Il mondo della moda italiana si arricchisce di una nuova realtà, un brand che ama vestire le donne, tutte, nella loro unicità perché è l’abito che avvolge il corpo e lo rende elegante, mai eccessivo, perfetto nelle sue forme. Moda di lusso tra abbigliamento di alta sartoria e capi su misura. Parliamo di AMD che porta la firma femminile, nella direzione e nella creazione, di Anna Mareschi Danieli che da circa un anno si è concentrata ad un progetto ambizioso, realizzazione di un sogno rimasto sempre nell’angolo. AMD è un marchio che rivendica la “cultura della creatività e dell’innovazione” in grado di vestire ogni donna, risaltandone unicità e femminilità nel rispetto di ogni corpo. Tessuti pregiati e decisamente belli, linee armoniose e progetti unici, nel segno dello stile tipicamente italiano, che da Udine si prepara a conquistare tutto lo Stivale.
Un progetto nato per beneficenza, quello di AMD, nel quale si unisce l’estro creativo di Anna Mareschi Danieli e la maestria di Barbara Beltrame. Le due donne unite fin dal primo momento da una grande sintonia, prima per delle creazioni personali, poi per una collezione di beneficienza, hanno trovato nel grande consenso del pubblico la spinta necessaria per iniziare il loro cammino nella moda. Anna Mareschi Daniele ha raccontato ai lettori di Life&People la nascita e l’evoluzione del suo personale progetto di moda in una intervista esclusiva.
Come e perché è avvenuta questa evoluzione?
Tutto nasce per caso e da una grande passione che non ho mai avuto il tempo e forse anche il coraggio di far uscire in tutto il suo splendore. Ho sempre avuto la tendenza a voler che gli abiti mi cadessero in un certo modo, avessero una certa lunghezza, una determinata tonalità di colore… e mi capitava spesso di modificare abiti di marca dopo averli acquistati per fare in modo che rispondessero in maniera perfetta alle mie aspettative di vestibilità. Ad un certo momento quindi decisi di cercare un atelier che potesse disegnare e realizzare ciò che io avevo in mente per me stessa. Questo Atelier, il caso, o meglio la loro bravura e qualità, ha voluto fosse quello di Barbara Beltrame a Udine. Nella realizzazione del primo capo notammo immediatamente una grande sintonia.
Barbara capiva rapidamente cosa le chiedevo, io mi misi a frugare fra le sue migliaia di stoffe per trovare ciò che neanche sapevo di volere. Un abito dopo l’altro, fino a quando Barbara mi disse che una cliente le aveva chiesto di provare un abito che lei stava realizzando per me. Da lì l’ipotesi di una collezione. Ma ancora non ero convinta quindi decidemmo di fare un evento benefico con la presentazione di una sfilata con abiti realizzati da Barbara su mio disegno. La cosa particolare è che non trovando un tessuto che mi soddisfacesse, lo disegnai io e lo facemmo stampare appositamente su tessuti diversi. Beh fu un successo. Raccogliemmo 15.000 euro in una serata. Questo ci diede la carica di fiducia che ci serviva per pensare di continuare. Ma poi arrivò il Covid.
Quando è avvenuta la folgorazione per la moda?
Sono sempre stata innamorata della moda: la mia vera passione è da sempre incentrata sulla ricerca dell’armonia fra abito e forma del corpo.
Come avviene il processo creativo, a cosa si ispira?
Oggi per me è un lavoro ed è proprio per questo motivo mi avvalgo di validissimi collaboratori. Ogni collezione ha una ispirazione diversa, modelli che io sono felice di indossare. Il processo creativo lo studio nella mia mente ed è frutto del mio sapere. Comincio con una idea o un concept, che poi prende forma su carta con una matita, il bozzetto poi arriva nelle mani di Barbara e del suo team per il disegno tecnico manuale e il carta modello, così nasce il primo modello prova; con le opportune modifiche si trasforma nell’abito vero e proprio con il tessuto prescelto.
Come descrive la donna AMD?
Elegante e intraprendente, esclusiva ma mai eccessiva.
Il marchio veste tutte le donne: capi da scegliere fatti su misura, un tentativo di inclusività in un settore che spesso tende ad escludere?
È proprio così. Il punto non è avere il corpo perfetto per vestire determinati abiti, ma avere l’abito perfetto per vestire ciascun corpo. Diamo unicità alle nostre clienti e ne risaltiamo la loro femminilità nel rispetto del loro corpo, attraverso abiti dai tessuti pregiati e decisamente molto belli.
Fondamenta del marchio è la “cultura della creatività e dell’innovazione”, cosa intende portare AMD Collections di innovativo nel mondo della moda?
È l’abito che si deve adattare a noi e non viceversa; quindi entra in gioco la capacità di visione dello stylist e la capacità sartoriale del realizzatore. Tutte cose che qui in Friuli Venezia Giulia abbiamo.
Quant’è difficile emergere dal punto di vista imprenditoriale e creativo?
Che bella domanda mi fa! Consideri che io vengo dal mondo siderurgico e metallurgico, nel quale lavoro tutt’ora. Mio nonno fallì tre volte prima di riuscire. Si trasferì nel 1951 in Argentina con mia nonna e mia mamma per cercar fortuna. Io ripeto spesso che non è mai stato facile fare impresa; non mi spaventano le cose difficili e le sfide nel momento in cui possiedo la competenza per fare un determinato mestiere.
Progetti per il futuro?
Tanti, ma al momento giusto. Ora siamo concentrati nello sviluppo della nostra brand identity, fondamentale per fare in modo di comunicare al mercato il messaggio che vogliamo veicolare; se lo facciamo bene ce lo porteremo dietro a vita.
Si immagina il prossimo anno alla Milano Fashion Week?
Immagino la presentazione di una mia collezione alla Milano Fashion Week quando saremo pronti. Forse il prossimo anno: ora siamo in crescita.