La Lollo
ma anche la Bersagliera, l’attrice ma anche la fotografa, la maggiorata ma anche la sofisticata diva hollywoodiana: il ricordo di Gina Lollobrigida non può prescindere dal ricordo dei suoi mille volti, dei molteplici successi, degli ostacoli e degli amori della sua vita. 95 anni vissuti intensamente fino all’ultimo giorno e ricchi di incontri e soddisfazioni, 95 anni che hanno segnato un pezzo della storia del cinema. E non parliamo solo del cinema italiano. Tutto comincia a 20 anni: dopo gli studi all’Istituto di belle arti di Roma, dove si era trasferita con la famiglia da Subiaco, la città dove è nata nel 1927. Comincia a posare per i fotoromanzi e nel frattempo approda a Miss Italia, dove si classifica terza alle spalle di Lucia Bosè e Gianna Maria Canale, in un’edizione del concorso che vede la partecipazione anche di Silvana Mangano ed Eleonora Rossi Drago.
Da quel momento la carriera di Gina Lollobrigida
è un susseguirsi di film, successi, premi e riconoscimenti
. La cercano i registi Alberto Lattuada, Vittorio De Sica, Mario Monicelli, Pietro Germi, Alessandro Blasetti e Mario Soldati e ben presto diventa una star internazionale: lavora in Francia, dove ottiene grande successo con il film “Fanfan la Tulipe” con Gerard Philipe nel 1952, e poi sbarca Oltreoceano per apparire al fianco di attori come Rock Hudson, Tony Curtis. E’ protagonista de “Il Tesoro dell’Africa” di John Huston, con Humphrey Bogart, recita nel film drammatico “Trapezio” di Carol Reed, accanto a Burt Lancaster e Tony Curtis, in “Salomone e la regina di Saba” di King Vidor, e in “Torna a settembre” di Robert Mulligan, per cui vince un Golden Globe come miglior attrice.
Il suo carisma, unito alla sua bravura, l’ha resa una star indimenticabile: Le Monde ne ricorda «la bellezza voluttuosa», mentre le Figaro sottolinea che Marilyn Monroe si presentò come «la Lollobrigida americana». Dalla Gran Bretagna alla Germania fino agli Stati Uniti, la scomparsa dell’attrice scatena ricordi attorno alla “leggenda del cinema italiano”. Una leggenda consacrata dai numerosi riconoscimenti, tra i quali un Golden Globe per il film “Torna a settembre”, ben 7 David di Donatello e due Nastri d’argento e una candidatura ai Bafta per Pane, amore e fantasia, il film di Luigi Comencini in cui interpreta il ruolo della “Bersagliera”e che la consacra a icona del neorealismo.
Un’artista poliedrica
Gina Lollobrigida è un’artista vera: alla carriera di attrice ha aggiunto quella di fotografa e di scultrice, le altre sue passioni, diventando protagonista anche in questi mondi, con diversi libri e mostre personali. Instancabile e curiosa, nel 1984 è apparsa nel serial statunitense Falcon Crest, dove ha ballato una tarantella che le è valsa una candidatura al Golden Globe per la miglior attrice non protagonista in una serie, e ha continuato ad apparire in tv con quel fascino indiscusso frutto di un’eleganza innata e di una intelligente ironia.
Non è meno movimentata la sua vita privata tra amori, affetti e le ultime vicende giudiziarie con il figlio che aveva chiesto un amministratore di sostegno per tutelarne il patrimonio a seguito del suo legame con Andrea Piazzolla, che lei ha sempre considerato il suo figlioccio, accusato di circonvenzione d’incapace. La battagliera Gina si è difesa rivolgendosi anche al Presidente della Repubblica al quale chiese di intervenire per “non essere trattata come una persona incapace, visto che non lo era”.
Amori tormentati per i suoi due matrimoni
Nel 1949 sposa il medico sloveno Milko Škofič, padre di suo figlio, da cui divorzia negli anni ’70. Nel 2006 sposa invece l’imprenditore spagnolo Javier Rigau, di 34 anni più giovane. Il matrimonio finisce in uno scontro giudiziario dopo che l’attrice dichiara di aver contratto matrimonio con l’inganno attraverso una falsa procura. Insomma una truffa per mettere le mani sul suo ingente patrimonio: l’imprenditore verrà assolto e il matrimonio annullato dalla Sacra Rota. Dagli amori alla politica: nel settembre scorso Gina Lollobrigida si è candidata al Senato nel collegi di Latina per la lista ‘Italia sovrana e popolare’, ma a due settimane dalle elezioni una caduta in casa provoca la frattura del femore, ed è costretta a subire un’operazione; sembra che proprio in clinica ci sia stato il riavvicinamento col figlio e il nipote.
Per capire l’anima di questa star ricordiamo le sue parole quando, nel 2004 lascia l’impronta delle sue mani in un blocco di cemento poi posizionato nella Walk of fame di Riccione, la passeggiata delle star tra viale Ceccarini e il Palazzo dei Congressi, dove ci sono i calchi delle mani dei volti noti che hanno frequentato la città.
“Le mie mani valgono, sono mani d’artista, mani di scultrice”.
Affermazione rivelatrice in un mondo in cui le star si preoccupano di altro
Nel 2018 arriva anche la stella nella ben più celebre Walk of Fame a Hollywood, il famoso marciapiede di Los Angeles in cui sono incastonate quasi tremila stelle a cinque punte che celebrano i personaggi dello spettacolo. Da Riccione a Hollywood, da Hollywood a Riccione: Gina Lollobrigida era capace di volare così da Los Angeles all’Adriatico. Carisma tipico di una donna ironica, intelligente, determinata, ottimista; tipico di una vera star.
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