Può un roditore, in particolare una marmotta, prevedere gli eventi metereologici e climatici del futuro? Negli Stati Uniti e in Canada sì, tanto che, il 2 febbraio assume un significato importante ed è il Giorno della Marmotta. Le marmotte, roditori che misurano dai trenta ai sessanta centimetri di lunghezza e che sono presenti sui territori dell’Eurasia e dell’America del Nord, sono le protagoniste di una tradizione particolare. Radicata fin dall’Ottocento negli Stati Uniti e in Canada, questo giorno affonda le sue radici nella ricorrenza della candelora, festeggiata in Europa fin dall’epoca dei primi cristiani e migrata insieme ai tedeschi nel Nuovo Mondo dopo la sua scoperta.
Oggi, 2 Febbraio, è il giorno della Candelora
che segna il punto centrale tra il solstizio d’inverno e l’equinozio di primavera: si crede, infatti, che le variazioni metereologiche che avvengono durante questa giornata possano prevedere la durata dell’inverno. Se il cielo risulta essere terso e soleggiato, allora l’inverno si protrarrà per altri mesi con temperature basse e rigide; al contrario, se il cielo è coperto da nuvole e pioggia, allora l’inverno sarà destinato a terminare di lì a poco.
Versione americana e canadese della Candelora: il giorno della marmotta
In America del Nord, però, non basta alzare lo sguardo per definire la durata della stagione più rigida dell’anno: fin dal 1887 è tradizione festeggiare il Groundhog Day, ovvero il Giorno della Marmotta. Questa particolare ricorrenza è celebrata soprattutto in Pennsylvania, nello specifico nella cittadina di Punxsutawney, dove la tipica osservazione dell’uscita della marmotta dalla sua tana è seguita con grande partecipazione. Ma non si tratta di una marmotta qualsiasi: il roditore scelto per questo arduo compito è la marmota monax, molto diffusa sul territorio americano.
Ogni anno, il sindaco e la popolazione di Punxsutawney organizzano fin nei minimi dettagli questo rito:
nelle prime ore di luce di questo giorno si recano presso la tana della marmotta Phil, nome con cui è stata ribattezzata da oltre cento anni, e bussano sulla sua entrata. All’uscita di Phil dalla sua tana, si osserva il comportamento che ha nei confronti della sua ombra: se riuscirà a scorgerla, si spaventerà e scapperà di nuovo nella sua tana; perciò, questo andrà a significare che l’inverno durerà ancora per altre settimane. Se, invece, il cielo sarà nuvoloso, la marmotta non potrà vedere la sua ombra; di conseguenza, potrà uscire tranquillamente dalla sua tana e annunciare ai suoi spettatori – oggi esteso anche al pubblico web che assiste all’evento tramite dirette social – la fine dell’inverno e l’arrivo di temperature più gradevoli.
La precisione della marmotta Phil, però, non sempre è veritiera:
nel 2013 aveva preannunciato una svolta primaverile nel clima della cittadina; viceversa, furono riscontrati un febbraio e un marzo con temperature così rigide da causare una tempesta di neve. Si sa, le tradizioni sono importanti per la cultura di un popolo, di un Paese, ma è anche giusto valutare con occhio critico la validità di tali usanze. Scientificamente parlando, infatti, è dimostrato che il comportamento di questa marmotta non è associato ad alcuna variazione delle stagioni e delle temperature climatiche.
Oltre a ciò, Phil non è la stessa marmotta del 1889, malgrado la tradizione voglia far credere il contrario. È una metafora, perché rappresenta una credenza che dura nel tempo e che lega milioni di persone in un giorno particolare. È simbolo di speranza, di risveglio dal gelido inverno.
Il Giorno della Marmotta sul piccolo schermo
Il Giorno della Marmotta ha acquisito popolarità grazie al film Groundhog Day, nella versione italiana Ricomincio da capo, una commedia del 1993 diretta dal regista Harold Ramis e interpretata da Bill Murray e Andie MacDowell. Il protagonista, il cui nome è Phil come quello della marmotta, è un meteorologo con un pessimo carattere. Un giorno, – per la precisione il 2 febbraio -, viene inviato presso la cittadina della Pennsylvania proprio per documentare il tradizionale risveglio della marmotta e la sua uscita dalla tana; per una serie di eventi misteriosi, Phil è destinato a rivivere la stessa giornata svariate volte: rimane così intrappolato all’interno di un flusso temporale monotono che lo porta anche al tentato suicidio. Proprio da questo film, l’espressione giorno della marmotta è entrata nell’immaginario popolare col significato di “giornata ripetitiva”, perdendo in qualche modo il vero significato iniziale.