La moda, lo sappiamo, vive di diversi cicli e di diverse influenze. Quello che può sembrare assolutamente demodé oggi, un domani può assumere appeal ed essere nuovamente appetibile. Le tendenze sono imprevedibili e soprattutto incontrollabili in quanto possono arrivare da diversi input (un film, una particolare sfilata, una intuizione da influencer) e scardinare totalmente gli usi e i costumi del tempo. Un po’ quello che successo nell’ultimo periodo con la cosiddetta estetica “da papà” (chiamata anche Dadcore), un trend in cui si utilizza proprio la “divisa” che i padri indossavano negli anni Novanta. Ma cos’è l’estetica dadcore e perchè continua ad affascinare la moda?
Una ritorno quasi ciclico
Per dadcore si intende dunque un tipo di abbigliamento che abbraccia tutti gli stereotipi tipici di padri di mezza età in una mini rivalutazione chic. In realtà, ripercorrendo la storia cronologica, ci ritroviamo davanti al terzo (se non addirittura al quarto) ritorno di questo stile. Nei favolosi anni Novanta infatti è stata la Signora della moda Miuccia Prada a far emergere la tendenza dell’Ugly Chic, proponendo di indossare capi prima di allora improponibili.
Una lezione poi raccolta dopo qualche decennio da uno dei creativi più irriverenti e controversi del fashion system, il georgiano Direttore Creativo Balenciaga Demna Gvasalia, il quale nel 2017 fece scalpore rivisitando il concetto di informale, elevandolo a lusso. L’anno successivo invece Virgil Abloh, appena nominato Direttore Creativo Louis Vuitton lanciò la Dad Space Cowboy Vest, schiacciando l’occhio proprio al dadcore. Recentemente a riportare in auge il trend ci ha pensato l’ex supermodel Kate Moss che, in una collaborazione molto apprezzata con Bottega Veneta, ha elevato una semplicissima camicia di flanella e l’uso di denim morbidi e comodissimi.
Perché scegliere lo stile dadcore?
Fino a questo momento abbiamo individuato l’inizio del trend, ma non la sua origine. Da dove deriva allora questa tendenza? Qual è il moto scatenante per cui il dadcore è esploso in tutto il mondo? A provare a riscostruire i tasselli ci ha pensato diversi anni fa un redattore di moda del New York Times, spiegando che il dadcore non é altro che una costola del trend “fugly“, il cosiddetto “fotttutamente orrendo“, nato come moto di ribellione alla moda e ai canoni estetici tradizionali con l’obiettivo forte di ribaltare il concetto di bellezza e sensualità.
L’estetica dadcore: Il successo delle Birkenstock non è un caso
Il dadcore si riflette anche negli item di moda più apprezzati. Non deve infatti stupire se tra le calzature più amate del 2022 ci siano le comodissime Birkenstock Bolston, ovvero delle semplici ciabatte in camoscio o pelle in suola di sughero. Un paio di scarpe che soltanto pochi anni fa avrebbero fatto gridare allo scandalo e all’orrore ma che oggi riflettono a pieno le esigenze dei giovani, complici anche i social quali Instagram e Tik-Tok, veri e propri boost di viralità.
A loro si deve ad esempio la “riscoperta” degli stivali Ugg, sfoggiati da Bella Hadid in una foto “paparazzata”, ornati da calzettoni in bella vista. Un’altra testimonianza di come non esista in realtà una vera e propria moda del brutto, ma che tutto può calzare a pennello su un individuo, basta che ci sia stile.
Dopo aver capito cos’è l’estetica dadcore, ricreiamo un look
La carta vincente del dadcore è che può essere davvero ricreato da tutti, basta aprire il proprio armadio per accorgersene: i look devono esseri confortevoli e comodi. Per ciò che concerne le scarpe, conviene optare per sandali piatti o sneakers non nuovissime, base perfetta per essere abbinati a jeans morbidi e soprattutto usurati.
Nella parte superiore è consigliabile l’uso di maglie oversize, camice e giacconi di tipo sportivo. In testa non rinunciate infine al berretto con la visiera, la ciliegina sulla torta che renderà il vostro outfit real dadcore. Ma non dimenticatevi la caratteristica più importante: la personalità. Quella, non ci sono dubbi, deve essere tutta farina del vostro sacco.
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