Fino al 16 luglio, l’artista francese JR riunisce alle Gallerie d’Italia di Torino le sue installazioni fotografiche itineranti dando vita alla sua prima mostra personaleUn’arte effimera, immediata ed efficace, che utilizza forme monumentali e linguaggi universali per veicolare potenti messaggi di inclusione, solidarietà, integrazione e rispetto. Progetti d’autore che partono dal territorio e coinvolgono attivamente le comunità, per raccontare le condizioni di emergenza in cui versano milioni di persone affette da persecuzioni, guerre e violenze. Déplacé.e.s significa esattamente questo: spostati, fuori luogo, rimossi. Il titolo della mostra curata da Arturo Galansino e realizzata in collaborazione con la Fondazione Intesa San Paolo, coincide con il concept del progetto che, per tutto il 2022, ha portato l’artista a viaggiare in zone interessate da conflitti, carestie, emergenze umanitarie, o sconvolte dall’impatto della crisi climatica.

Dal fronte dell’Ucraina ai campi profughi in Rwanda e Mauritania

dall’isola di Lesbo ai villaggi della Colombia. JR ha fotografato i bambini che abitano questi territori feriti e ha stampato i loro ritratti su degli enormi teli in cotone. Questi giganti di stoffa sorridono, corrono, giocano; i loro occhi comunicano gioia e speranza, i loro corpi trasudano una genuina voglia di vivere. Ci invitano a non tradire l’ottimismo, a immaginare un mondo migliore, a guardare il lato in luce delle cose.  La fotografia e il video sono il mezzo attraverso il quale JR esplora e racconta le complessità del tempo presente sin dalle origini della sua carriera. Le sue gigantografie realizzate con la tecnica del collage fotografico, sono apparse in tutto il mondo, inserendosi nel paesaggio per proporre un cambio di prospettiva sul presente.

Per Déplacé.e.s la scelta di misurarsi con il medium tessile è parte integrante del senso del progetto.

I teli migrano come tappeti volanti, sono scenografie mobili che si spostano con l’artista, documentando gli incontri più significativi e i momenti più toccanti di un viaggio che attraversa 4 continenti – Europa, Asia, Africa, America del Sud. Per poter essere apprezzati nella loro interezza, i ritratti su tela devono essere stesi e visti dall’alto. Per questo, ovunque arrivi, JR chiede l’aiuto della popolazione locale, che entra a far parte dell’opera donandole movimento e vita.

torino mostra JR | Life&People Magazine

La performance a Torino

Lo scorso febbraio, il giorno prima del vernissage della mostra, JR ha messo in scena un flash mob che ha portato centinaia di persone in strada. I teli raffiguranti le immagini dei bambini immortalati dalle sue fotografie, sono stati trasportati dai cittadini per le vie del centro, fino alle porte delle Gallerie d’Italia in Piazza San Carlo. Lì sono entrati a far parte del percorso espositivo, organizzato come una sorta di installazione site-specific che si snoda tra gli ambienti del museo combinando diversi linguaggi espressivi: trompe l’oleil, sculture, diorami, video-installazioni.

La partecipazione attiva del pubblico è centrale nella poetica di un artista,

che afferma di non agire mai da solo bensì attraverso le comunità che ispirano e accolgono i suoi progetti. Nato e cresciuto in una banlieu parigina, JR ha iniziato la sua carriera d’artista per caso, nel 2004, scattando foto agli abitanti del quartiere Saint Denis. Muovendosi nelle periferie e tra gli ultimi, ha esplorato i confini e le storie di chi li attraversa, per poi allargare l’orizzonte della sua ricerca alle grandi questioni sociali come l’inclusione, l’integrazione e le migrazioni forzate. Augurandosi di poter cambiare un poco il mondo, cambiandone la percezione.

Guarda anche – “L’arte della moda”: una mostra che esplora rapporto tra arte e moda

Condividi sui social