Uno degli show più apprezzati degli ultimi anni è senza ombra di dubbio Cucine da incubo, con protagonista Gordon Ramsey, trasmissione dove il cuoco britannico gira per i ristoranti più disastrati degli Stati Uniti cercando, per quanto possibile, di correggerre gli errori più comuni commessi dai loro staff. Si tratta di un reality show a tutti gli effetti, nel senso che il mondo delle cucine, quello che i clienti dei punti vendita non vedono, è un vero e proprio inferno senza uscita. A raccontarci il dietro le quinte del magico universo della ristorazione, di recente, è stata anche la serie tv Disney Plus The Bear, già diventata un cult per gli appassionati.
The Bear è il serial dell’anno
Sta facendo molto discutere, in questo stesso periodo, la performance di Evan Peters nei panni del cannibale serial killer Jeffrey Dahmer su Netflix, che sta riscuotendo un successo di pubblico tale da essere riuscita a diventare il prodotto seriale più seguito al mondo battendo Squid Game. Tuttavia, The Bear potrebbe seriamente dargli filo da torcere per ambientazione, originalità e doti attoriali dei suoi protagonisti.
Al centro delle vicende della serie troviamo il personaggio principale interpretato da uno straordinario Jeremy Allen White: Carmen “Carmy” Berzatto è uno chef talentuoso che dopo aver lavorato per anni nel migliore ristorante del mondo a New York si trova costretto a sporcarsi le mani, prendendo in gestione la paninoteca italiana di famiglia dopo che il suicidio del fratello (il precedente gestore) ha lasciato il negozio in condizioni pietose. Il ritorno a Chicago sarà per lui uno shock, nonostante il periodo nell’alta cucina l’abbia segnato: nel nuovo ristorante, oberato dai debiti, il personale è demotivato e indisciplinato e non sarà certo facile rimettere tutti in riga.
Il cast
Jeremy Allen White interpreta magistralmente il ruolo di un uomo complicato, irascibile, portato ai limiti della follia da uno chef che per anni l’ha vessato sul posto di lavoro. Eppure, fra lacrime e sudore, non perderà mai la voglia di fare del suo meglio per risolvere una situazione in apparenza senza speranza. Al suo fianco troviamo Ebon Moss-Machrach, il manager del nuovo ristorante e vecchio amico del defunto fratello dello chef. Nel cast di The Bear anche Ayo Edebiri, giovane aspirante cuoca che con la sua determinazione riuscirà a mettere tutto lo staff finalmente in riga; Lionel Boyce nei panni del pasticciere improvvisato Marcus; ancora, Liza Colón-Zayas, fumantina e testarda cuoca latinoamericana e infine Abby Elliott nelle vesti di Natalie “Sugar” Berzatto, la sorella di Jeremy e del compianto Michael, nonché co-proprietaria del punto vendita.
Otto puntate per un successo mondiale
In pochi giorni dalla data di rilascio sulla piattaforma Star, The Bear ha raccolto il plauso del pubblico, che l’ha seguita in massa, e della critica: lo show ha ad oggi ottenuto un punteggio record di 8,6 su 10 su Rotten Tomatoes, il sito che aggrega i risultati delle recensioni apparse sulle testate di settore. Dalla sua parte, il serial ha ritmi serrati e una lunghezza accettabile rispetto ad altri prodotti simili, per un totale di sole 8 puntate della durata di mezz’ora circa. Il timing perfetto per una cena da single.
Il lato oscuro della cucina
Ciò che ha reso The Bear un trionfo è il suo lato più crudo e volgare: la serie mette in luce quanto i luoghi come le cucine si possano trasformare in un incubo per chi ci lavora dentro. Dietro ai piatti deliziosi che gustiamo c’è infatti il sudore e la tensione di professionisti a cui viene chiesto l’impossibile. Il suo fascino sta dunque tutto qui: anche dietro ad una portata apparentemente banale si nasconde un universo di vessazioni, insulti e sofferenze. Tutto quello che il pubblico non ha mai visto, ma che non vede l’ora di scoprire.
Leggi anche: Le serie tv italiane più belle del 2021, da Netflix alle fiction Rai