Sotto una scrosciante pioggia nella splendida cornice del Collegio di San Ildefonso a Città del Messico va in scena la Dior Cruise 2024. Simbolismo, femminismo, ode alla cultura messicana, al suo artigianato e soprattutto, al suo simbolo più famoso, il volto indiscusso di Mexico City: Frida Kahlo. La metamorfosi da ibridi bozzoli a coloratissime farfalle è il main topic scelto da Maria Grazia Chiuri per rappresentare al meglio la collezione, tra creatività ribelle e arte surrealista.

Un grande omaggio a una delle artiste più rivoluzionarie del XX secolo,

tenutosi in quello che la Direttrice Creativa ha definito un “luogo dell’anima”. Frida Kahlo e il suo inconfondibile stile, hanno vissuto nuovamente all’interno del cortile dell’Antiguo Colegio de San Ildefonso, luogo in cui l’artista messicana studiò per molti anni, per incontrare successivamente l’amore della sua vita, il maestro muralista Diego Rivera. Dopo essere rimasta profondamente colpita dalla mostra dedicata alla Kahlo al museo Galeria di Parigi ed averne scoperto poi il suo guardaroba, rimasto nascosto per 50 anni, Maria Grazia Chiuri ha scorto l’opportunità di creare qualcosa di unico: omaggiare l’artista donna più influente di sempre dedicandole una collezione, che avrebbe visto la luce proprio nei luoghi vissuti e raccontati dalla pittrice messicana.

dior cruise 2024 sfilata Messico | Life&People Magazine

L’archetipo della farfalla: trasformazione, libertà e bellezza

Sullo stile di questa donna, – il cui viso è tra i volti più conosciuti al mondo -, Dior ha creato una collezione multisfaccettata, ispirata ad uno dei simboli preferiti dalla pittrice: la farfalla. Emblema assoluto di trasformazione, bellezza femminile, libertà, fragilità e al contempo forza, la farfalla appare sugli abiti. Una metamorfosi che ha richiesto tempo, fatica, passando dall’essere una banale crisalide, dal sesso non definito e dall’aspetto ibrido, fino al completamento finale.

dior cruise 2024 sfilata Messico | Life&People MagazineLe farfalle vengono declinate in qualunque capo o accessorio, dalle collane ai bracciali agli orecchini, fino ai ricami sugli abiti. Ad affrontare la stessa trasformazione, sono state le donne di Tehuantepec, comune messicano diventato famoso per l’abbigliamento usato dalle donne autoctone. Nei loro abiti tradizionali, l’artista ha visto il veicolo ideale per il suo messaggio femminista.

Il confine tra maschile e femminile è labile

Tailleur a tre pezzi dal taglio prettamente maschile con papillon e giacca in velluto ricamato, si alternano con eleganza a preziosi abiti in crochet total white estremamente femminili. Così come Frida non ancora ventenne rivendicava la sua libertà intellettuale indossando abiti maschili, trovò poi la sua completezza omaggiando in ogni modo il suo corpo da donna, nonostante la malattia e il limite fisico. Il velluto scuro si alterna a look più leggeri, in cui merletti e gonne plissettate svolazzanti come piume sono indossate con stivaletti tipici messicani in pelle nera, rossa o bianca e vistose cinture in vita. Cappe dai colori sgargianti, pizzi di cotone, top trasparenti con ampi ricami di flora e fauna tipici del Messico, come la sterlizia e i pappagalli tropicali, fanno di questa collezione una vera ode a questo luogo.

A Corazòn Abierto: messaggio femminista contro le sparizioni in Messico

Ad impreziosire la sfilata, la volontà di Chiuri e della maison di coinvolgere a tutto tondo artisti ed artigiani locali per la creazioni di ricami, gioielli e accessori. Grazie al know-how locale, ogni abito portava la firma inconfondibile di sarti e ricamatori del luogo. A suggellare questa unione, la sfilata finale è stata teatro della performance dell’attivista e artista multidisciplinare messicana Elina Chauvet.

dior cruise 2024 sfilata Messico | Life&People MagazinePrendendo come “tela” venti abiti completamente bianchi dagli archivi Dior, Chauvet ha riunito sedici ricamatrici che hanno cucito con filo rosso sui bustini e sulle gonne dei capi, frasi di protesta contro le continue sparizioni di donne nello stato di Chihuahua, luogo di nascita dell’artista. Teatro di continui femminicidi, violenze e sparizioni che non trovano mai giustizia, il Messico vede nelle opere di Elina Chauvet un potente messaggio, che sulle note del brano Vivir Quintana Canciòn sin miedo ha trovato la sua realizzazione più alta. Eleganza, arte e attivismo amalgamati sapientemente e un hashtag #diorcruise2024 che è già trend mondiale.

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