Al Musée d’Orsay va in scena la sfilata delle illusioni e dell’equilibrio firmata Louis Vuitton; la celeberrima casa di moda ha presentato nel contesto della Paris Fashion Week la collezione Fall/Winter 2023 2024 avvalendosi nuovamente di due collaboratori d’eccezione: l’artista contemporaneo Philippe Parrino e il regista James Chilund. Due personalità che, insieme al Direttore Creativo Nicolas Ghesquièr, hanno trovato il punto d’incontro perfetto tra storicismo e futurismo, uno dei tratti distintivi più grandi del designer francese.
L’arte è il collante di una collezione espressiva
Niente è lasciato al caso, a partire dalla location, in cui la sacralità dei fregi d’oro del museo è stata impreziosita da un set d’interni progettati da Parrino e dalle musiche di Nicholas Becker, compositore che ha ripreso le lezioni dell’avanguardia novecentesca riproducendo i rumori della metropoli, il boato dei motori e il suono del temporale, sottofondo perfetto per una collezione a tinte chic, di grande portabilità (al contrario di quelle precedenti) che non rinuncia però a guizzi estrosi e accattivante utili per dare la giusta espressione e il giusto carattere ai capi.
Cosa è lo stile francese? La risposta è aperta
Lo stile francese, tipico del brand, si dipana con classe in declinazioni audaci e imprevedibili. Pensiamo ad esempio al tailleur, proposto in forma più gonfia, con oversize e gioco di pieghe. Una grafica dinamica accompagna anche gli abiti da sera, cappotti e blazer. Corpose invece le giacche che contrastano gli abiti longuette ornati da stampe. In una palette costituita principalmente da sfumature del grigio e dal bianco a prendersi il proprio spazio sono tinte monocolore, intervallate quando opportuno da una tavolozza più viva ma coerente con lo storytelling ideato dal designer.
E proprio sullo stile francese si è voluto concentrare il Direttore Creativo in fase di commento.
«Lascio volutamente la domanda aperta. Che cos’è lo stile francese?. È una fantasia ancora molto presente. La moda francese è influenzata da molte culture. Anzi, è proprio questo che la rende così speciale e riconoscibile, è una terra di opportunità. Nel nostro caso, abbiamo uno studio e un’équipe internazionali e trovo davvero interessante esplorare e discutere con loro. Per quanto mi riguarda, il mio lavoro non nasce mai da un’unica fonte di ispirazione, ma è piuttosto una somma di idee, un insieme di immagini e concetti. C’è uno strato successivo di cose che mi hanno colpito personalmente, a cui sono legato, e che possono illustrare la mia idea, tra le altre, di stile francese».
Dettagli futuristici in passerella
Tutta la dinamicità delle silhouette, contrassegnata da tagli vistosi e non invasivi oltre che dalle spalle arrotondate e da un grande lavoro sartoriale effettuato sulle maniche, è poi accentuata da un uso importante degli accessori, tra cui spicca una mascherina luminosa posta sul naso delle modelle, particolare che ha proiettato l’estetica del marchio in una interessante dimensione tecnologica. Elegantissime inoltre le calzature Mary Jane in rosso laccato e i guanti dalle tonalità accese.
La grande bellezza sfila anche nel Front Row
Non sono state soltanto le modelle a catalizzare i flash dei fotografi presenti in sala. Al Musée d’Orsay infatti si sono prese la scena anche diverse celebrity, accorse nella Capitale francese per assistere al défilé.
Tra tutte è opportuno citare la super attrice Zendaya, apparsa nella venue con uno splendido look animalier formato da blazer, bra, micro shorts e stivali.
Presenti inoltre la Regina delle influencer Chiara Ferragni, Pharrell (Neo direttore creativo della sezione uomo), Ana de Armas, Meghann Fahy, Venus Williams e Chloë Grace Moretz, tutti stregati dall’equilibrio perfetto di Louis Vuitton.
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