Un guardaroba borghese, essenziale, rigoroso e bon ton, ma sempre con quel twist “dissonante”; un viaggio nell’ordinario che, decontestualizzato, diventa straordinario. Forse è questo il modo più idoneo per definire la sfilata – della collezione Prada Fall Winter 2023 2024 – appena conclusa in occasione della Milano Moda donna. Attraverso il fascino del quotidiano il duo, sempre più affiatato, composto da Miuccia Prada e Raf Simons ha condotto gli spettatori in un vero e proprio cammino all’interno del concetto di bellezza, non definito attraverso la mera estetica bensì con la forza dell’azione. I capi in questa visione sono diventati dunque i segni e i tratti distintivi della vita oltre che rappresentazioni fisiche di amore, cura e realtà. 

prada fall winter 2023 2024 | Life&People Magazine

Esplorare il quotidiano

È chiarissimo l’obiettivo dei due creativi che, fin dalla loro prima collezione presentata ormai tre anni fa, hanno deciso di scavare sempre più in profondità, evitando la superfice ma andando fino al magma vulcanico del significato di moda, come confermato da Miuccia stessa:

«Si pensa che nella moda solo il glamour sia importante, ma io odio questa concezione, l’ho sempre combattuta. La ricerca della bellezza in ogni dove e in qualunque forma è alla base di questa collezione. Ci siamo ispirati alle uniformi che rappresentano la cura, come quelle delle infermiere, perché occuparsi degli altri è una cosa bellissima. Volevamo trasformare queste uniformi da simboli di cura a simboli di bellezza».

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A farle eco è il visionario belga, il quale ha spiegato più dettagliatamente la genesi del loro lavoro:

«Questa collezione è ispirata all’idea di bellezza. Ma ogni volta, quando affrontiamo un tema io e Miuccia cerchiamo di uscire dallo schema tipico. L’idea di bellezza da cui siamo stati attratti era sinonimo di attenzione, di cura e delle uniformi associate a questi concetti, perché le persone che si prendono cura degli altri sono le più importanti. Torniamo sempre alle persone, è una questione di responsabilità».

prada fall winter 2023 2024 | Life&People Magazine

La bellezza parte della semplicità 

In nome di questa indagine PradaRaf Simons hanno ripensato dunque al concept di uniforme da lavoro. A sfilare in passerella sono stati infatti modelli che ricordano i camici bianchi lunghi delle infermiere e quello delle crocerossine con tanto di cappa. Un modo questo, per elevare l’indumento da lavoro, – spesso non degno di considerazione -, celebrato per rimarcare quanto un capo possa essere importante esattamente come la persona che lo sta indossando.

prada fall winter 2023 2024 | Life&People Magazine

Ma nella magia Prada avviene anche il processo contrario

Perché, a fianco delle divise lavorative sono stati snocciolati i vestiti adatti alle occasioni speciali, uno tra tutti l’abito da sposa, qui tradotto in capo da tutti i giorni e concepito come una gonna lunga e ricamata con motivi floreali abbinata ad un maglione in lana, il tutto confezionato in modo estremamente pulito e con un mix di stili estetici differenti come gonne a tubino e bomber sportivi che si incontrano perfettamente senza risultare forzati o stucchevoli.

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Spazio anche a giacche ampie, supportate da spalle importanti e aderenti ideali per venire incontro sia al mondo maschile che a quello femminile. Slanciata e sottilissima invece la silhouette dei pantaloni con vita alta, a favore di una palette colori tra grigio bianco e beige che si sposta dal rosa pallido al verde military non rinunciando a qualche sparuta fiamma di rosso e giallo limone.

Fondazione Prada ridisegna i suoi spazi

Il senso della collezione, incentrata sulla trasformazione e sul ribaltamento del canonico, ha consigliato ai Direttori Creativi di sfruttare a pieno anche l’area scenica della Fondazione Prada che come tradizione vuole ha ospitato il fashion show. Nella location infatti un soffitto mobile ha ridisegnato gli ambienti a volte allargandoli altre volte restringendoli, mostrando alcune decorazioni floreali prima celate da supporti industriali.

 Life&People MagazineUn modo per immergere gli spettatori all’interno del leitmotiv del défilé, inducendoli a guardare con un nuovo occhio anche lo spazio. Sarà l’ordinario a dominare le passerelle nei prossimi mesi?

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