Oltreoceano la conoscono come Valentina, protagonista della seconda stagione di “The White Lotus”, e per quel ruolo Sabrina Impacciatore ha ottenuto il consenso del pubblico anche in Italia. Nel suo curriculum, però, ben prima di arrivare a Hollywood, ci sono molte altre esperienze degne di nota. Dagli esordi in televisione, alle collaborazioni con i grandi maestri del cinema italiano (e non solo), senza dimenticare i ritratti complessi di donne a cui ha prestato il volto in diversi film di successo. Ripercorriamo la vita e la carriera di una delle attrici italiane più celebri del momento.

Gli esordi di Sabrina Impacciatore

Nata a Roma da padre abruzzese e madre sarda, Sabrina Impacciatore ha sviluppato sin da bambina la passione per la recitazione. L’amore per il palcoscenico e la macchina da presa l’ha portata a seguire – prima ancora di conseguire il diploma – corsi specializzati nella sua città natale e all’Actors Studio di New York.

Sabrina Impacciatore biografia | Life&People MagazineLa notorietà è arrivata al ritorno in patria, grazie alla tv e Gianni Boncompagni. È lui, infatti, che l’ha voluta prima a “Domenica In” come ragazza pon pon, poi a “Rock’and Roll” (spin-off di “Non è la Rai”) e infine proprio a “Non è la Rai”, dove la giovanissima gestiva l’angolo della posta e si dedicava a sketch comici. Negli anni successivi, sfruttando la sua vena ironica, ha preso parte a molti altri programmi come performer e conduttrice, tra Mediaset e La7, ed è diventata la prima donna a condurre su Rai1 il concertone del Primo Maggio.

Il successo, il cinema e il sodalizio con Gabriele Muccino

La passione di Sabrina Impacciatore, però, è sempre stata il cinema e la sua grande occasione è arrivata nel 2001 con Gabriele Muccino. Il regista l’ha scelta per entrare nel cast del film “L’ultimo bacio” che racconta uno spaccato di vita dei trentenni del nuovo millennio. Grazie al ruolo di Livia – la giovane donna che si ritrova con un figlio appena nato e un matrimonio in crisi – l’interprete ha ricevuto la candidatura ai Nastri d’Argento e, nello stesso anno, ha vinto il Premio Flaiano come migliore attrice non protagonista.

sabrina mpacciatore biografia | Life&People Magazine

Quello con Muccino è un incontro fortunato che ha portato a un vero e proprio sodalizio. I due, infatti, hanno lavorato ancora insieme in “Baciami ancora” (2010), sequel del grande successo del 2001, e in “A casa tutti bene”. Nel film corale uscito nelle sale nel 2018, la Impacciatore ha avuto un ruolo da protagonista: Sara, il suo personaggio, le ha permesso di portare sullo schermo sia il lato sarcastico e a tratti comico che la contraddistingue, che quello drammatico e profondo. Due volti che l’attrice è riuscita a mostrare negli anni anche nelle altre opere che l’hanno vista protagonista. Nel suo curriculum troviamo infatti film drammatici diretti da maestri del calibro di Ettore Scola e Mel Gibson (era lei la Veronica de “La Passione di Cristo”) e commedie dei registi Paolo Virzì, Giovanni Veronesi, Edoardo Leo, Paolo Genovese e tanti altri.

L’arrivo a Hollywood, nel segno dell’ironia

Una carriera in salita, in cui ogni traguardo è stato conquistato con fatica e lavoro, senza mai dimenticare il punto di partenza. La vetta, però, sembra essere arrivata. E la scalata vera e propria è stata raggiunta grazie a un ruolo che le sembra costruito su misura in una serie tv internazionale. “The White Lotus” è diventato per l’attrice romana il trampolino verso il mondo delle star. L’hotel extralusso in cui la serie è ambientata (Il San Domenico di Taormina) ha registrato il tutto esaurito fino al 2024 e in molti sperano di rivedere la star italiana anche nella terza stagione dello show, da poco confermata. Dopo la sua interpretazione nel ruolo di Valentina – direttrice tutta d’un pezzo e imperscrutabile in un resort siciliano – tutti, in Italia e all’estero, la cercano e la ammirano.

Festival di Sanremo moda e look Life&People Magazine lifeandpeople.itGli stilisti la vogliono in prima fila alle sfilate, le rockstar – dai Makeskin a Elton John – la considerano un’icona e non c’è cerimonia di premiazione a Hollywood (Oscar in primis) per cui non riceva invito. Il mondo intero le ha finalmente riconosciuto un talento incredibile, ma anche una pungente e immancabile autoironia che l’attrice ha saputo mostrare anche fuori dal set. L’intervista da Jimmy Kimmel in cui risponde alle domande in un inglese perfetto ma introduce ogni risposta con l’intercalare “allora” non riesce a non strappare sorrisi, ma ha aperto anche un dibattito sulla vita privata dell’artista – segnata dalla perdita di un compagno quando aveva vent’anni e da una relazione con un uomo violento – e sul suo modo di vedersi donna e di sentirsi un’attrice dalla bellezza non convenzionale.

 | Life&People MagazineViene spontaneo chiedersi: c’era davvero bisogno che fosse Hollywood a farci riscoprire quest’interprete così talentuosa e piena di vitalità? Lei stessa qualche tempo fa lo ha dichiarato in un’intervista agrodolce. “In America una battuta (su Peppa Pig – ndr) mi ha resa una star, in Italia sconto il mio passato in tv”. A volte tendiamo ad appassionarci ai fenomeni trash ma a dimenticare presto i grandi artisti, salvo poi che, come spesso accade, fuggano altrove e ottengano il successo che meritano, lasciandoci un po’ di amaro in bocca.

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