Ha lavorato sulla ricerca Anthony Vaccarello per la collezione Yves Saint Laurent Autunno Inverno 2023 2024 presentata il 17 gennaio alla Paris Fashion Week maschile presso il Bourse de Commerce Pinault Collection, museo di arte contemporanea inaugurato due anni fa a Les Halles. Un fashion show di grandissimo impatto in cui si palesa maestoso l’omaggio concettuale alla Collection du scandale, proposto dal grande designer fondatore della maison nel lontano 1971.
Una rilettura in chiave contemporanea
Nello spazio circolare che ha avvolto la scena dello storico edificio parigino non ci sono generi. Il maschile e il femminile infatti fluttuano insieme proponendo un’estetica fluida, andando proprio a pescare una delle prime intuizioni di Yves Saint Laurent che, già negli anni Sessanta, amava confezionare look androgini e di enorme sensualità. Un concetto espresso dallo stesso Vaccarello nel post sfilata:
«Voglio davvero che siano quasi una persona. Quindi le donne potrebbero essere gli uomini e gli uomini potrebbero essere le donne. Nessuna differenza. Voglio sempre di più metterli allo stesso livello. Nessuna distinzione».
I riferimenti alla collection du scandale non sono dunque tanto presenti nei capi, bensì nelle intenzioni e nel mood generale visto in passerella, in cui appare presente anche la lezione dell’ex art director Heidi Slimane, soprattutto nelle forme delle silhouette. A impreziosire tutto anche la trovata – molto cinematografica – di porre due pianisti proprio al centro della scena, ovvero Paul Prier e Charlotte Gainsbourg, i quali hanno effettivamente contribuito a rendere l’atmosfera noir ed elegante.
Erotismo e fluidità
Il concept fluido della collezione si traduce in cappotti scuri, stretti e retti, nell’utilizzo della pelle nera e del velluto, nelle giacche da smoking e nel magistrale uso del drappeggio, senza dimenticare anche l’eleganza delle camicie di seta. In tal senso appare evidente come Vaccarello abbia in qualche modo invertito il colpo di genio del fondatore: se nei Sessanta e sei Settanta la donna YVS si è diretta verso un’estetica più maschile, oggi negli anni Venti del nuovo millennio il Direttore Creativo porta l’uomo nei canoni femminili, una tendenza chiaramente già battuta da altri ma mai attraverso l’oculatissimo filtro erotico e misterioso tipico della griffe francese.
Svettano anche pantaloni a vita alta, capispalla militari, mantelli e scarpe dal sapore gotico che non rinunciano anche al tacco. Completano il quadro poi dei giochi di ricami, vedo non vedo misteriosi e una palette colori che sembra quasi uscita dai meravigliosi scatti di David Sims, dunque bianca, nero con lampi di argento.
Jenna Ortega dal pubblico lancia un nuovo trend
Tra gli ospiti della sfilata Yves Saint Laurent c’era anche una delle attrici più acclamate del momento, Jenna Ortega, la Scream Queen del Cinema Mondiale divenuta nota al grande pubblico grazie al successo della serie tv “Mercoledì”. La statunitense, proprio dal parterre parigino ha sfoggiato un look destinato a diventare virale, ovvero un abito YSL lungo con cappuccio e interamente scollato nella parte della schiena, impreziosito da un hairstyle molto semplice ma dal grande effetto.
Si tratta infatti una “semplice” una frangia wet asimmetrica, lunga con riga laterale ed effetto bagnato, assolutamente funzionale non solo per omaggiare non solo la maison e la sua estetica, ma anche per accentuare pubblicamente proprio lo stile e la personalità dell’attrice, sempre più a suo agio in un mood accattivante che gioca sempre con il gotico e il pop.
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