Realtà ed essenza sono i concetti che racchiudono lo spirito della nuova collezione uomo Prada Fall Winter 2023/2024.
Prada: la funzione della moda
Tre anni fa l’inizio della storia del marchio guidato da due differenti anime creative. Da una parte Miuccia, Signora della moda che debutta con la sua prima collezione nel 1988, dall’altra Raf Simons designer belga che la raggiunge dopo una serie di esperienze di successo: Jil Sander prima, poi Christian Dior, Calvin Klein e infine l’omonimo marchio recentemente chiuso.
La mission non è semplice: creare una collezione unendo le visioni di personalità di due background così differenti è un obbiettivo complesso da raggiungere; eppure, non impossibile, come dimostra questa nuova collezione che trasmette tutta l’armonia creativa dei due designer, che sono uniti dalla stessa visione. L’obiettivo, perfettamente raggiunto, è quello di sposare comfort, esagerazione e intimità a parametri di essenzialità e semplicità. Un contrasto solo apparente che, in realtà, grazie all’intuizione creativa e all’architettura sartoriale, trova la sua armonia nel perfetto equilibrio tra i paradigmi della moda e i paradigmi Prada.
Focus sugli abiti
La location, spoglia e a tratti asettica, permette di focalizzarsi sugli abiti. E’ un gioco voluto: il soffitto si alza lentamente e trasforma lo spazio da intimo a esteso, ridefinendo le proporzioni e cambiando la prospettiva sui capi. E allora “Let’s talk about clothes”, come suggerisce il nome della collezione. Una carrellata di elementi essenziali che trasudano il minimalismo emblema del marchio. Linee pure e ben definite, che si ispirano ai frammenti letterali e ideologici della tradizione per gli abiti sartoriali dalle forme squadrate. Spiccano, in tutta la collezione, gli spigolosi colletti a punta dal sapore Seventies sulle giacche e sui cardigan, unico guizzo estroso degli outfit proposti nonché tema ricorrente nell’intera collezione.
Non mancano poi i richiami ad un estetica definibile “spaziale” con pantaloni slim e camice senza bottoni. Una moda che rispecchia i tempi che viviamo e che vuole essere una certezza in un mondo fatto di problemi e difficoltà; uno strumento per affrontare il quotidiano. I bomber over a uovo, dalla chiara aspirazione streetwear, sembrano proprio assolvere il compito di protezione. Ai piedi i modelli indossano una rivisitazione delle classiche derby, questa volta dal sapore un pò chunky. E poi le borse: mini quelle portate a tracolla, maxi quelle da portare a mano.
L’obiettivo della collezione
Realizzare capi che abbiano un senso per le persone. Capi che sono espressione di creatività, ma pur sempre abiti a dimensione umana che ricordino uno degli elementi imprescindibili nella moda: la funzionalità.
La sartorialità si fa essenziale, con inserti grafici di stampe ed elementi in maglia sulla pelle nuda perché corpo e abito diventano tutt’uno, in una nuova esperienza tattile, mentre l’occhio è catturato da volumi che passano da un estremo all’altro, con silhouette di volta in volta enfatizzate, amplificate o attenuate. Ecco quindi la nuova collezione che strizza l’occhio alla portabilità, senza mai dimenticare i codici stilistici della maison, un dna da proteggere ed evolvere nel tempo; una collezione dall’abbigliamento archetipo, come afferma lo stesso Simons.