Una storia fatta di passione, caparbietà, tenacia ma anche bellezza, grazia e concretezza, nonché innovazione e linearità perché proprio uno stile pulito e libero da fronzoli era quello che serviva al pubblico per avvicinarsi alla lettura. Potremmo descrivere così, in breve, la vita e la storia di Anita Klinz, la prima art director italiana protagonista indiscussa della storia del design grafico del nostro Paese. Illustrazione e impaginazione, ma non solo. Anita amava che ogni cosa fosse al proprio posto e dunque nulla poteva essere lasciato al caso, nulla sfuggiva al suo occhio di falco. Nata in Croazia, vissuta per un po’ di anni a Praga, fece dell’Italia la sua casa. È qui che ha scritto le pagine più belle della sua vita privata e professionale, legando il suo nome soprattutto a Mondadori prima e a Il Saggiatore poi.

Il libro come oggetto di design: tra concretezza e bellezza

Anita Klinz ha abbattuto con il suo estro e la sua lungimiranza ogni barriera. Negli anni Cinquanta si è fatta strada in un mondo di appannaggio esclusivamente maschile arrivando in pochissimo tempo a ricoprire il ruolo di direzione artistica non in una piccola realtà ma in una delle case editrici più in vista dello Stivale, la Mondadori. La grafica è stata la sua più grande forza ed iconiche sono le sue copertine, ma Anita è saputa andare oltre, dedicandosi al libro nella sua interezza.

storia Anita Klinz | Life&People MagazineDall’impaginazione alla pubblicità, la sua era una ricerca continua tra armonia, concretezza e linearità. Il motivo? Per lei il libro ero un vero e proprio oggetto di design, realizzato per essere letto ma anche e soprattutto guardato. L’occhio vuole la sua parte e nulla deve essere fuori posto, il mantra dell’art director che considerava il libro è una vera opera d’arte dove ogni elemento dialoga e si lega agli altri. E allora se si parte dalla copertina con un lettering minimal, composto da titolo, autore, editore e genere rigorosamente in carattere Helvetica, il viaggio continua all’interno, pagina dopo pagina. Il libro realizzato per essere letto ma anche sfogliato. Impostazione sintetica, fluida ma impeccabile, concretezza da un lato eleganza e bellezza dall’altro.

Anita Klinz: una carriera tra estro e lungimiranza

Anita Klinz è stata un vero punto di riferimento nell’editoria italiana. Un vero talento dal punto di vista creativo e manageriale. Ha saputo guardare oltre, circondandosi dei migliori professionisti del suo tempo, sapendo guidare tutti, con acume e senso critico, verso una vera e propria rivoluzione perché per lei il lavoro di squadra era il vero valore aggiunto per il successo. E la sua storia lo dimostra. Entrata in Mondadori nel 1951, ha iniziato a impaginare le pubblicità nella redazione di Epoca. Solo il primo passo questo che l’ha portata, nel corso di 20 anni, ad essere una delle colonne del gruppo editoriale che ne ha ridefinito anche l’immagine.

storia Anita Klinz | Life&People MagazinePrima la creazione del design di Epoca, poi il passaggio alla divisione libri con la creazione dell’ufficio artistico fino a Il Saggiatore. Alberto Mondadori l’ha voluta al suo fianco nella nuova avventura editoriale e lei non ha saputo dire di no. Le copertine, i progetti delle collane, le illustrazioni ma anche i singoli autori ed i titoli. Anita Klinz ha saputo coniugare e nello stesso tempo rendere ben visibili tutti questi aspetti che hanno creato la vera identità dei suoi lavori e dell’editore. Impossibile non citare alcuni grandi classici che portano la sua firma grafica ed ideativa come le copertine de Il Giallo Mondadori o anche l’Enciclopedia dei Ragazzi premiata con la medaglia d’oro alla Fiera di Lipsia.

“Anita Klinz. Ostinata Bellezza”: un racconto intimo e delicato

Cosa ha portato nell’editoria Anita Klinz? In una sola parola: poliedricità con un mix di soluzioni sempre giuste, perfette per i tempi non solo italiani ma anche europei. Le sue soluzioni grafiche, spaziando tra illustrazioni e fotografie, hanno avuto degli echi internazionali senza mai essere né scontate e né banali. Un vulcano che però piano piano si è spento ritirandosi nel riserbo totale, lontano dalla mondanità e dall’invasività.

storia Anita Klinz | Life&People MagazineAlla fine dello scorso anno Luca Pintoni ha realizzato un tributo a questa grande artista raccontando tutti i progetti editoriali che ha curato, ma non solo. Si chiama “Anita Klinz. Ostinata Bellezza” il saggio che in modo delicato racconta una personalità così grande ma così riservata. L’autore ha attinto dai diari che Anita scriveva nelle sue consuete “fughe” sull’isola di Giannutri legando, in modo inevitabile, le parole alle immagini, con foto private e riproduzioni di alcuni progetti grafici.

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