse ma che, in passato, sono riuscite a proporre qualcosa di fortemente identitario senza svilire la propria cifra stilistica. Bocche cucite anche sull’allestimento. Molto probabilmente gli addetti ai lavori cercheranno di realizzare un tributo rispettoso e divertente puntando tutto sull’effetto sorpresa o sul colpo ad effetto.
Nessuna notizia sul nuovo Direttore Creativo
La maison inoltre in queste settimane sta vagliando tutte le ipotesi possibili sul nuovo Direttore Creativo che dovrà prendere in eredità l’eccellente lavoro svolto da Jeremy Scott negli ultimi dieci anni. Anche in questo caso non ci sono particolari rumors o indiscrezioni, anche se in molti ipotizzano che già dal 21 settembre, ovvero almeno dal girono della sfilata celebrativa, si conoscerà il nome del successore, il quale dovrà raccogliere una sfida tutt’altro che semplice: quella di enfatizzare un nuovo lato del brand, tenendo in considerazione il lavoro magistrale compiuto non solo da Scott ma anche l’iconica Rossella Jardini, in forza a Moschino dal 1994. Da non sottovalutare però anche l’approccio alla “Lanvin”: la maison francese ha infatti recentemente deciso di non affidarsi più a un Creative Director unico, reclutando di volta in volta giovani designer esterni. Una scelta audace su cui anche una griffe all’avanguardia e curiosa come Moschino potrebbe approcciare. Ma a prescindere dalla scelta finale, appare evidente come il marchio sia davvero vicino a una nuova svolta, a una nuova avventura che non vediamo l’ora di scoprire.
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