Arriva una notizia estremamente significativa dal mondo della moda. Il prossimo 16 giugno la fashion week di Milano verrà inaugurata dalla sfilata moda uomo di Valentino, maison che tornerà dunque nella città meneghina per presentare una nuova collezione dopo ben tre anni di fashion show co-end. L’evento si svolgerà negli spazi dell’Università Statale, sotto un nome decisamente esemplificativo: “The Narratives”.
I motivi della scelta
Non sono certamente banali i motivi che hanno spinto la Maison di moda guidata da Pierpaolo Piccioli a tornare in modo incisivo sul settore maschile scegliendo proprio Milano per il lancio. La maison stessa infatti si è resa conto dell’enorme risonanza del menswear, aumentata in modo considerevole nel corso delle ultime stagioni complici anche alcune scelte editoriali mirate e di grande successo, come ad esempio l’ingaggio dell’ex Campione del Mondo di F1 Lewis Hamilton e di Suga, membro della band sudcoreana BTS, come Brand Ambassador. Nel 2021 il settore maschile ha rappresentato il 14% delle vendite del marchio.
Non si tratterà, come prevedibile, di una prima volta; quello di Valentino infatti sarà un vero e proprio ritorno a casa. La collezione, sarà contrassegnata da una rilettura dei codici del menswear senza però mai rinnegare o dimenticare il passato. Proprio nel capoluogo lombardo infatti Valentino Garavani nel 1985 organizzò la prima sfilata uomo della storia della griffe.
Il dialogo con i giovani
Fondamentale anche puntare i riflettori su la venue che ospiterà la sfilata della casa romana, ovvero l’Università Statale. Un luogo scelto appositamente per proseguire il dialogo continuo che la maison sta intraprendendo nell’ultimo periodo con i giovani. Come sappiamo lo scorso autunno in occasione della presentazione della sfilata Primavera Estate 2023 Pierpaolo Piccoli ha invitato una rappresentanza di studenti provenienti dalle scuole di moda e istituti specializzati più importanti del Paese (École Duperré, ESMOD Paris, Institute Français de la Mode, Istituto Marangoni Paris e Parsons Paris) per consentire proprio ai futuri professionisti di addentrarsi in modo pratico e ravvicinato alle fasi operative del brand.
In questo caso l’operazione sarà ancora più ampia, in quanto si pone l’obiettivo di supportare attivamente le attività locali e soprattutto attrarre le nuove generazioni in senso lato. Non si tratterà comunque di una sfilata aperta al pubblico ma, questo è l’aspetto forse più importante dal punto di vista concettuale, si svolgerà durante le ore di piena attività dell’ateneo.
Un’estensione commerciale?
L’operazione, per come presentata fino a questo momento, sembra dunque portare in seno l’obiettivo di espandere in modo importante un mercato in grande crescita come quello del menswear, andando anche ad aprire degli store dedicati nelle grandi città della moda come Parigi o Shangai. Secondo alcune informazioni ad oggi nei più di 170 store presenti nel territorio mondiale, 75 di questi ospitano al loro interno sia le collezioni donna che uomo, mentre solo 25 sono specializzati in abbigliamento maschile, molti di questi tra l’altro nella formula shop in shop, dunque all’interno di spazi condivisi.
Sembra quindi che, dopo anni e anni di condivisione legata anche a un concetto socialmente forte come quello dell’inclusività e dell’abbattimento dei generi, l’universo maschile e femminile stiano nuovamente prendendo più marcatamente delle strade parallele; un motivo legato anche all’attenzione. In molti infatti hanno notato in passato che, nel formato co-end, spesso gli outfit femminili offuscavano in termini mediatici e di appetibilità quelli maschili. Oggi, invece, con una richiesta sempre più forte, sembra essere giunto il momento di spingere l’acceleratore verso un settore capace di catturare con grande forza nuovi acquirenti. Vedremo se anche gli altri brand si muoveranno nella stessa direzione.
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