In vista della 73esima edizione del Festival di Sanremo, la Rai omaggia Raffaella Carrà con la mostra “A far la moda comincia tu!”, esposizione che racconta la storia della regina indiscussa della musica e della televisione italiana attraverso i suoi abiti di scena.
Chi più di lei meritava di essere omaggiata?
“A far la moda comincia tu!” è il titolo della mostra che fino al 12 febbraio 2023 omaggerà Raffaella Carrà all’interno del Forte Santa Tecla di Sanremo. Un vero e proprio regalo a tutti i cittadini – e non solo – che potranno così immergersi tra gli iconici look sfoggiati dalla soubrette scomparsa il 5 luglio 2021. In totale sono 35 gli abiti che raccontano non solo la storia della showgirl, ma anche il lavoro dei costumisti che hanno collaborato con lei e con la televisione italiana tutta, tra i quali Enrico Rufini, Corrado Colabucci, Gabriele Mayer, Graziella Pera e Stefano Rianda. La mostra è gratuita ed è stata possibile grazie alla collaborazione con Swaroski e The mall Sanremo.
La mostra comprende anche le immagini provenienti dalle teche Rai
e regala un lungo viaggio della carriera della soubrette: dalla prima apparizione nel film “Tormento del passato” agli indimenticabili programmi tv “Canzonissima”, “Milleluci” e “Carràmba! Che sorpresa”. Da sempre il Festival di Sanremo non è solo il tempio della musica italiana, ma anche sinonimo di moda e stile. L’iniziativa Rai è una iniziativa originale per rendere omaggio e portare alla memoria, – a quasi due anni di distanza dalla scomparsa -, una diva che ha saputo coniugare le arti dello spettacolo a quella eclettica della moda, divenendo una tra le più importanti icone di stile in Italia e nel mondo.
La carriera di Raffaella Carrà
All’anagrafe Raffaella Maria Roberta Pelloni, è stata una delle soubrette più popolari a livello internazionale. Nata a Bologna il 18 giugno 1943, in pochi forse sanno che la sua carriera ebbe inizio a partire dalla cinematografia quando, a soli otto anni, prese parte al film di Mario Bonnard “Tormento del passato”, un melodramma nel quale interpretava Graziella. Tra il 1958 e il 1959 prese parte ad altri tre film e nel 1960 conseguì il diploma al Centro sperimentale di cinematografia.
Tuttavia, non riuscì a ottenere una grande popolarità come attrice ed è solo agli inizi degli anni ‘70 che decise di abbandonare la recitazione per concentrarsi sulla carriera di presentatrice televisiva, soubrette e cantante in seguito al successo nello spettacolo “Io, Agata e tu”, varietà del sabato sera in onda sul canale nazionale. Nello stesso anno condusse “Canzonissima” assieme a Corrado, dove diede scandalo per l’ombelico scoperto mostrato nella sigla d’apertura che raggiunse le vette delle classifiche.
Gli indici di ascolto toccarono livelli inaspettati e la consacrarono nuova stella dello spettacolo
Sono gli anni del celebre Tuca tuca e del primo album della showgirl, “Raffaella”, pubblicato sull’onda del grande successo di Canzonissima. È da qui che si concentra maggiormente sulla carriera di cantante, ottenendo consensi in Europa e in particolare nei Paesi dell’America Latina grazie alle hit “Fiesta”, “Rumore”, “Ballo ballo” e tantissime altre.
La fama di Raffaella Carrà era ormai consolidata e nel febbraio 1983, in seguito al successo di “Fantastico 3”, venne invitata a esibirsi per la prima volta come super ospite al Festival di Sanremo con i brani “Soli sulla luna” e “Ahi”, scritti appositamente per l’occasione. Negli anni a venire, programmi tv come “Pronto Raffaella?”, “Buonasera Raffaella”, “Domenica In”, “Carràmba! Che sorpresa” la incoronano definitivamente regina della televisione italiana.
Ma la Carrà non è stata solo musica e televisione
La scelta delle canzoni, gli abiti, le movenze, ma soprattutto la lotta per i diritti umani in nome dell’amore libero raccontano una donna forte e determinata; icona che resterà per sempre indimenticata.