Ridisegnare gli stili di vita, nel segno della sostenibilità e del risparmio energetico, per salvare la sopravvivenza sulla terra. È da questi presupposti che si celebra – oggi, 18 febbraio – la Giornata internazionale del risparmio energetico che ha un grande significato e vuole ricordare a tutti, cittadini, imprese ed istituzioni che non c’è più tempo da perdere, che urge mettere da parte, una volta per tutte, i comportamenti scorretti che hanno portato il pianeta a diventare un’enorme bolla calda, piena di inquinamento, pronta a collassare da un momento all’altro.
Per continuare a vivere bene sul pianeta è necessario convertirsi all’energia pulita, quella che arriva dalle fonti naturali, verdi ed inesauribili, mettendo all’angolo l’energia tradizionale, derivante dei combustibili fossili, annullando gli sprechi, i consumi inutili e riducendo le emissioni nocive. È questa l’unica strada che ci permette di scongiurare il continuo aumento della temperatura sulla terra, dell’inquinamento ma anche del caro bollette, tema caldo degli ultimi mesi.
Svolta green: unica strada da seguire
Quante volte lo abbiamo sentito dire? Tante, forse troppe, ma la vera svolta green tarda ad arrivare. Che il clima stia cambiando è sotto gli occhi di tutti e riflettere non basta più, adesso serve agire ed in modo incisivo. Come? Con un modello di vita e di organizzazione della società davvero rinnovato, virtuoso, che chiude con un passato fatto di sfruttamento sfrenato delle risorse naturali, del consumo senza freni e della cecità nei confronti delle conseguenze.
Sensibilizzare i cittadini verso queste necessità è quanto di più urgente ci sia perché non basta essere consapevoli di quello che il pianeta chiede in modo continuo, ma urge che ognuno agisca, nel proprio piccolo, per cambiare le cose. Ecco perché in questa giornata dedicata al risparmio energetico tutti siamo chiamati a riflettere sull’importanza dell’iniziare a fare, di essere i protagonisti del vero cambiamento. Bastano piccoli accorgimenti anti-spreco nella quotidianità, dalla casa all’alimentazione, dalle scelte di moda al beauty per una vita ad alta efficienza energetica, preferendo sempre l’energia che deriva da fonti rinnovabili. Un messaggio che forse è risuonato più forte e potente negli ultimi mesi, a seguito del conflitto russo-ucraino. È emerso quanti siano gli eccessi e gli sprechi che facciamo continuamente, dal cibo all’energia; un trend, che solo noi con le nostre scelte possiamo cambiare veramente.
Risparmio energetico: una data non casuale
Istituita a partire dal 2005, la Giornata internazionale del risparmio energetico, ci ricorda, ogni anno, delle enormi conseguenze che le azioni umane hanno sull’ambiente, di quanto il cambiamento climatico stia condizionando la vita sulla terra, quella delle persone, degli animali e delle piante, motivo per cui urge uno stile di vita più sostenibile che metta al bando un modo di agire che non può più andare bene.
La data del 18 febbraio non è stata scelta a caso. Ricorda, infatti, l’entrata in vigore del protocollo di Kyoto, il primo trattato internazionale adottato per contrastare il surriscaldamento globale attraverso azioni univoche e incisive di protezione del clima in grado di rallentare il cambiamento climatico. Un impegno, preso dai Paesi industrializzati, per ridurre le emissioni dei gas ad effetto serra, firmato nel 1997 ed entrato in vigore solo nel 2005 dopo la ratifica da parte della Russia.
M’Illumino di Meno
In concomitanza di questo evento internazionale, in Italia nella giornata del 16 febbraio si è pensato di intraprendere un’altra interessante iniziativa, volta a sostenere e a diffondere la cultura del risparmio energetico. Si tratta di “M’Illumino di Meno”, lanciata proprio nel 2005 da Caterpillar e Radio 2, ispirata alla nota poesia di Giuseppe Ungaretti “Mattina”. Il 16 febbraio porta in Italia il cosiddetto silenzio energetico durante il quale monumenti, luoghi simbolo delle città, palazzi istituzionali, piazze si spengono o vengono illuminati di meno per ricordare quanto siano importanti le politiche antispreco ed una conversione ad uno stile decisamente più green. “Spegnere, pedalare, rinverdire, migliorare” lo slogan della campagna che ricorda le azioni da seguire, ogni giorno, nella propria vita.
Ma come stanno realmente le cose?
Oltre gli slogan, è bene capire cosa accade nella vita di tutti i giorni. La conversione al risparmio energetico c’è davvero o il monito che si ripete in questa giornata resta un eco senza nessuna conseguenza? Se è vero che le energie rinnovabili hanno avuto un grande impulso, c’è da constatare che nelle economie del mondo i combustibili fossili, come petrolio, carbone e gas, ricoprono ancora un ruolo importantissimo e rappresentano la principale fonte energetica.
Per attivare un reale risparmio energetico si può però fare tanto altro nella quotidianità, con esiti positivi per il pianeta ma anche in termini economici. Non si tratta di sacrifici enormi ma di piccoli gesti che serve solo far entrare nelle nostre vite: dall’installazione di pannelli solari sui tetti delle case o sulle facciate per l’autoproduzione di energia e piccoli accorgimenti di vita: dal dimezzare la durata della doccia preferendo l’acqua tiepida piuttosto che bollente, all’installazione delle lampadine a led, dagli elettrodomestici di classe energetica alta allo spegnimento di tutti i dispositivi casalinghi quando non servono evitando lo stand-by.
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